Ogni parco è uno spazio con una propria personalità, pronto a raccontare storie diverse al visitatore. Quando diversi parchi vengono collegati, acquisiscono un nuovo significato, come se formassero una costellazione di vita e cultura. Si crea una sinergia capace di arricchire la città e i suoi abitanti, offrendo loro un’alternativa sostenibile che ci allontana dalla dipendenza dalla macchina.
Come nelle «Città Invisibili» di Italo Calvino, dove i luoghi immaginari riflettono le complessità della realtà, anche i parchi cittadini sono microcosmi intrecciati alla vita. Rappresentano un dialogo invisibile che si snoda per le strade, un flusso che collega i quartieri e porta con sé vita, biodiversità e possibilità di incontro. Non sono solo isole di verde, ma spazi che risuonano con il ritmo della città, che accolgono chiunque entri e favoriscono un ambiente sano e rigenerante.
In questa visione, i parchi del Galgario, Marenzi e Suardi assumono il ruolo di un corridoio ecologico. Collegati in una rete di spazi interconnessi, questi parchi offrono una soluzione concreta per una città più sostenibile, in grado di ospitare una comunità che cerca salute, bellezza e un rinnovato senso di appartenenza. Il loro collegamento non è solo una questione di percorsi fisici, ma anche di visione urbanistica, un progetto che incoraggia una sinergia tra la natura e la società.
Parco del Galgario: Il cuore sportivo
Il Parco del Galgario conserva nel suo stesso nome una storia di lavoro e di forza: “gualchiera” indica un macchinario idraulico, un richiamo a un’epoca in cui l’acqua veniva usata per il trattamento della lana. Questa memoria di fatica si traduce oggi in un parco che accoglie gli abitanti con spazi dedicati allo sport e al movimento.
Progettare nuovi interventi in questo parco significa valorizzarne il potenziale sportivo e inclusivo.
Inaugurato a luglio 2024, il nuovo percorso di calisthenics permette di svolgere allenamenti a corpo libero, offrendo a tutti la possibilità di praticare attività fisica in un ambiente naturale e rigenerante. Grazie all’introduzione di un’illuminazione sostenibile, il parco è ora fruibile anche nelle ore serali, trasformandosi in un luogo sicuro e accogliente, dedicato al benessere di tutti.
Questi dettagli, pensati con attenzione, fanno del Parco del Galgario un luogo in cui ciascuno, indipendentemente dall’età o dalle abilità fisiche, può trovare un angolo dove riscoprire i benefici del movimento e della natura. Si tratta di un’iniziativa progettuale che non solo migliora la funzionalità del parco, ma invita anche i cittadini a un uso attivo degli spazi pubblici, incoraggiando una connessione più profonda con l’ambiente circostante.
Parco Marenzi: oasi di acqua e biodiversità
Il Parco Marenzi è un rifugio verde che racconta una storia di natura e di bellezza: creato nel XIX secolo come giardino privato, questo spazio conserva ancora oggi il fascino romantico dei giardini dell’epoca, con alberi secolari, aiuole colorate e angoli suggestivi. Trasformato in un parco pubblico, è diventato un luogo di riposo e contemplazione per tutti, una riserva di biodiversità e uno scrigno di storia.
Grazie ai fondi del PNRR del 2020, è stato introdotto un ecosistema acquatico integrato con un percorso educativo, che sarà costantemente arricchito per valorizzare ulteriormente il parco. Questi interventi offrono ai visitatori, in particolare a famiglie e scuole, un’esperienza formativa unica per scoprire la biodiversità urbana. Con questi nuovi spazi, il Parco Marenzi si trasforma in una scuola all’aperto, un laboratorio naturale che promuove il rispetto per l’ambiente e accresce la consapevolezza sull’importanza degli ecosistemi.
La creazione di un ecosistema acquatico, infatti, non è solo una questione estetica, ma rappresenta anche una risorsa preziosa per la fauna e la flora locali, un microcosmo dove i visitatori possono osservare e comprendere le interazioni tra le diverse forme di vita. Attraverso questo intervento, il Parco Marenzi diventa non solo uno spazio di bellezza, ma anche un luogo di apprendimento continuo e di ispirazione.
Parco Suardi: centro di vita e comunità
Il Parco Suardi, con i suoi ampi spazi e la sua storia come donazione pubblica, rappresenta il cuore pulsante della comunità. Realizzato agli inizi del XX secolo, questo parco offre un ambiente ideale per l’aggregazione sociale, con aree gioco, sentieri e spazi per i picnic che permettono a persone di tutte le età di trascorrere del tempo all’aperto.
L’idea di collegare il Parco Suardi agli Orti di San Tomaso rappresenta una visione innovativa che unisce agricoltura urbana e mobilità sostenibile. Con lo studio di fattibilità completato nel 2023, il Comune sta ora lavorando a un piano da 4,5 milioni di euro per realizzare un percorso ciclo pedonale paesaggistico e culturale che collegherà non solo gli orti, ma anche la GAMeC e l’Accademia Carrara. Il progetto mira, inoltre, a promuovere una gestione collettiva degli orti, ispirandosi al modello dei community garden. Gli orti, accessibili tramite percorsi pedonali e ciclabili, offriranno laboratori di orticoltura ed ecologia, creando nuove opportunità di apprendimento e socialità. Grazie a questa iniziativa, il Parco Suardi si arricchirà di una dimensione educativa e culturale, invitando la comunità a un contatto diretto con la terra e a una riflessione sulla sostenibilità e la condivisione.
L’integrazione degli orti all’interno del parco permette ai cittadini di riscoprire il piacere di coltivare e di osservare la crescita delle piante, favorendo una consapevolezza ecologica che può essere tramandata di generazione in generazione. Questo intervento non è solo un’opportunità per educare, ma rappresenta anche un invito a prendersi cura della natura, un atto che rafforza i legami comunitari e promuove un approccio più consapevole alla vita urbana.
Un Corridoio Verde: Sinergia e Sostenibilità
Il corridoio verde che collega i parchi del Galgario, Marenzi e Suardi rappresenta un ideale di grande respiro, ispirato a esperienze internazionali come il Green Chain Walk di Londra o il Cheonggyecheon Stream Park di Seoul. Questi esempi dimostrano come i corridoi verdi possano trasformare radicalmente la percezione della città, creando spazi di aggregazione e bellezza che migliorano la qualità della vita dei cittadini.
A Bergamo, questo corridoio ecologico offre un nuovo modo di esplorare la città. Collegando i parchi in una rete di percorsi pedonali e ciclabili, si crea un ambiente che invita i cittadini a vivere la città come un giardino vivente, un’opera corale in cui ogni parco è una tappa di un viaggio tra natura, socialità e cultura.
In questa visione, ogni dettaglio è pensato per arricchire il paesaggio urbano e per offrire a chi lo attraversa un’esperienza di benessere e di connessione con l’ambiente. Non si tratta solo di un insieme di spazi verdi, ma di un progetto che trasforma la città stessa in un organismo vivente, dove ogni angolo è una possibilità di scoperta e di incontro.
Questo corridoio verde non è solo una soluzione estetica o funzionale, ma un approccio innovativo alla progettazione urbana. È una visione che invita a considerare la città come un ambiente in cui natura e architettura convivono in equilibrio, offrendo ai cittadini spazi di bellezza e di salute.
La creazione di una rete ecologica tra i parchi non è solo un progetto di conservazione, ma un invito a immaginare un futuro sostenibile, in cui la città diventa un luogo di benessere, cultura e comunità anche e soprattutto quando tutto è in movimento.