Sono due i grandi piaceri della vita offerti dalle Valli Bergamasche: i paesaggi montani, con le loro particolarità, e il cibo tipico. Turismo Valbondione e Turismo Gandellino hanno unito le forze per dare vita alla Mangialonga, una camminata enogastronomica alla scoperta della Valle che hanno in comune, la Sedornia. Sarà l’occasione ideale per gustare le specialità del luogo addentrandosi in una parte del territorio della Val Seriana ancora poco conosciuto non solo dai turisti, ma anche dagli stessi bergamaschi. Gambe in spalla, si parte!
La Valle Sedornia: selvaggia e meravigliosa
“La valle Sedornia è un luogo bellissimo e selvaggio. È poco battuta, perché lontana dai percorsi classici” spiegano i responsabili degli uffici turistici dei due Comuni. È l’amore per i propri luoghi che ha spinto i due gruppi, a partire dall’edizione del 2020, a spostarsi verso questa Valle. La collaborazione tra due paesi vicini, che vivono di turismo, ha infatti dato nuova linfa vitale a tutta una serie di ambienti, suggestivi e storici, fino a poco tempo fa poco frequentati rispetto alle più famose tappe turistiche della Valbondione. La Sedornia è una valle laterale della Val Seriana e prende il nome dal torrente che la attraversa. Accessibile da Lizzola, dai Tetti Alti di Gandellino e dagli Spiazzi di Gromo, è conosciuta da millenni grazie alle tracce di un altare celtico lungo il suo territorio.
La Mangialonga: partenza e colazione
La Mangialonga è una camminata enogastronomica a tappe: in ogni tappa c’è una degustazione di prodotti locali. Iniziando dalla colazione e arrivando fino agli amari dopo pranzo, “è una giornata adatta a tutti: abbiamo pensato, per ogni tappa, anche a un’alternativa vegetariana. Basta comunicare la propria preferenza al momento dell’iscrizione” spiegano i responsabili degli uffici turistici. La giornata inizia presso l’ufficio turistico di Valbondione, dove l’iscritto ritira un gadget e il ticket per partecipare. “Da lì, in gruppi organizzati da noi con degli accompagnatori esperti di montagna, si raggiunge in navetta Lizzola, dove si prende la seggiovia verso un rifugio in quota. Lì ci sarà la colazione, ricca e gustosa, con vista sui giganti delle Orobie: il Pizzo Coca e il Redorta.” I prodotti gastronomici offerti alla colazione saranno preparati in casa dal personale del rifugio. Da lì si riparte in seggiovia e si arriva in località Rambasì a quota 2000 m, dove inizia la camminata a piedi.
Non solo cibo: si cammina verso il pranzo
Il percorso complessivo a piedi è di circa 13 km, con 1200 m di dislivello negativo e 100 m di dislivello positivo: “È quasi tutta in discesa – raccontano i responsabili degli uffici turistici – Però ci teniamo a sottolineare l’importanza dell’equipaggiamento: consigliamo, infatti, di portare scarponi e abbigliamento da montagna.” Anche per quanto riguarda i bambini, la Mangialonga è adatta a tutti: “Il percorso presenta un ottimo panorama senza essere mai scosceso o pericoloso. Consigliamo, però, una certa abitudine al cammino in montagna, perché il percorso, seppur in discesa, è lungo”. Dalla località Rambasì si inizia a scendere lungo la valle Sedonia fino al laghetto Spigorel, a cavallo tra il comune di Valbondione e Gandellino, noto anche come laghetto di vigna vaga. “È ricco di acqua in primavera che, piano piano, sparisce prima dell’inverno. È la casa delle marmotte!” Da lì si va alle baite di Fontana Mora, concesse dai proprietari, per gustare un aperitivo a base di salumi e formaggi locali, vino e tisana alle erbe. Si prosegue, poi, scendendo verso gli Spiazzi dell’acqua, in territorio di Gandellino, dove i volontari del paese prepareranno il pranzo: “Si potrà gustare polenta grigliata, carne alla griglia, verdure e formaggi.”
Il dolce, l’amaro, il caffè
Dopo l’abbondante pranzo presso gli Spiazzi dell’acqua, si scende fino all’antico altare celtico, sulla mulattiera che porta ai Tezzi alti, lungo la quale si gusterà il dolce. Il caffè e l’amaro, invece, saranno offerti dai paesi: “A Gandellino si berrà il caffè, offerto dai bar del paese; a Valbondione, invece, dove si giungerà tramite bus navetta, i commercianti offriranno l’amaro”. Lungo tutto il percorso, inoltre, saranno presenti i volontari del soccorso alpino nel caso di emergenze e imprevisti.
Nuovi luoghi e nuovi sapori
“Lo scopo è che la gente si affezioni e che scopra posti nuovi mai visitati e sapori nuovi mai gustati” dicono, con orgoglio, i responsabili degli uffici turistici. Non tutti, infatti, hanno la possibilità di assaggiare la formagella fresca proprio sui monti sui quali si produce, per esempio. Lo spirito che muove i ragazzi degli uffici turistici di Valbondione e Gandellino con tutti i volontari è quello di condividere una giornata di scoperta e riscoperta, sul proprio territorio, dei sapori e degli ambienti circostanti. “C’è chi, in 40 anni di villeggiatura a Valbondione, non ha mai visto questi luoghi. Non ci rivolgiamo, però, solo ai turisti: sono i benvenuti anche tutti i bergamaschi che desiderano addentrarsi in Val Sedornia, per scoprire questa meravigliosa e selvaggia Valle, assaggiando i nostri prodotti”.
Informazioni utili
La Mangialonga avrà luogo domenica 5 settembre 2021 ma, in caso di maltempo, verrà rinviata a data da destinarsi. “Le iscrizioni sono aperte fino al raggiungimento di 200 persone: ci siamo dati questo numero massimo sia per questioni organizzative che per l’emergenza sanitaria”, spiegano i responsabili. Sarà, a tal proposito, obbligatorio indossare la mascherina nei luoghi di ritrovo e lungo il percorso e gli accompagnatori garantiranno il rispetto del distanziamento. “Nei bar e nei ristoranti si dovranno rispettare le regole in vigore in quella data, così come per tutto il resto: nel caso di green pass obbligatorio, verrà controllato”. Il costo per persona è di €30 per gli adulti e €20 per i bambini fino a dieci anni, con un pacchetto di €90 per le famiglie composte da due adulti e due bambini. Nel caso di gruppi, inoltre, sarà regalato un biglietto gratuito ogni 15 adulti paganti.