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Un viaggio fra murales e tradizione: a Covo torna «CURE Culturalmente Festival»

Articolo. L’obiettivo della rassegna, il programma dal 31 agosto al 22 settembre, è far conoscere le bellezze artistiche e le tradizioni del territorio con una serie di appuntamenti dedicati a tutta la famiglia. Vi consigliamo di non perdere il 22 settembre la «Cicloturistica Gourmet», con tappe gastronomiche per scoprire i sapori della Bassa bergamasca

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Murales Kraser_ComunediCovo

L’estate starà anche finendo, gli ombrelloni sono ormai pronti a chiudersi e le spiagge a svuotarsi, ma la voglia di ritrovarsi e divertirsi all’aria aperta non si spegne di certo ora. Soprattutto a Covo, dove settembre è sinonimo di «CURE Culturalmente Festival», un appuntamento organizzato dal Comune di Covo e dalla Pro Loco locale per far conoscere maggiormente le bellezze artistiche e le tradizioni della Bassa bergamasca.

Complice la sua posizione nel bel mezzo fra le province di Brescia e Cremona e l’influenza accumulata da territori differenti, Covo è divenuto un’unicità nel suo territorio raccogliendo da una parte le tradizioni contadine della Pianura Padana, ma al tempo stesso incrociando storia e modernità all’interno dei monumenti presenti in zona. Finanziato attraverso il bando «Ogni giorno in Lombardia», il festival andrà in scena dal 31 agosto al 22 settembre con una serie di appuntamenti imperdibili, che consentiranno a tutti di esplorare nei dettagli il borgo di Covo e l’affascinante territorio con visite guidate, gite fuori porta, degustazioni enogastronomiche e dj set.

«Il bando regionale “Ogni giorno in Lombardia” rappresenta per noi un’opportunità fondamentale, un vero e proprio motore per la promozione del nostro territorio. Il Comune di Covo, dal 2019, ha investito con decisione sul turismo di prossimità, grazie al progetto “CURE” (Covo Urban REgeneration), con il quale stiamo rigenerando il borgo attraverso l’arte urbana e numerosi eventi durante l’anno – spiega Alberto Gatti, assessore alla Cultura, Turismo ed Eventi del Comune di Covo – Bandi come questo sono una manna dal cielo per piccoli comuni come il nostro, perché ci permettono di valorizzare e promuovere il duro lavoro quotidiano che volontari e amministratori fanno costantemente, attirando visitatori alla scoperta di luoghi che, spesso sconosciuti, offrono esperienze sorprendenti. Covo è un piccolo borgo, ma ricco di storia, cultura e bellezza, e grazie a queste iniziative sostenute da Regione Lombardia possiamo mettere in luce le nostre unicità e attrarre turisti desiderosi di scoprire le meraviglie nascoste della nostra regione».

Un programma per tutti i gusti

Ad aprire la rassegna sarà l’arte contemporanea, uno dei fiori all’occhiello di Covo che, grazie agli investimenti svolti dall’amministrazione comunale e dalle aziende del territorio (veri e propri mecenati del progetto), sta trasformando il piccolo comune nella capitale della street art. Come accade per i vicini di Calcio, passeggiando per le vie del paese è possibile notare strane facciate dipinte da artisti specializzati nel settore, come Andrea Ravo Mattoni che nel 2018, proprio in occasione della terza edizione di «CURE Culturalmente Festival», riprodusse a bomboletta «La Conversione di San Paolo».

Il 2020 fu il momento di Matteo Capobianco (in arte UfoCinque) che realizzò un murales in omaggio al compositore Giulio De Micheli, noto violinista e compositore ligure che visse a Covo nella prima metà del Novecento prima della scomparsa avvenuta nel 1940. Proprio l’urban artist guiderà il laboratorio in programma sabato 31 agosto al Centro Sociale Biolcheria in via al Pradone e rivolto a bambini, ragazzi e famiglie, offrendo loro un’occasione unica per avvicinarsi al mondo della street art. Ad esso seguirà una passeggiata guidata dallo stesso UfoCinque che mostrerà e analizzerà i nove murales che adornano il borgo.

Rimanendo sul filone moderno, domenica 1° settembre vi sarà in mattinata un influencer tour fra i nove murales di Covo. L’itinerario sarà curato da Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi di «Travel on Art», copywriter, digital strategist e web content creator emiliane che dal 2016 gestiscono il progetto editoriale omonimo, attraverso il quale è stato pubblicato il volume «Street Art in Italia. Viaggi fra luoghi e persone». Un lavoro che sarà propedeutico a far conoscere in maniera più approfondita sui social e sul web le opere d’arte realizzate negli ultimi anni, che vedono fra le quali il panorama fantascientifico «Proiezioni» disegnato dal writer matematico Vesod, il monito sul cambiamento climatico «Hydrogen carbonate & musa sikkimensis» voluto da Fabio Petani e la raffigurazione del ratto d’Europa in salsa surrealistica completata dallo spagnolo Kraser Tres.

In serata si svolgerà invece una visita guidata alla scoperta del borgo di Covo, che deve le proprie origini sin dal V secolo a.C con la presenza dei Galli Cecomani che nell’area crearono i primi villaggi, il tutto prima della conquista del Nord Italia da parte dei Romani e il passaggio del ventiseiesimo decumano della centuriazione. Il Medioevo e la comparsa dei comuni fu probabilmente il periodo più florido per Covo, che si trovò al centro delle lotte fra guelfi e ghibellini e fra Milano e Brescia, a tal punto da portare alla realizzazione del Fosso Bergamasco e del castello, coinvolto e distrutto in una delle battaglie fra imperiali e papalini. Il passaggio sotto la Repubblica di Venezia fu ulteriormente favorevole al paese che ottenne la possibilità di battere moneta e realizzare di conseguenza una zecca, in funzione fino all’inizio del Cinquecento quando il centro tornò sotto il dominio di Milano e degli Spagnoli che avevano conquistato il ducato meneghino.

Questi passaggi, con i vari luoghi, verranno ripercorsi, alternandoli all’arte urbana dei murales, da Tosca Rossi nel suo itinerario gratuito al via alle ore 20. Alle 19 a Losteria del Crostino di via Europa sarà possibile degustare il Raviolo di Covo, prodotto tipico che renderà più lieto il percorso (costo di sette euro).

Per chi preferisce invece il divertimento “tradizionale”, l’appuntamento è fissato al 14 settembre con « Casina – Festa in cascina ». Sarà un momento di festa e musica dedicata ai più giovani, che, rimanendo nello spirito di «CURE», si svolgerà all’interno di un ambiente suggestivo e immerso nella tradizione rurale. Come sede dell’evento è stata infatti scelta la Cascina Bellinzana: dalle 19 non mancherà servizio cucina e bar con materie prime locale e, dalle 20, la serata sarà animata dai dj di Radio Crem’amare, con Tadini 11, Fabio Stupendo e Churro che si alterneranno alla consolle fino alle 2 di notte.

Il festival si concluderà domenica 22 settembre con la « Cicloturistica Gourmet », un evento organizzato da Comune di Covo, ProLoco Covo, Aribi e Pianura da Scoprire che prevede due percorsi: una biciclettata su strada attraverso la Bassa bergamasca e un family tour che esplorerà le campagne e le cascine di Covo. Entrambi i percorsi includeranno tappe gastronomiche dove sarà possibile degustare il Raviolo di Covo e altri prodotti locali a Km0, tra cui la nuova De.Co. (denominazione comunale) della Budelina de Còf . Nel pomeriggio, al Parco del Barco, i più piccoli potranno divertirsi con giochi e racconti. Il ritrovo è fissato alle ore 10 in Piazza Santi Apostoli per dirigersi in bicicletta verso le Cascine di Covo, con una tappa gastronomica presso la Cascina Santina. Alle 13 vi sarà il pranzo presso il Centro Fiere Parco del Barco, mentre sempre lì alle 14 ci saranno una serie di giochi dedicati ai più piccoli.

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