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Un parco dedicato a Fernanda Pivano per la prima edizione della «Festa di Primavera» di Terno d’Isola

Articolo. Il prossimo weekend (30 aprile - 1 maggio) l’inaugurazione dello spazio verde dedicato alla grande intellettuale, l’acrobata al palo cinese Mistral, hobbistica, street food e un palco aperto per tutti gli aspiranti artisti

Lettura 3 min.
Fernanda Pivano

Non so se vi è mai capitato di conoscere Fernanda Pivano. Uno la incontra e si aspetta “il mito”, colei che ha portato in Italia la letteratura americana (della Beat Generation, ma non solo), insomma una specie di monumento. Invece «la Nanda», come la chiamava chi la conosceva bene, era una tipa tranquilla, colta ovviamente, ma anche goliardica, facile alla risata e di una dolcezza disarmante.

Nel 2007 ero a Genova, dalle parti di Boccadasse, e incrociai in una piazza, per caso, una serata dedicata a lei, alla sua vita e a quell’enorme lavoro culturale di traduzione di autori americani che la fece diventare, appunto, Fernanda Pivano. Fra le luci e le musiche c’era pure lei, e alla fine dello spettacolo restò seduta, “in udienza”, con le persone in fila per salutarla, fra cui il sottoscritto e chi stava con me.

Quando incontri una persona che ha segnato profondamente le tue letture, cioè in qualche modo la tua vita, non è che riesci a dirle molto. Sei emozionato, ti senti uno stupido, pensi che lei è Fernanda Pivano e cosa mai gliene fregherà mai di te, hai poco tempo per parlarle perché dietro hai gli altri che vogliono fare lo stesso, magari hai anche un pochino di groppo in gola e gli occhi lucidi. Poi arrivi al punto, lei seduta, tu in piedi e riesci a spiaccicare un «io volevo solo dirle grazie» e basta. E lei, che avrebbe potuto tranquillamente risponderti «prego» e sbolognarti via così, ti risponde: «Ma grazie a te, senza lettori, tutto questo lavoro sarebbe stato inutile» e poi comincia a ridacchiare. E allora una risata, non eccessiva (del resto è la Pivano e sono in “udienza”), la faccio anche io e me ne vado con la sensazione di quello che tutto sommato se l’è cavata.

Un parco per Fernanda

Perché racconto tutto questo? Perché sabato 30 aprile alle 11 a Terno d’Isola inaugurano un parco dedicato proprio a Fernanda Pivano, all’interno della prima edizione della «Festa di Primavera». Ma non un parco qualsiasi: un parco di fronte alla Biblioteca di Terno, il cui nome è stato scelto attraverso un concorso a cui hanno partecipato gli alunni di terza media della scuola del paese. Sarà un totem a ricordare la grande intellettuale.

C’è tutto un progetto dietro questa cosa, non può essere altrimenti. E infatti me lo racconta Giovanna D’Andrea, assessore alla cultura del comune di Terno d’Isola: «l’idea è nata dalla necessità di intitolare uno spazio di Terno d’Isola a una donna importante. Nel nostro paese non ci sono luoghi dedicati a donne, a parte un percorso dedicato a Onesta Bolis, una signora molto conosciuta qui da noi, che fece molto per il paese. Quindi all’interno delle borse di studio della biblioteca per la scuola media, abbiamo pensato ad un concorso per i ragazzi di quell’età, incentrato su alcune figure femminili importanti per quanto riguarda la scienza e la letteratura».

Il concorso è stato lanciato nel 2020, l’elaborato sulla Pivano è stato scelto come vincitore da una commissione apposita nel 2021, ma il covid ha fatto la sua parte e quindi eccoci alla primavera del 2022 con la «Festa di Primavera» durante la quale, alle ore 11, nascerà il parco Fernanda Pivano. La Festa però non avrà in programma solo l’omaggio alla Pivano, ma anche la proiezione del filmato «Fernanda Pivano» vincitore delle borse di studio presso l’Auditorium di Terno e nel pomeriggio, alle 15.30 e alle 17.30, ci sarà lo spettacolo del cileno Mistral, artista di acrobazie aeree al palo cinese (gli organizzatori raccomandano di portare una coperta per godersi lo spettacolo da seduti).

Street food e palco aperto

Il giorno dopo la «Festa di Primavera» prevede un mercatino di hobbisti e uno spazio street food dalle 10 alle 21; un’area gonfiabili ad ingresso gratuito dalle 10 alle 18; alle 14.30 un appuntamento per i bambini (ma non solo) con i «Giochi di una volta»; e alle 17.30 quello che è l’evento del secondo giorno della «Festa di Primavera»: «Chitarre al parco: porta la tua chitarra!», «un palco aperto coordinato da un musicista esperto – racconta l’assessore D’Andrea – sul quale chiunque può mostrare le proprie doti artistiche, previa iscrizione tramite la Biblioteca, dove è possibile trovare gli spartiti. Suonare insieme la chitarra ha un forte significato, che va al di là della musica» (035 494 0561 - [email protected]).

Fiaccole e fotografie

Nell’atrio della Biblioteca inoltre, dal 19 aprile e fino all’1 maggio, è possibile vedere «una mostra fotografica dei Teremöcc de Teren, un gruppo podistico attivo dal 1976, che ogni anno organizza la “Terremotata”, una corsa podistica a cui partecipano sino a otto mila persone, dall’Italia e dall’estero». In esposizione «una serie di fotografie che raccontano le fiaccolate che il gruppo ha fatto in luoghi come Venezia, Roma ed Auschwitz per ricordare momenti importanti della storia».

Nel prossimo fine settimana a Terno d’Isola succedono tante cose. Se non sapete ancora cosa fare, è l’occasione giusta per partecipare alla «Festa di Primavera». Nel nome di Fernanda Pivano.

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