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Il valore delle differenze: dieci anni di «Festival Orlando»

Articolo. Dal 30 aprile al 7 maggio, la città di Bergamo accoglierà undici giorni di cinema, danza, arte, teatro e incontri. Per riflettere sulla (e sulle) identità, approfondire le tematiche legate al corpo e mettere in discussione i propri punti di vista

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«Bodies in the Dark»

L’anno scorso, un cavalluccio marino. L’anno prima ancora, un cervo. Oggi, una parola: «obliquità». Che vuol dire accettare che la vita, in realtà, non procede perpendicolare come la vorremmo. E che all’interno di una società, quella contemporanea, che ci chiede di omologarci a modelli predefiniti o di seguire una strada già tracciata, nulla ci impedisce di imboccare strade diverse, sperimentare punti di vista nuovi, attraversare contesti e mondi differenti. Anzi, riconoscere e accettare i cambiamenti, quelli «continui» descritti da Virginia Woolf, è un passo necessario per comprendere e vivere l’oggi.

«Obliquità» è la parola scelta dal «Festival Orlando», che per la sua decima edizione animerà la città di un ricco programma di film, spettacoli, performance, incontri e laboratori. La kermesse, da sempre attenta al tema della diversità in tutte le sue forme – culturali, di genere, etniche, di orientamento affettivo – aprirà domenica 30 aprile e inviterà il pubblico fino al 7 maggio a «mettere in discussione generativa le dinamiche di potere e i canoni imposti», come sottolinea il direttore artistico Mauro Danesi.

Quest’anno, il Festival rivolgerà il proprio sguardo anche a Brescia, Capitale Italiana della Cultura “sorella”. Insieme a Qui e Ora Residenza teatrale e altri partner distribuiti nei due territori, infatti, «Orlando» ha costruito il progetto «Praticare Alleanze, in cui rientrano l’iniziativa « Dance Well diffuso », di cui vi abbiamo già parlato in questo articolo, e «Orizzonti Queer, sei appuntamenti di cinema queer in collaborazione con Cinema Nuovo Eden di Brescia. La cultura come cura e come strumento di coesione sociale per battere discriminazioni e pregiudizi, del resto, è uno degli argomenti al centro del dossier della Capitale della Cultura 2023.

Se vi abbiamo incuriosito, ecco una selezione di appuntamenti da non perdere (il programma completo lo trovate a questo link).

Teatro

Non possiamo che partire da «Stone», spettacolo della nostra autrice Carmen Pellegrinelli, che debutterà lunedì 1° maggio al Teatro Caverna (in replica mercoledì 3). Tratto dal classico della letteratura LGBTQUIA+ «Stone Butch Blues» di Leslie Feinberg, vede al centro la biografia immaginaria dell’attivista Jess Goldberg: un viaggio attraverso le identità e allo stesso tempo un racconto dei movimenti per i diritti della comunità trans, gay e lesbiche negli Stati Uniti.

Testimonianza di come, nel corso degli anni, il «Festival Orlando» si sia fatto sempre più multidisciplinare e internazionale, è poi la presenza della compagnia coreana Elephants Laugh, dal 2009 impegnata nella creazione e nella condivisione di performance interattive che escono dai teatri per invadere gli spazi urbani e la quotidianità. Per la prima volta in Lombardia, la formazione proporrà una performance immersiva dal titolo «Bodies in the Dark». Gli spettatori verranno invitati ad ampliare le loro percezioni e a riflettere in modo inedito sul tema del corpo come origine di tutte le emozioni e sul rapporto tra autocensura e libertà. Lo spettacolo sarà presentato in sei repliche venerdì 5 maggio, sabato 6 e domenica 7. Fate attenzione, perché il luogo in cui si terrà la performance verrà comunicato solo dopo la prenotazione.

Altra esperienza immersiva, che unisce movimento, game design e installazione, sarà «Eutopia» del duo svizzero Trickster-p, da sempre aperto a nuove forme di ricerca e sperimentazione (Sala alla Porta di Sant’Agostino venerdì 3 maggio ore 20.30, sabato 4 alle ore 17 e 20.30 e domenica alle 11 e alle 15). Il teatro verrà trasformato in un grande tavolo da gioco, su cui potranno sedere gli spettacoli stessi, partecipando a un’esperienza – così viene promesso – «dagli esiti sempre differenti».

Incontri e laboratori

Non mancheranno, accanto agli spettacoli, numerosi momenti di incontro per approfondire i temi del Festival. Qualche esempio? Il 6 maggio alle 12, a Bikefellas, potrete incontrare il collettivo coreano Elephants Laugh e a approfondire la loro ricerca artistica performativa. Da non perdere poi il laboratorio dedicato al pensiero e alla pratica di bell hooks, pseudonimo di Gloria Jean Watkins, scrittrice, attivista e femminista statunitense, autrice di più di 30 libri e articoli sui temi dell’intersezionalità di razza, il capitalismo e il genere. Il laboratorio si chiama «Love me tender» e si terrà il 6 maggio alle 14 a CRP Pignolo, in collaborazione con I Volti dei Diritti.

Il 7 maggio alle 10, sempre presso CRP Pignolo, Rachele Borghi e Rahel Sereke presentano invece un workshop di una giornata per provare a riconoscere dinamiche di colonialità subite, prodotte o entrambe le cose. Si tratta di una delle iniziative speciali del progetto «Praticare Alleanze», di cui vi abbiamo parlato qui sopra, per Bergamo Brescia Capitale Italiana 2023, in collaborazione con il festival «WOWomen» di Brescia.

Cinema

Il cinema è stato il primo amore del Festival fin dal suo inizio: così dichiarano gli organizzatori. Anche quest’anno, quindi, «Orlando» ospiterà diversi eventi legati alla settima arte. La decima edizione della manifestazione inaugurerà con un party all’Edonè (ingresso gratuito, senza prenotazione) all’interno di cui verrà proiettato «Trapezia» di Daniele Costa, cortometraggio vincitore dell’edizione 2021 di «Lydia!», premio annuale dedicato all’arte italiana emergente di Fondazione Il Lazzaretto di Milano. Un film in cui l’autore esplora, attraverso la figura della drag queen Trapezia Stroppia – La Trape, la mutevolezza dei confini, delle categorie, dei generi e delle identità.

Da non perdere, martedì 2 maggio, l’evento «Carl Th. Dreyer’s Michaël vs. FUCK!LACRÈME»: l’opera muta del 1924 «Michaël» di Carl Theodor Dreyer verrà riproposta con un’inedita sonorizzazione elettronica eseguita dal vivo, in collaborazione con Lab 80 e «Bergamo Film Meeting»: un claustrofobico mix che spazia dalla jungle alla drum’n’bass e ci accompagnerà in una vorticosa storia di amore impossibile. Giovedì 4 maggio sarà il turno del film portoghese «Lobo e Cão» («Wolf and Dog»), un «film sul tra. Tra terra e mare, notte e giorno, femminile e maschile, reale e sogno. Tra il rimanere o l’andarsene». Premio per la Miglior Regia alle Giornate degli Autori di Venezia 2022, la pellicola vedrà la presenza in sala della regista Cláudia Varejão.

A completare la programmazione cinematografica non mancherà «Orlando Shorts», la rassegna di cortometraggi queer arrivata ormai alla quarta edizione. Come da tradizione, il progetto è curato da un gruppo di persone under 25 provenienti da alcune realtà di Bergamo e, quest’anno, anche di Brescia. Ogni cortometraggio è il racconto di un’esperienza personale, ma anche la storia collettiva di una generazione in trasformazione costante. Gli «Orlando Shorts» 2023 avranno una sottotitolatura specifica, grazie alla collaborazione con The Blank Contemporary Art, che include – oltre ai dialoghi e alla sottotitolazione abituale in lingua italiana – anche tutti gli elementi sonori necessari alla comprensione e pertinenti per la cultura sorda. Perché di inclusione non solo si parli, ma la si metta all’opera.

Un anticipo estivo

Vi anticipiamo infine un appuntamento estivo, in condivisione con «Festival Danza Estate». Il 16 giugno a Daste, all’interno della trentacinquesima edizione del «FDE», «Orlando» presenterà lo spettacolo «Alexis 2.0» di Aristide Rontini che, ispirandosi all’omonimo libro di Marguerite Yourcenar, racconta le difficoltà che possono esserci nel processo, talvolta sofferto, del coming out. La rappresentazione vedrà la possibilità di fruizione tramite audio-descrizione poetica, così da renderlo accessibile anche per persone cieche o ipovedenti.

Sempre per riflettere sul tema dell’accessibilità della cultura, prima dello spettacolo si terrà il laboratorio «Segni Propri» a cura di Aristide Rontini e Diana Anselmo di Al.Di.Qua Artists. Si partirà dalla decostruzione del mito del corpo abile e inossidabile, per arrivare a pratiche di riappropriazione dei contesti pubblici in modo accessibile e trasversale.

Info

Le modalità di ingresso, di prenotazione e il costo dei biglietti sono indicati nella scheda di ogni evento. Ingresso ridotto per tesserati CGIL, soci COOP, ARCI, over 60, under 27. Ulteriori agevolazioni per soci Immaginare Orlando (la tessera a sostegno dell’Associazione Orlando) e Lab 80. Il biglietto ridotto è riservato anche a persone con disabilità, incluso un ingresso gratuito per chi accompagna.

Per maggiori informazioni sull’accessibilità di ogni evento è possibile visitare il sito. Per esigenze specifiche, scrivere a [email protected].

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