La sua tradizione attraversa i decenni, accompagnando generazioni di sarnicesi che custodiscono gelosamente nei loro cuori ricordi e preghiere dei loro nonni e delle loro famiglie. Perché la processione della Madonna della «Stella Maris» rappresenta proprio questo: un momento di fede che intreccia la storia di questo paese, fino a cinquant’anni fa vissuto da tantissimi barcaioli e pescatori. Furono proprio loro a mettere in pratica uno spunto dell’allora parroco don Giovanni Ferraroli che, per primo, pensò di portare sul lago la statua di una piccola Madonna custodita nella chiesetta «Stella Maris».
Era il mese di luglio del 1970. Da quei giorni sono passati 53 anni e anche quest’anno, precisamente sabato 15 luglio, la magia si ripeterà. Un corteo di barche illuminate con migliaia di lucine colorate accompagneranno l’imbarcazione con la statua, dal circolo velico fino al gazebo del lungolago. Un tragitto di luce e di speranza che culminerà, dopo le preghiere, con uno spettacolo pirotecnico in acqua.
Nel nostro racconto, inseriremo le dichiarazioni di Stefano Sirimbelli, una delle anime storiche di questa manifestazione, da oltre vent’anni al timone organizzativo di tutta la giornata.
La chiesetta «Stella Maris»
Il tutto nasce dalla bellezza di uno scrigno di fede affacciato sulle acque del Lago D’Iseo: la chiesetta «Stella Maris», sorta a inizio del Novecento in località «Fontanì», dal nome di una sorgente non più attiva. A volerla la famiglia Agliardi Pesenti, che arricchì la sua villa con una cappella privata per celebrare ogni sera la messa con la servitù. Precisamente la chiesetta fu edificata nel 1935 su progetto dell’architetto Luigi Angelini e lasciata poi al Comune di Sarnico insieme all’area verde circostante. Qui, lungo la strada che porta a Predore, è custodita tutto l’anno la statua della Madonna «Stella Maris», ritenuta un’opera giovanile dello scultore Giacomo Manzù.
Un luogo di fede molto sentito dalla comunità del Basso Sebino, che ispirò proprio la tradizione della processione «Stella Maris». «Era l’estate del 1970 – racconta Stefano – quando sul lungolago arrivò trafelato in bicicletta l’allora parroco don Giovanni Ferraroli e, insieme a lui il presidente della Pro Loco Domenico Savoldi. I barcaioli e i pescatori presenti ascoltarono in silenzio le poche parole che fecero a pochi passi dalla chiesetta: stasera, dicevano, portiamo la Madonna sul lago. Tanta acqua è passata sotto il ponte di Sarnico, ma anche quest’anno saremo qui, il terzo sabato di luglio, per celebrare questo momento così sentito».
La «Luminaria sul lago», come ancora molte persone chiamano l’evento a ricordo dei pescatori di un tempo che lasciavano scivolare nell’acqua migliaia di lumini, è infatti da 53 anni uno degli appuntamenti più attesi di tutto il Basso Sebino. «Pescatori e barcaioli professionisti non ci sono più e anche le tecnologie sono cambiate – continua Stefano – ma ogni anno l’emozione è sempre grande. Io ho vissuto tutte le edizioni. Ho 61 anni e mio padre, barcaiolo, ha partecipato al primissimo evento. Ho ricordi lucidissimi in merito, anche se avevo solo 9 anni: le luci, i canti di fede, la comunità che si riuniva in una grande festa. Per me questo appuntamento rappresenta molto e, per questo, da circa 24 anni mi occupo dell’organizzazione, insieme a un gruppo di 40 persone che seguono un sistema rodato e consolidato».
La processione della Madonna «Stella Maris»
La processione notturna partirà anche quest’anno alle 22 dal circolo velico di Sarnico. L’imbarcazione con la statua della Madonna verrà preceduta da tantissime barche illuminate, che vestiranno di colore e di magia questo momento di preghiera e di riflessione. «Nell’aria c’è sempre molta tensione – assicura l’organizzatore – Alle 22 in punto gli alberi delle vele, le barche e il lago si accederanno di mille colori e, in fila indiana, partiremo verso la chiesetta. Dalla barca del parroco si sentiranno i canti e le preghiere. Giunti alla chiesetta, ci fermeremo ad omaggiare il luogo di fede, con i Campanari Bergamaschi che allieteranno il momento e con i Marinai D’Italia che depositeranno una corona di fiori per ricordare tutte le persone morte in acqua». «Poi – continua Stefano – punteremo dritti verso il ponte di Sarnico, dove la gran parte delle persone ci aspetterà. Due botti pirotecnici avviseranno l’imminente arrivo della processione. A quel punto vireremo, costeggiando il lungolago. Saremo accolti da barche e motoscafi di ogni grandezza, provenienti da tutto il Sebino. Solitamente, la gente inizierà ad applaudire e l’emozione salirà sempre più: il gazebo sul molo sarà pronto a ricevere la Madonna».
L’arrivo della statua verrà annunciato anche con trombe e sirene e, dopo le parole del parroco, i fedeli potranno avvicinarsi e toccare la Madonna. «L’anno scorso abbiamo distribuito oltre 400 immaginette –sottolinea emozionato Stefano – È impossibile contare la gente presente, ma ogni anno il numero dei presenti è sempre impressionante, richiamati anche dallo spettacolo pirotecnico che prende il via subito dopo. A quel punto tutte l’ansia e la preoccupazione per noi sarà passata e anche noi ci gusteremo la serata».
Il programma
Il programma della serata prenderà il via alle 18 con una Messa alla chiesetta della Madonna «Stella Maris» e continuerà alle 22, come abbiamo visto, con la processione. Alle 23.15 tutti con il naso all’insù per lo spettacolo pirotecnico, offerto dall’amministrazione comunale di Sarnico. Per l’occasione, il lungolago verrà chiuso al traffico, creando così un’ampia area pedonale per vivere al meglio la serata. «L’anno scorso – spiega il presidente della Pro Loco di Sarnico Mauro Demarchi – siamo tornati ai livelli pre Covid. Abbiamo calcolato infatti presenze tra le 10/12mila persone, non solo a Sarnico, ma anche nei territori circostanti, penso ad esempio a Paratico. Sono state inoltre 300 le barche illuminate a festa che hanno richiamato tantissimi turisti. Anche quest’anno abbiamo tantissime prenotazioni che usufruiranno dei servizi delle attività ricettive di Sarnico».
La processione della Madonna «Stella Maris» affascina sempre più turisti provenienti da fuori provincia, ma riserva sempre una magia particolare per gli abitanti di Sarnico che, anche quest’anno, vivranno con profonda emozione la giornata. «Per me la “Stella Maris” – conferma infine il presidente della Pro Loco – è tradizione perché già i miei nonni vivevano questa processione con grande fede e devozione, è spettacolo e divertimento. I nostri Marinai d’Italia sono la memoria storica di questo appuntamento e noi come Pro Loco, insieme alla Parrocchia e alle altre associazioni del paese, saremo al loro fianco nell’organizzazione logistica di tutta la giornata».
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