C’è chi ha già fatto l’albero e chi invece sugli alberi riposa, come alcune scimmie ospiti del Parco Le Cornelle. Con loro anche giraffe, tigri, leoni e un’infinità di diverse specie d’uccelli, che si potranno incontrare eccezionalmente nei giorni di apertura straordinaria del giardino zoologico in riva al Brembo in occasione del Natale.
Porte aperte quindi nel lungo ponte dell’Immacolata, da sabato 4 a mercoledì 8, a cui si aggiungono i due fine settimana prima di Natale, sabato 11 e domenica 12, sabato 18 e domenica 19 e i giorni immediatamente successivi: da domenica 26 a venerdì 31 dicembre. Oltre a poter visitare il parco in questi giorni, le aperture sono anche la soluzione ideale per chi deve ancora pensare agli ultimi regali: una proposta simpatica è il biglietto “Open”, utilizzabile liberamente fino all’ultimo giorno dell’anno, per incontrare gli animali, rilassarsi a bordo del trenino facendo un giro completo dello zoo e infine riscaldarsi con una cioccolata calda o un thè nel bar delle Cornelle.
L’inverno alle Cornelle per gli animali è all’insegna del comfort
Insieme alle luci del Natale, arriva la stagione fredda anche per gli ospiti delle Cornelle. “L’animale d’inverno è molto tutelato qui da noi”, spiega Nadia Benedetti, una delle proprietarie del Parco Faunistico Le Cornelle. “Esce qualche ora nelle ore più calde e volendo può sempre spostarsi nella parte esterna della sua zona quando lo desidera. Quanto all’interno tutte le loro case sono riscaldate e iperconfortevoli”.
Ci sono animali come l’elefante, che nella sua casetta interna può contare su un riscaldamento a pavimento, o altri che invece non hanno alcun problema: essendo nati in cattività sono abituati a una temperatura più bassa. Non mancano anche ospiti che stupiscono per la loro resistenza al freddo: è il caso dell’ippopotamo, che in Africa nel suo ambiente naturale si può trovare in zone che raggiungono i tremila metri d’altezza e i cinque gradi sottozero di temperatura.
Quando le giornate sono più rigide, oltre a poter ammirare gli animali all’aperto, delle comode vetrate permettono di sbirciare anche tra le loro mura domestiche.
Dalle scimmie alle tigri, ad ogni animale il suo aperitivo
Non solo case full comfort, ma anche qualche vizietto per gli animali ospiti del parco faunistico, ma sempre sotto controllo del veterinario ovviamente. La dieta degli ospiti delle Cornelle varia dall’estate all’inverno e per molti ci sono degli arricchimenti per tenerli piacevolmente occupati. Le tigri sono alle prese con sacchi di juta contenenti bocconi di carne da cercare, mentre il passatempo preferito delle scimmie è il bamboo-appetizer, un tubo di bamboo pieno di semi di ogni genere, cosparso di buchi attraverso cui recuperare lo spizzico con le dita.
Le giraffe invece possono contare su una scorta di gustose foglie di robinia colte d’estate e surgelate per l’inverno, una leccornia di cui sono ghiotte, almeno tanto quanto i suricati hanno l’acquolina per gli insetti, che vengono nascosti nel terreno, una soluzione che ripropone la loro naturale attività di “caccia”. Se si è fortunati durante la visita al parco si possono scoprire gli animali impegnati nel loro personalissimo happy hour.
Un giardino zoologico per la tutela delle specie in pericolo
Il parco faunistico Le Cornelle fa parte dell’EAZA, l’Associazione Europea Zoo e Acquari, una realtà che si occupa di conservazione delle specie animali e di progetti educativi ad essa connessi. Questa organizzazione si occupa di supervisionare la gestione delle specie in via d’estinzione e degli scambi di animali tra diversi zoo a fini riproduttivi tenendo conto delle linee di sangue. Oltre a tutelare le specie in pericolo, questa realtà è impegnata anche in progetti di reintroduzione di alcune specie in natura.
“Nel nostro giardino zoologico ospitiamo l’unico gruppo riproduttivo in Italia di una specie minacciata, il rinoceronte bianco: abbiamo un maschio e due femmine – spiega Nadia Benedetti – Oltre a questi anche il rarissimo panda rosso, l’orice dalle corna a sciabola o il leopardo delle nevi, tutte specie a rischio di estinzione, inclusi in progetti di salvaguardia di cui siamo parte attiva. Visitando il nostro parco si contribuisce anche a tutelare la biodiversità”.