«’O sarracino, ’o sarracino, bellu guaglione». Senza che aggiunga altro, so che ne state cantando la melodia.
La celebre canzone è un inno folkloristico napoletano e sebbene sia scritta in dialetto, è conosciuta e cantata in tutto il mondo. Basta sentire le prime note per essere trasportati nella città vesuviana e lasciarsi avvolgere dal desiderio di celebrare la vita. La melodia porta con sé la cultura e lo spirito del luogo in cui è nata e la sua storia rivive nelle voci e nelle menti di chi ascolta. Questa è la magia della musica folkloristica. Attraverso il linguaggio universale del suono, gli inni folk raccontano la storia di un territorio e ne fanno sentire tutti parte.
«Nóter de Bèrghem, de Bèrghem de sura»: so che conoscete anche questo ritornello. Il motivo è che i canti folkloristici sono la nostra tradizione e li abbiamo appresi, in modo diretto o indiretto, nei momenti di unione e di socialità. Con questo spirito di condivisione la Pro Loco Sarnico, con il supporto del Comitato Bergamasco della FITP – Federazione Italiana Tradizioni Popolari, ha organizzato tre giorni dedicati alla cultura popolare. Il Festival «MANteniamoci FOLK» esordirà dal 2 al 4 giugno a Sarnico. L’evento è stato organizzato in occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 e ospiterà trenta gruppi folklorici provenienti da tutta la regione, pronti a celebrare le radici della nostra cultura. Per andare oltre le note più celebri e capire cosa c’è dietro quei canti che ciascuno di noi ha intonato almeno una volta nella vita.
Il programma
Il programma di «MANteniamoci FOLK» è ampio e ricco di proposte. Venerdì 2 giugno sarà la giornata d’apertura del Festival. Per un inizio coinvolgente, è stata organizzata una parata in cui sfileranno tutti i gruppi folklorici della regione. Lo spettacolo si svolgerà dalle ore 17, partendo dal Lungolago Garibaldi, attraverso il Centro Storico di Sarnico, fino a concludersi al palco principale in Piazza XX Settembre, dove avrà luogo l’inaugurazione ufficiale alle ore 18.30. Ad accogliere i gruppi folklorici e gli spettatori ci sarà il Comitato Regionale Unpli Lombardia.
La piazza sarà allestita con venti stand dedicati ai prodotti della tradizione lombarda. I visitatori potranno partecipare alla Festa Regionale delle Pro Loco Lombarde, passeggiando tra le bancarelle profumate alla scoperta dell’enogastronomia del territorio. Senza spostarsi di luogo, alle ore 20.30 la festa ha inizio con «Sud ensemble in concerto». Come annuncia il titolo, il protagonista della prima serata è il Sud Italia, con le sue tarantelle calabresi e siciliane. Le musiche immancabili saranno «Tammurriata nera», «Pizzicarella», «Kalì nifta», «Tarantella del Gargano», «Vitti na crozza» e, naturalmente, «‘O Sarracino”.
Il fine settimana continua con delle attività per tutti. Sabato 3 giugno dalle 15 alle 19, tutti i bambini sono chiamati in Piazza Umberto I, dove si divertiranno con i Burattini di Roberta di Zanica e con i giochi di una volta, a cura de La Compagnia del Re Gnocco di Mapello. Inoltre, sul Lungolago e nel Centro Storico vi aspettano i gruppi folklorici Arlecchino 1949, Sicilia Nostra, i Gioppini, i Sifoi, i Brianzoli, pronti a ballare e cantare come tradizione vuole. Per la seconda serata, che si svolgerà in Piazza XX Settembre alle ore 20.30, è in programma uno «Spettacolo Folkloristico», dedicato al territorio bergamasco. In aggiunta ai primi due gruppi del pomeriggio ci saranno Caporales San Simon Cochabamba, Gruppo Folklorico Orobico e i Vilan.
Domenica 4 giugno bisogna svegliarsi presto. Alle ore 10 tutti in Piazza XX Settembre per vedere il gruppo Le Sbandieratrici e i Musici di Capriolo dilettarsi con bandiere e acrobazie. Alle ore 11 ci sarà un incontro davvero speciale: una catena umana unirà le città di Bergamo e Brescia, in grande abbraccio. Questo gesto sarà un importante simbolo di quest’anno in cui Bergamo e Brescia sono Capitali della Cultura. L’iniziativa «50 Miglia, insieme nella Catena Umana» è promossa dall’Associazione Viva Vittoria. L’unione umana avverrà sul ponte tra Sarnico e Paratico in uno spettacolo emozionante.
Il Festival si concluderà con uno spettacolo folkloristico sul Lungolago, per le vie del Centro Storico e in Piazza XX Settembre. Dalle ore 15 alle 19 tanti gruppi faranno ballare la città, in un clima di gioia e convivialità.
I gruppi presenti
L’ingresso è libero e gratuito. Tutte le informazioni sono disponibili al sito. Di seguito l’elenco dei gruppi folk presenti: Arlecchino Bergamasco Folk (Bergamo); Baghèt Band (Calusco d’Adda – Bergamo); Bèrghem Baghèt (Bergamo); Brighella e la torre campanaria (Comun Nuovo – Bergamo); Caporales Mi Viejo San Simón Italia (Bergamo); Caporales San Simón Cochabamba (Bergamo); Donne dell’Era e Musici (Rovetta –Bergamo); Giopì e Margì (Bergamo); Gli Sbandieratori Gruppo Storico Pro-Loco Pontida (Pontida –Bergamo); Gruppo Folkloristico Arlecchino di Bergamo (dal 1949) (Bergamo); Gruppo Folklorico Orobico (Bergamo); Gruppo Sbandieratrici e Musici di Capriolo (Capriolo – Brescia); Gruppo Storico di Mapello (Mapello – Bergamo); I Brianzoli (Ponte Lambro – Como); I Burattini di Roberta (Zanica – Bergamo); I Canterini del Sebino (Sarnico – Bergamo); I Gioppini di Bergamo (Bergamo); I Picétt del Grenta (Valgreghentino – Lecco); I Sifoi (Bottanuco – Bergamo); I Vilan (Bergamo); La Compagnia del Re Gnocco (Mapello – Bergamo); La Garibaldina (Terno d’Isola – Bergamo); San Simon Sucre – Filiale Italia (Bergamo); Sicilia nel Cuore (Garbagnate Milanese – Milano); Sicilia Nostra (Garbagnate Milanese – Milano); Sud Ensemble (Bergamo); Taissine (Gorno – Bergamo); Tencitt (Cunardo - Varese); Terra del Sole (Lodi) e Tsambal (Castiglione delle Stiviere - Mantova).
Il Presidente di Pro Loco Sarnico Mauro Demarchi racconta così la prima edizione della manifestazione: «Siamo molto orgogliosi di poter inaugurare quello che vuole essere la prima edizione di un evento legato alle tradizioni popolari. “MANteniamoci FOLK”, già nel titolo scelto, esprime la volontà di creare un legame: tra varie tradizioni popolari; tra passato e presente; tra generazioni che hanno segnato il passaggio dalla manualità alla digitalizzazione. Ma vuol essere anche un punto di incontro dell’intera comunità e di confronto e convivialità tra comunità diverse per tradizioni, ma unite dall’amore verso la propria terra e le proprie radici».