Parlare del 25 aprile in Italia è sempre una grande responsabilità. Da un lato c’è il fervore di chi sente ancora vicino quel mercoledì 25 aprile 1945, in cui il CLNAI proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, atto coronato lo stesso giorno dalla voce di un giovane Sandro Pertini che, dai microfoni di Radio Milano Liberata, enunciò il celebre ultimatum «arrendersi o perire» rivolto ai nemici della libertà nazionale. Dall’altro lato ci sono il tempo che scorre e la stabilità politica ed economica attuale, due fattori che tendono ad allontanarci a livello filosofico ed empatico dai periodi difficili di lotta per la libertà. Riuscire a rendere sempre viva la responsabilità che ogni cittadino ha nella difesa dei diritti basilari di autodeterminazione e, al contempo, far comprendere quanto sia giusto gioire del proprio essere liberi è un’impresa sempre più ardua.
Per questo motivo, il Comune di Levate e la sezione «Natale Betelli» A.N.P.I. Dalmine, rappresentata dal suo gruppo Giovani, hanno unito le forze per creare «Ora è sempre resistenza!», una festa popolare che, domenica 27 aprile, non si limiterà a celebrare la Liberazione, ma unirà la comprensione dei concetti di diritti e libertà intesi nel loro significato più attuale a una vera e propria festa con cibo e musica dal vivo.
Il programma
«Ora è sempre resistenza!» avrà inizio alle 17 in piazza Amedeo D’Aosta con laboratori per famiglie e bambini a cura di Atelier della creatività, a cui faranno seguito alle 18 i saluti da parte delle istituzioni e gli interventi delle associazioni e delle realtà presenti, ovvero il centro antiviolenza Aiuto Donna – Uscire dalla Violenza, CGIL Bergamo, il centro sociale autogestito Pacì Paciana, l’associazione Amicizia Bergamo Palestina, Bergamo Pride, Fridays for Future, Coordinamento bergamasco Enti Locali per la Pace, Emergency e l’associazione Il Porto Onlus.
Dalle 19 non mancherà la musica con servizio food e beverage . Sul palco si alterneranno Lapis, La Malaleche e Lanto che, con la loro musica, animeranno i festeggiamenti per questi ottant’anni dalla Liberazione.
Gli obiettivi dell’iniziativa
Ma cosa ha spinto il Comune di Levate e A.N.P.I. Dalmine a collaborare per la creazione di «Ora è sempre resistenza!»? Lo abbiamo chiesto ai diretti interessati. Cristiano Poluzzi del direttivo della sezione Natale Betelli A.N.P.I. Dalmine ha tenuto a sottolineare la volontà di «ribadire che l’antifascismo è pace. Per questo abbiamo voluto accanto a noi realtà come Fridays for Future, Bergamo Pride, e l’associazione di amicizia Bergamo-Palestina. L’antifascismo, ieri come oggi, è una lotta per i diritti, per la giustizia sociale, per l’ambiente, per la pace. È un valore fondante, ed è ancora più importante celebrarlo oggi, in un’epoca segnata dal ritorno dei neofascismi, da nuove guerre e da forti spinte reazionarie».
Un sentimento profondo, a cui si accostano anche le parole della sindaca di Levate Paola Agazzi, che da tempo progettava un evento simile. «L’idea alla base di questo evento – ha spiegato Paola Agazzi – è quella di rendere il 25 aprile non solo una cerimonia istituzionale, ma una vera e propria festa in grado di coinvolgere l’intera cittadinanza, con un occhio di riguardo ai più giovani che spesso vedono queste ricorrenze come qualcosa di distante, nonostante La liberazione sia qualcosa che ancora oggi riguarda tutti noi». «Il tutto nasce da un progetto che avevo in mente da qualche anno – continua la sindaca, che è al suo sesto anno di attività all’ interno dell’amministrazione comunale di Levate – e che ha preso vita grazie all’incontro con Giorgio Marcandelli, presidente dell’ANPI di Dalmine. L’obiettivo comune è quello di dare nuovo significato al 25 aprile, rendendolo non solo una giornata dedicata al dovere della memoria, ma un’occasione per capire davvero cosa significhi libertà oggi e quali diritti dobbiamo ancora difendere e conquistare».
Questa festa, nata in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione dall’oppressione nazifascista, non è però destinata ad essere una manifestazione una tantum. Sia la sezione A.N.P.I Dalmine sia l’amministrazione comunale di Levate stanno infatti valutando l’idea di rendere questo festeggiamento un appuntamento fisso del proprio programma eventi. «Se tutto va come deve andare – ha spiegato Poluzzi – questo potrebbe diventare un evento in grado in futuro di caratterizzarci come sezione», una dichiarazione che trova conferma nelle parole di Agazzi. «Se questa collaborazione dovesse funzionare, sarebbe bello poter ripetere questa esperienza anche nei prossimi anni».
Il significato del 25 aprile
Credo sia giusto concludere con una considerazione. Spesso i festeggiamenti legati al 25 aprile vengono etichettati come caratteristici di una singola fazione politica e rappresentativi di un solo modo di vedere determinate situazioni. I valori fondanti di questa giornata sono però ben diversi, poiché anche la libertà di porsi dei dubbi sulla politicizzazione di un evento e la possibilità di dibattito sono frutto di quel 25 aprile del 1945. La libertà di potersi dichiarare non rappresentato da un ideale senza per questo essere perseguitato, percosso o incarcerato non è uno slogan di partito, ma il principio fondante della democrazia e della nostra Repubblica. Per questo motivo, l’augurio per questo 25 aprile è quello di poter accantonare per un attimo le divergenze ideologiche e di potersi riunire per festeggiare proprio il fatto che certe divergenze possano esistere alla luce del sole e diventare la base per un dialogo di crescita comune, tanto nel diritto quanto nella gioia del sapersi liberi di vivere al meglio la propria esistenza.