«Passione Cultura», «Passione Futuro» e ora «Passione Ambiente». Torna nel 2025 la «WaterWeek» di Uniacque, l’evento dedicato al mondo dell’acqua dalla sorgente fino al rubinetto di casa. Dopo un’edizione - quella del 2024 - interamente focalizzata sulle sfide di sostenibilità ed efficientamento energetico per i gestori del servizio idrico, a questo giro l’obiettivo è quello di comprendere meglio il complesso rapporto tra acqua e ambiente per mitigare i problemi connessi al riscaldamento globale. Per farlo, si punta a progettare opere mirate a far fronte al cambiamento climatico e a promuovere la consapevolezza sull’ecosistema che ci circonda, sulla falsariga di quanto già fatto con il convegno «Acque Sorgenti» promosso da Uniacque e dal CAI a marzo.
La «Passione Ambiente» sarà dunque il filo conduttore dei tanti appuntamenti in programma tra il 10 e il 13 aprile a Bergamo, tra cui spiccano il «WaterSeminar» di giovedì 10 aprile e la «WaterSchool» di venerdì 11 aprile - quest’ultima dedicata interamente agli studenti delle scuole superiori.
Un seminario sulle “città drenanti”
«Il tema dell’acqua non può prescindere dall’ambiente», ha spiegato il Presidente di Uniacque Luca Serughetti, introducendo la manifestazione. «Con la quarta edizione della nostra “WaterWeek”, vogliamo far convivere le esperienze e le visioni dei gestori del servizio idrico, come Uniacque, quelle degli architetti, degli urbanisti, degli ingegneri e dei geologi. Ci sentiamo chiamati a riflettere sulle strategie da attuare per governare il cambiamento climatico», ha aggiunto.
Il cuore dell’evento sarà il «WaterSeminar», che quest’anno è organizzato insieme all’Associazione Arketipos: non si tratterà solo del momento di apertura della «WaterWeek 2025», ma anche di un’importante occasione di confronto tra i professionisti del settore su temi come il dissesto idrogeologico e lo sviluppo sostenibile delle città. «Quello che si richiede ai gestori del servizio idrico è di ricoprire un ruolo sempre più decisivo nell’elaborare strategie e progetti innovativi e di predisporre un’attenta pianificazione che includa azioni per lo sviluppo sostenibile, l’ambiente, l’efficienza energetica e la tutela della risorsa idrica. Insieme ad Arketipos, con cui Uniacque collabora da diversi anni, e a tutti i professionisti invitati al convegno, proviamo a profilare il ruolo del gestore nel contesto dello sviluppo urbano sostenibile », ha dichiarato l’amministratore delegato di Uniacque Pierangelo Bertocchi.
I temi del «WaterSeminar», insomma, saranno di grande attualità, soprattutto per gli addetti ai lavori: per chi fosse interessato a parteciparvi, l’iscrizione è gratuita tramite l’apposita pagina Eventbrite. Le modalità di iscrizione cambiano invece per architetti, geologi, geometri e ingegneri - per i quali il seminario è valevole per il rilascio di 4 o 5 CFP: per tutti questi professionisti, i dettagli relativi alla partecipazione ai lavori sono disponibili nel programma dettagliato del «WaterSeminar», che può essere consultato sul sito web di Uniacque. L’evento si terrà il 10 aprile, dalle 9 allo spazio eventi Daste di Bergamo.
«Quest’anno saranno presenti tanti ospiti di rilevanza nazionale», spiega N icola Lamberti, moderatore dell’incontro, nonché divulgatore scientifico e ingegnere. Tra gli speaker confermati ci saranno Nicolò Serpella, Project Coordinator della «Community Valore Acqua per l’Italia» di The European House – Ambrosetti, il funzionario scientifico Commissione Europea Alberto Pistocchi, il professore di costruzioni idrauliche del Politecnico di Milano Gianfranco Becciu e la Presidente dell’Ordine dei Geologi della Lombardia Federica Ravasi - oltre ovviamente a tanti tecnici, esperti e dirigenti di Uniacque.
«Con il “WaterSeminar”, Uniacque intavola una macro-discussione sulla gestione sostenibile delle acque. Si parlerà di come preservare e qualificare i paesaggi urbani sfruttando le risorse idriche in modo non convenzionale, di come riutilizzare l’acqua di superficie e di come risparmiare energia riducendo il pompaggio dalle falde. Verranno esplorate le nuove soluzione integrate per i servizi idrici e cercheremo di rispondere ai problemi connessi all’acqua nelle città. Infine, ci focalizzeremo sulle “metropoli drenanti”», continua Lamberti.
Ma cosa sono, esattamente, le città “drenanti”? «La risposta è semplice: sono tutti quei centri urbani che utilizzano delle soluzioni naturali per trasformare i loro suoli. Oggi come oggi, la cementificazione ha impermeabilizzato le nostre città. Attraverso il “WaterSeminar”, si cercherà di promuovere l’utilizzo concreto di applicazioni “nature-based”, cioè basate su materiali naturali per rendere il terreno più permeabile all’acqua», aggiunge il divulgatore scientifico.
Smontiamo le fake news sull’acqua e sul clima
Il secondo evento della «WaterWeek 2025» è la «WaterSchool», la mattinata dedicata alle scuole di Bergamo e provincia, con un incontro sulle bufale e le fake news connesse al clima e alle risorse idriche. A condurre la conferenza ci sarà sempre Nicola Lamberti, questa volta insieme al divulgatore e campaigner su cambiamento climatico e diritti umani Andrea Grieco.
«Uniacque vuole creare un rapporto immediato con i ragazzi e le ragazze, focalizzandoci sull’interazione con loro. Quello che si è pensato di fare è un quiz per capire quale sia il loro livello di conoscenze sul cambiamento climatico, sulla disponibilità d’acqua, sulla siccità e via dicendo», racconta Lamberti, che ci pone una domanda: «Mi piacerebbe chiedere ai lettori di Eppen se si ricordino quando è stata l’ultima siccità registrata in Italia. La più intensa risale a tre anni fa, mentre negli ultimi due anni le cose sono migliorate grazie agli inverni più piovosi del solito. Questo cambiamento potrebbe farci dimenticare il problema, farci abbassare la guardia. Ma la verità è che una n uova siccità potrebbe avvenire molto presto, perché gli esperti ci dicono che i tempi di ritorno stanno cambiando velocemente». La scienza definisce come “tempi di ritorno” la frequenza con cui un evento estremo - le siccità, ma anche le bombe d’acqua e gli uragani - si verifica in un’area particolare. Lorenzi ci avvisa: «I tempi di ritorno stanno diminuendo. Basta guardare al caso dell’Emilia-Romagna, dove le bombe d’acqua ormai sono diventate un fenomeno annuale».
Spesso, la variabilità dei tempi di ritorno viene utilizzata da chi non crede nel cambiamento climatico per spingere le proprie idee: «Nel 2024, per esempio, ci sono state delle nevicate molto importanti. I negazionisti le hanno strumentalizzate per affermare che il cambiamento climatico non esiste, che il pianeta non può diventare più caldo se la neve e la pioggia aumentano. Ma non è vero: nonostante qualche evento “estremo”, i ghiacciai si stanno riducendo rapidamente», racconta Lamberti. Che continua: «Chiederemo ai ragazzi se credono che il cambiamento climatico esista davvero e forniremo loro tutti i dati per spiegare di cosa si tratta. Vogliamo contrapporre queste informazioni alle fake news, fornendo ai partecipanti gli strumenti per orientarsi al meglio nella mole di informazioni disponibili. Il problema, a volte, sono i social network, dove sembra che le “bufale” diventino virali molto più facilmente delle notizie verificate. Vogliamo aiutare studenti e studentesse delle superiori a identificare le notizie false e a scegliere influencer e divulgatori esperti, affidabili, da seguire come punto di riferimento per smascherare gli errori in rete».
A completare la «WaterWeek» ci sarà la «WaterNight», in programma venerdì 11 aprile alle 21 allo Schermo Bianco. Anche in questo caso, l’ingresso è gratuito previa registrazione sulla piattaforma Eventbrite. La «notte dell’acqua» consisterà nella proiezione del film boliviano «Utama - Le terre dimenticate», premiato al Sundance Film Festival e candidato per rappresentare il Paese sudamericano agli Oscar del 2022. Girata da Alejandro Loayza Grisi, la pellicola racconta le difficoltà quotidiane di un’anziana coppia di indigeni Quechua, causate proprio dal cambiamento climatico.
Invece, per chi fosse interessato a scoprire ogni dettaglio degli impianti di depurazione, del servizio idrico integrato e della rete del trasporto idrico bergamasco sono in programma gli itinerari «OpenWater», che si terranno sabato 12 aprile alle 9.30 e alle 15 all’Educational Center di Uniacque (a Cologno al Serio) e domenica 13 aprile alle 9 e alle 15 lungo l’Acquedotto Magistrale di Città Alta.
Coda della «WaterWeek» è infine l’evento collaterale «Sorella Acqua», organizzato da AG21 IDZ insieme al Comune di Lallio e previsto per domenica 13 aprile dalle 14 alle 18: il pomeriggio alla scoperta dell’acqua, tutto dedicato ai più piccoli, verrà strutturato attorno alla proiezione del cortometraggio «La città ha sete» di Luciano Emmer e alla consegna da parte del Sindaco di Lallio e del Presidente di AG21 ISD di un assegno all’associazione Mbote Papa Onlus, per contribuire concretamente alla realizzazione di un acquedotto nel villaggio missione di Lusanga nella Repubblica Democratica del Congo.