Perché un videoracconto come questo? Per narrare come le donne, nonostante il patriarcato, la misoginia e una cultura che non è mai stata del tutto dalla loro parte, siano riuscite a lasciare un segno importante nella Storia. Da Christine de Pizan, scrittrice, imprenditrice e molto altro nel Medioevo (ne abbiamo parlato anche con la filosofa Simonetta Bassi) al nostro presente. Dove le donne sono, ad esempio, ricercatrici (come quelle dell’Istituto Spallanzani che hanno isolato per prime in Europa il virus del covid-119), o grandi imprenditrici (come Sabina Belli, CEO di Pomellato che sul rapporto fra donne e lavoro ha molto da dire).
Le donne sono sante (come Ildegarda di Bingen: grande intellettuale del secolo mille), streghe (coloro che usavano l’Herborium per raccogliere e impartire consigli sulla salute e su come vivere meglio) e belle dame, cioè donne virtuose, nobili d’animo e capaci di usare al meglio il loro talento. Ma soprattutto le donne sono semplicemente e splendidamente donne: fragili ma forti, dotate di uno spirito e di una visione che non appartiene all’uomo. Parte fondamentale del mondo che con “Ballata per sante streghe e belle dame” vogliamo celebrare.
“Ballata per sante streghe e belle dame” nasce da un’idea di Daniela Taiocchi e Silvia Barbieri, per la regia di Silvia Barbieri e Maurizio Corriga, coinvolgerà una cinquantina donne, fra cui Simona Befani come conduttrice di questo viaggio femminile nel tempo e nello spazio, Paola Abrate e Francesca Toselli.
La “Ballata” è stata realizzata grazie al lavoro di squadra di Eppen e di BergamoTV. Senza dimenticare il sostegno di Centro Porsche Bergamo, Montello Spa e Piazzalunga srl, mentre la parte tecnica si deve a Mewe e ai suoi rossetti (simbolo di diversi tipi di femminilità), e al Centro Estetico Le-Rouge che delle donne cura la bellezza dei visi e dei corpi. Inoltre la “Ballata…” viene matrocinata da Erbacce e WikiDonne e patrocinata da Parlamento europeo, Comune di Bergamo e Provincia di Bergamo.
Buona visione!