Un paio di anni fa, mi capitò di intervistare Edith Bruck , scrittrice, poetessa, sopravvissuta alla Shoah. Ricordo che le chiesi cosa significasse, per lei, la memoria. Mi rispose senza pensarci un attimo. «La memoria è vita per me. La memoria dovrebbe essere vita per tutti. Non possiamo cancellare il passato perché il passato è il nostro presente e il nostro presente sarà il nostro futuro. Il tempo è uno. Credo che la memoria riguardi tutta l’umanità, non soltanto coloro che sono stati deportati».
Mi sono sempre chiesta quale fosse il senso di istituire un giorno specifico per ricordare qualcosa che in realtà andrebbe ricordato tutti i giorni, talmente forte è stata la portata di un accadimento come la Shoah. Basta pensare al numero di vittime, tra le 15 e le 17 milioni, ma anche all’unicità sistematica della disumanità nazista, alle profonde conseguenze culturali che ha avuto il tentativo di cancellare in toto la cultura ebraica. Poi, pensandoci bene, mi rendo conto del fatto che se le guerre, gli episodi di violenza, di violazione dei diritti umani sembrano moltiplicarsi anziché diminuire, forse è perché abbiamo bisogno di essere aiutati a ricordare. Aiutati a rendere la memoria «vita» – per utilizzare le parole di Edith Bruck – materia utile per quello che è il nostro presente e quello che sarà il nostro futuro.
Come ogni anno, in occasione dell’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, l’amministrazione comunale di Bergamo e le associazioni culturali della città propongono una ricca serie di iniziative rivolte a tutta la cittadinanza. Con una convinzione: che ricordare e riflettere sulla storia ci aiuti a comprendere l’oggi. E magari anche a cambiare qualcosa.
Le cerimonie istituzionali
Il primo appuntamento della giornata, a cura dell’Ufficio cerimoniale del Sindaco, è previsto il 27 gennaio alle ore 8.45. Presso il Parco delle Rimembranze, alla Rocca, verranno deposte delle corone d’alloro sulla lapide che ricorda gli ebrei bergamaschi deportati nei campi di sterminio. Seguirà, nella chiesetta di Sant’Eufemia, un omaggio alla lapide dedicata alle ceneri dei deportati nei lager.
Dalle 9.30 alle 11.30, gli studenti di quattro scuole della città, che da novembre 2021 stanno lavorando ad alcuni laboratori di memoria attiva organizzati da Isrec, parteciperanno alla posa di nuove «pietre di inciampo» in città. Non sapete di cosa stiamo parlando? La rete delle «pietre d’inciampo» («Stolpersteine») è un grande monumento diffuso (in Europa ne sono state installate già oltre 70mila) creato dall’artista Gunter Demnig per tenere viva la memoria delle storie di donne e uomini vittime della persecuzione nazi-fascista. Il 15 gennaio di quest’anno, Demnig stesso ha posto alcune pietre ad Ambivere.
Alle 9.30, in Piazza Rosate, gli studenti del Liceo Paolo Sarpi ricorderanno il deportato politico Giovanni d’Amico, mentre alle 11.10 nel Parco Pertini alcuni alunni dell’Istituto Comprensivo A. Da Rosciate ci presenteranno la figura di Adolfo Barnaba, condannato al tribunale militare tedesco.
Appuntamento alle 11.45 con gli studenti del Liceo Lussana alla stazione ferroviaria di Bergamo. Sul binario 1, verrà posata una corona d’alloro alla lapide che ricorda i lavoratori del Nord Italia deportati dalla nostra città nei campi di concentramento. La mattinata di celebrazioni istituzionali si concluderà alle 12.20, nel giardino di Palazzo Frizzoni. Ad un momento di raccoglimento in memoria dei 20 bambini ebrei uccisi nel campo di Neuengamme, a cura degli studenti dell’Istituto Comprensivo Eugenio Donadoni, seguirà un omaggio a Pierantonio Cividini, letterato ed educatore (Passaggio Cividini, lato di via Tiraboschi).
Incontri, letture e mostre
Gli incontri dedicati al Giorno della Memoria sono talmente numerosi da cominciare addirittura la sera prima, il 26 gennaio. Alle ore 20.30 in Sala Galmozzi (Via Torquato Tasso, 4) vi aspetta una conferenza dal titolo «Immaginare il Novecento, comprendere il presente. Di che cosa parliamo nel Giorno della Memoria». L’incontro, curato dai professori Claudio Vercelli e Leonida Tedoldi, intende mettere a fuoco le questioni storiche e i temi ideologici che hanno caratterizzato l’esperienza concreta dei diversi totalitarismi. Per partecipare, basta scrivere una mail.
Il giorno dopo, alle 9, appuntamento all’Università degli Studi di Bergamo (Via Salvecchio 2) con «Primo Levi e gli oggetti: Knall», lezione del professor Marco Belpoliti aperta al pubblico. Alle 15, in Palazzo Bernareggi, si approfondirà invece il progetto «Stolpersteine» e la collocazione delle «pietre di inciampo» a Bergamo (ingresso libero fino ad esaurimento posti).
Si intitola poi «Testimonianze vive» l’incontro in programma sempre il 27 gennaio in Biblioteca Angelo Mai. A partire dalle 16.30, verranno eseguiti brani musicali della cultura ebraica, a cura del Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo, alternati a letture di scritti inerenti il valore della memoria come pratica fondamentale di consapevolezza, testimoniata in particolare dalle esperienze e dalle riflessioni della senatrice Liliana Segre (prenotazione consigliata scrivendo a [email protected]).
Gli appuntamenti proseguiranno anche nei giorni successivi: il 28 gennaio alle 16, nel Convento di San Francesco in Piazza Mercato del Fieno, il Museo delle storie di Bergamo propone una visita guidata attraverso luoghi e tappe che anche sul nostro territorio hanno condotto alla Shoah. Verranno presentati anche materiali originali provenienti dagli archivi del Museo delle storie, per toccare con mano tracce di una storia da non dimenticare. La prenotazione è obbligatoria.
E poi ancora, il 29 gennaio alle 12, sul Viale del Santuario dell’Addolorata 4, ANPI Bergamo e la famiglia D’Amico Finardi inaugureranno il restauro della lapide dedicata a Giovanni D’Amico. Alle 17, nella Chiesa di San Fermo, verrà letto integralmente il libro «16 ottobre 1943» di Giacomo Debenedetti, testimonianza della razzia effettuata nel ghetto di Roma dalle SS di Kappler, che in una sola mattinata arrestarono più di mille ebrei destinandoli ai campi della morte. Si prenota obbligatoriamente scrivendo una mail a [email protected] oppure chiamando il numero 035 219230.
Teatro e cinema
Non è finita qua. Il 27 gennaio alle ore 20.45 al Cinema Teatro del borgo verrà proiettato il film d’animazione «Anna Frank e il diario segreto». Un’originale rivisitazione diretta dal regista israeliano Ari Folman, tra i film più apprezzati del «Festival di Cannes» 2021. La prenotazione è obbligatoria entro il 25 gennaio, l’ingresso è gratuito.
Alle 21, nell’Auditorium di Piazza Libertà, vi aspetta invece «Une jeune fille qui va bien – A Radiant Girl» , proiezione in francese con sottotitoli in italiano che racconta la storia di Irene, vivace diciannovenne ebrea che sogna di fare l’attrice. Il film, premiato al 39° «Torino Film Festival», è presentato in anteprima.
La prenotazione è consigliata, l’ingresso è gratuito.
Dagli schermi alle scene: al teatro di Loreto, il 28 gennaio alle 16.30, Pandemonium Teatro porterà in scena uno spettacolo teatrale dal titolo «La bambola bionda e la bambola bruna. La Shoah raccontata ai bambini» . Protagoniste della storia sono due giocattoli di un negozio, una bambola bionda e una bruna, che dalla compagna bionda comincia ad essere ritenuta difettosa, capace di allontanare tutti i clienti…
Prenotazione obbligatoria, è possibile acquistare i biglietti a questo link.
Per i “più grandi”, giovani e adulti, Teatro Prova propone invece lo spettacolo «Il volontario» (Teatro San Giorgio, ore 21). Protagonista sarà il tenente Pilecki, che nel 1940 venne internato ad Auschwitz con una missione: cercare di raccogliere informazioni sui nazisti. I biglietti sono acquistabili, al costo di 7 euro, a questo link. Dopo aver visto lo spettacolo (in compagnia di almeno un adulto), i ragazzi dagli 11 ai 15 anni, questa volta da soli, saranno invitati a partecipare a un momento laboratoriale insieme agli attori della compagnia. Per acquistare il pacchetto spettacolo più laboratorio (13 euro a ragazzo), la prenotazione è obbligatoria sul sito o chiamando il numero 035 4243079.
E ancora, sempre al Teatro San Giorgio, domenica 29 gennaio alle 17 andrà in scena «Il treno dei bambini» , uno spettacolo per famiglie e bambini dagli 8 anni ispirato al romanzo «I segreti di Mont Brulant». Anche in questo caso, oltre allo spettacolo è previsto un laboratorio di approfondimento per i bambini. Per acquistare il biglietto basta visitare il sito (il costo è di 7 euro); per il pacchetto spettacolo più laboratorio (13 euro) la prenotazione è obbligatoria (online oppure al numero 035 4243079).
Concludiamo gettando uno sguardo al mese di febbraio. L’11 febbraio alle 21, sul palco dello Spazio Caverna in Via Tagliamento, Teatro Caverna presenterà «Al mattino» , spettacolo per adolescenti e adulti liberamente ispirato a «Descrizione del mattino» di Ida Fink. Due attori, al centro di uno spazio vuoto, creeranno il loro nascondiglio e accompagneranno lo spettatore verso il loro dolore privato che diviene dolore di un intero popolo. La prenotazione è consigliata.