Regalare un oggetto fatto a mano non significa solamente donare all’altro un’impronta di sé su carta, legno, ceramica o stoffa. Regalando un oggetto fatto a mano, si regala del tempo. Tempo che, in un mondo che corre (no, neanche la pandemia l’ha fermato), è un tesoro prezioso.
Sono sempre stata un’amante di lettere e biglietti. E ho sempre chiesto – provocando agli amici, alla famiglia e al fidanzato reazioni ben diverse da quelle previste – biglietti di Natale e di compleanno personalizzati e prolissi. Quando al biglietto si aggiunge un regalo artigianale, la me cresciuta tra le stoffe della nonna sarta si abbandona a un sentimento paragonabile all’estasi.
“L’handmade è un atto generativo”, mi ha raccontato Daria Giovenzana qualche settimana fa. A Bergamo e in provincia sono tante le realtà che “generano” qualcosa di bello: borse, saponette, magliette e grembiuli da cucina, diari, piattini in ceramica. Per questo, a Natale, vi invitiamo a mettere in stand-by l’acquisto ossessivo-compulsivo su Amazon, ad abbandonare i centri commerciali (che tanto non si trova mai parcheggio) e ad aggiungere alla vostra lista regali un oggetto prodotto da un bergamasco o da una bergamasca creativi. È un modo per premiare il talento e la professionalità, per sostenere le piccole realtà del territorio duramente colpite dalla pandemia, ma anche per incontrare persone e raccogliere storie. Ecco qualche consiglio.
Diari e lavori (per instancabili sognatori)
Conosco Arianna Signorelli dai tempi del liceo. Allora, ci lamentavamo insieme dei ritardi del treno sulla linea Brescia-Bergamo, treno che portava l’una al Liceo Artistico, l’altra tra i libri di latino e di greco. Ci hanno separato il tempo e gli impegni, ci ha riunito una pagina Instagram, dove Arianna espone diari e raccoglitori personalizzati per chi ama la cancelleria, jeans dipinti a mano, cuscini e sacchette “porta tutto”, ma anche tele colorate e ritratti su commissione. Luci.diari_painting è un progetto nato da una grande passione per il disegno e dalla voglia di fare qualcosa per gli altri.
“Le mie amiche” racconta Arianna, che non fa l’artista a tempo pieno ma ha intrapreso il percorso da educatrice, “mi hanno spinta a non limitarmi a fare cose solo per loro, dato che mi è sempre piaciuto regalare qualcosa di personalizzato, ma mi hanno fatto capire che forse era il caso di proporre i miei lavori ad altri. La pagina esiste ormai da tre anni e ho la sensazione che siamo una grande famiglia, mi fa sempre piacere quando la gente commenta, lascia un like”.
Sulla pagina di Arianna trovate scarpette dipinte per i bambini più piccoli, ma anche copribreviari e piattini decorati a mano per le nonne artiste – proposte natalizie (e non solo) adatte a grandi e piccini.
Saponi artigianali, fragranze sempre nuove
Si definisce un’“artigiana dei saponi, amante della bellezza e della creatività”. Grazia Clerici è una giovane mamma residente a Cenate Sotto, di origine comasca, appassionata da sempre di botanica, profumi e cosmetici. Il suo laboratorio di saponi “fatti come una volta”, che Grazia ha chiamato Bianca and Me , nasce dalla ricerca di una soluzione per la dermatite atopica di cui soffriva la figlia Bianca. “Ho cominciato otto anni fa a fare saponi”, racconta Grazia. “Ho quattro bambini e diciamo che per esigenze familiari ho potuto scegliere di lasciare il mio lavoro e seguire i miei figli. Però essere solo mamma non mi è mai piaciuto così, quando è nata Bianca, la terza, mi sono reinventata”. Per Grazia, fare saponi è innanzitutto un piacere.
“Penso che il piacere venga comunicato dal prodotto. Per me, ciò che è importante non è solo l’aspetto estetico, ma anche la qualità. I miei saponi non sono soprammobili, ma saponi da usare. Faccio molta ricerca sugli oli essenziali. Ultimamente, sono entrata in contatto con un profumiere che ha creato tre fragranze per i miei saponi che hanno sempre un bouquet floreale di fondo ma poi sono declinati sui toni di vaniglia, tè e agrumati”.
Per i suoi saponi, Grazia utilizza oli vegetali spremuti a freddo, primo tra tutti l’olio extravergine d’oliva d’origine abruzzese, terra natìa del marito. Le sue ricette sono formulate stagionalmente, sia nelle composizioni di oli, sia nella scelta di colori e profumi. Fatevi un giro sul sito, o sul profilo Instagram di Grazia: vi troverete una cura e un’armonia impeccabili. La fotografia è di fatto un’altra delle passioni di Grazia, che lavora molto sull’online, con progetti di bomboniere, eventi e vendita diretta a clienti e negozi.
Una proposta natalizia? La scatola regalo Winter Wonderland, cofanetto che comprende un’ortensia avorio o beige e due saponi bon bon da 30 grammi colorati con le argille. E se avete amiche che hanno appena partorito, i set nascita con le scarpine-saponette sono un pensiero da non perdere…
Borse dalla doppia vita
Ogni donna ha la sua borsa di Mary Poppins. La borsa che la caratterizzi e si presti, come un arto accessorio, ad ogni esigenza: camminare, andare in bicicletta, contenere un pc o solo un portafoglio. Il laboratorio artigianale di Marinella Noris, in Via Alberico da Rosciate 9/A a Bergamo è il paradiso delle borse fatte a mano. L’esperienza di Marinella nel mondo handmade è un’esperienza decennale, fatta di collaborazioni con negozi come hobbista e ricamo. Nel suo negozio, aperto da pochi anni, Marinella vende borse che realizza facendo uso di materiale di recupero. “Ho cominciato a recuperare tessuti di alcuni negozi importanti, come sete e cotoni, e a fare borse a mano”, mi racconta. “Il primo concetto è quello di recuperare materiale che verrebbe scartato, il secondo comporta il lavoro su un pezzo unico”.
Le borse di Marinella, che a 62 anni ha ancora la voce che trema dall’entusiasmo quando parla di handmade, hanno spesso dei ricami a mano, o delle passamanerie antiche. Marinella accompagna spesso i suoi prodotti anche a dei piccoli accessori, come portacellulari, portachiavi ricamati, sciarpe. Nel negozio di Marinella, i clienti possono osservare i tessuti, il colore, lo spessore, e commissionare la loro borsa dei sogni. L’importante è non avere fretta, come non ce l’ha la creatrice dei prodotti. “Ho una passione forte per questo lavoro manuale, per cui anche la lentezza della produzione non pesa. Più veloce vai e meno il tuo prodotto ha finiture e caratteristiche particolari. La velocità non sempre è sintomo di qualità”.
Marinella lavora per lo più in negozio, ma si serve anche di una pagina Instagram e un profilo Facebook , che le hanno permesso di stringere collaborazioni con alcuni negozi in Italia, e di portare avanti la sua attività nel periodo di lockdown. “Quello che mi interessa di più è curare la qualità del lavoro e la relazione. A marzo parteciperò a una fiera a Milano sulla sostenibilità che è ‘Fa’ la cosa giusta!’ proprio a fronte del mio lavoro di materiale di recupero”. A Natale, perché non regalarsi una borsa personalizzata… che sia anche green?
Artigianato in legno, in alta quota
Dalla città ci spostiamo in montagna, sull’altopiano Selvino Aviatico. Qui, nel 2014, Adele ha realizzato il suo primo manufatto: un cuore in larice, che ancora oggi è appeso in cucina. La passione di Adele per la creazione di cuoricini in legno, di oggetti per l’arredo e la decorazione d’ambienti, si è trasformata, tra un mercatino e l’altro, in un’attività permanente dal nome emblematico: CreAdele .
Accanto alle figlie Giulia e Valentina, Adele crea bomboniere, arredi per la casa, portapenne, cornici portafoto. E poi ancora, taglieri, targhette, cofanetti natalizi da personalizzare con nomi o cognomi della famiglia, ideali da riempire con prodotti alimentari o con tutto quello che preferite. “La soddisfazione più grossa”, racconta Adele, “arriva quando le clienti tornano dopo un acquisto e mi chiedono di fare altro. Quando entrano in negozio, mi dicono ‘Che buon profumo di legno’ e poi mi dicono grazie per la gentilezza con cui li accolgo.”
Se Selvino è troppo lontana (anche se i suoi mercatini di Natale e la neve che imbianca che l’altopiano a mio parere meritano tutta la strada), potete anche fare acquisti online: l’e-commerce di CreAdele ha aperto nel 2019 e oggi spedisce in tutta Italia. Attenzione, sulla pagina Instagram del negozio, Valentina e Giulia hanno avvisato i curiosi: restano solo pochi giorni per ordinare regali di Natale che necessitano di spedizione. Non aspettate troppo.
Un kit per improvvisarsi artisti
Concludo questa lista di consigli appellandomi al Giovanni Muciaccia che c’è in ciascuno di noi, perché Natale handmade non è solo acquisto. Natale handmade significa anche “mettere le mani in pasta” e darsi da fare per creare oggetti unici da regalare agli altri. Mi servo, per quest’ultima idea regalo, di Susanna Alberti, che nel suo laboratorio presso le Officine Tantemani di Bergamo crea piattini di ceramica, tazze, ma anche stampe e illustrazioni.
Quest’anno, le instancabili mani di Susanna (potete leggere la sua storia in questo articolo) hanno dato vita al Susi-Kit . Si tratta di un pacchettino originalissimo comprendente un piano e degli utensili di legno, della terraglia bianca, una spugnetta, tre engobbi (colori per ceramica), un buono cottura, due pennelli e anche una piccola guida illustrata, per realizzare a casa la vostra tazza o il vostro vasetto e decorarli come volete. Il tutto è contenuto in una scatolina stampata in serigrafia dai colleghi del laboratorio Tantemani. Loro, in quanto a creatività, ne hanno davvero da vendere.