Era il 27 gennaio del 1945. Con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche, il mondo aprì gli occhi. Sulla meticolosa organizzazione dei campi di concentramento, sull’indifferenza di chi eseguiva le uccisioni, sulla presenza di una vera e propria pianificazione scientifica dello sterminio.
La decisione da parte delle Nazioni Unite, nel 2005, di istituire la ricorrenza del Giorno della Memoria, risponde a quel monito che ci ha dato molto chiaramente Primo Levi: «Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre». Vi abbiamo già presentato in questo articolo le numerose iniziative che l’amministrazione comunale di Bergamo e le associazioni culturali della città propongono quest’anno per il 27 gennaio e i giorni limitrofi. Ma non c’è solo Bergamo città. Probabilmente, se date un occhio ai siti Internet o alle pagine social dei comuni in cui abitate, troverete spettacoli teatrali, letture, visite guidate e momenti comuni di ricordo e riflessioni. Ecco qualche suggerimento in provincia.
Cinema
Cominciamo con le proiezioni cinematografiche, per adulti e per bambini. Nell’Auditorium Sala Gamma di Torre Boldone, giovedì 26 gennaio alle 21, verrà proiettato «Anna Frank e il diario segreto» , lungometraggio d’animazione di cui vi abbiamo già parlato qui. Diretto da Ari Folman – regista israeliano nato da genitori ebrei, deportati ad Auschwitz nel 1944 – questo film ha il merito di non essere solo visivamente straordinario, ma anche pieno di spunti su cui riflettere e continuare a discutere.
Al Cineteatro Astra di Calcio invece, venerdì 27 gennaio alle 20.30, trovate «La chiave di Sara» , film del 2010 diretto da Gilles Paquet-Brenner. La storia è quella di Julia Jarmond, giornalista chiamata ad indagare sul doloroso episodio del rastrellamento nazista del Vel d’Hiv a Parigi.
Spettacoli teatrali e letture sceniche
Il primo spettacolo teatrale che vi consigliamo è in programma già oggi, martedì 24 gennaio. Alle 20.45, a Clusone, vi aspetta «Come sorelle» della Compagnia Teatrale Mattioli, dove l’Olocausto viene visto attraverso gli occhi dei bambini di allora. Mercoledì 25 alle 20.45, a Scanzorosciate c’è «Il cielo era muto» , narrazione scenica di Gabriele Laterza ispirata ai testi di Elie Wiesel e Francesco Guccini.
Il 27 gennaio, Giorno della Memoria, è un giorno altrettanto ricco di appuntamenti: alle ore 20.45, l’Associazione Culturale Civico 16 di Covo, in collaborazione con il Comune di Trieste, presenta «I me ciamava per nome» , lettura interpretata ispirata agli avvenimenti della Risiera di San Sabba, l’unico campo di concentramento munito di crematorio d’Italia. Presso l’Ex Chiesetta di Nigrignano di Sarnico, alle 21, si terrà invece la lettura teatrale «Stelle» , a cura dell’Associazione Teatro Piroscafo. A Treviolo alle 21, il Gruppo Teatro Fragile presenterà lo spettacolo «Meditate che questo è stato»; a Ranica , invece, la scrittrice e poetessa Aurora Cantini, accompagnata dalle musiche della Filodrammatica di Santa Brigida, porterà sul palco la storia di Sciesopoli, l’ex colonia fascista di Selvino che diventò casa per 800 orfani ebrei.
Gli spettacoli continueranno anche sabato 28 gennaio: nel Centro polifunzionale UFO di Ponte San Pietro, alle ore 20.45, Teatro Minimo proporrà «Invasione di campo. Storie di numeri sulla maglia e sulla pelle». La storia è particolare: non tutti sanno che a Vienna, a Kiev, ad Auschwitz, si giocava a pallone. I nazisti organizzavano partite, addirittura tornei. Si divertivano a sfidare gli occupati, i prigionieri, spesso malridotti. Un gol o una parata potevano significare premio o punizione, promozione o tortura, a seconda della divisa che si portava.
A Brusaporto alle 20.45, la compagnia teatrale La farfalla bianca presenterà «La Rosa Bianca» , spettacolo ispirato alla storia dei fratelli Scholl, giovani studenti tedeschi simbolo della lotta alla dittatura nazista. A Ponteranica, alle 21, va invece in scena «Dentro un guscio di noce» , rappresentazione organizzata dalla Compagnia Erbamil che racconta la terribile esperienza di alcuni ragazzi prigionieri nella cittadina di Terezin, dove venivano lasciati gli ebrei in attesa di essere condotti ad Auschwitz. E ancora, alle 20.30, a Pagazzano, appuntamento con «La vittima» di Teatro Caverna, storia di una misteriosa macellaia e di un professore, sullo sfondo di una città tedesca in guerra.
Per finire, domenica 29 gennaio alle 21 a Presezzo va in scena « Lydia tra le nazioni », produzione de Teatro de Gli Incamminati dedicata a Lydia Gelmi Cattaneo, prima bergamasca con il riconoscimento di Giusta tra le nazioni per aver salvato numerosi ebrei tra il 1943 e il 1945. A Soncino, la Compagnia Caraval Spettacoli presenterà «La banalità del male» , rappresentazione tratta dal noto saggio di Hannah Arendt.
Concerti
Veniamo alla musica. Mercoledì 25 gennaio alle 21, il Comune di Gorle organizza il concerto multimediale «Un valzer per Rosie. Vite Straordinarie di musiciste e ballerine della Shoah» .
Venerdì 27 gennaio, a Borgo di Terzo alle 20.30, il Coro Alpini Valcavallina e i ragazzi del consiglio comunale della Scuola Primaria propongono una serata della memoria in musica. E ancora, a partire dalle 19.30, il gruppo alpini Gorlago, con la partecipazione dei gruppi alpini della zona 12 di Albano S. Alessandro, Cenate Sotto, Costa di Mezzate, Gorle, Montello, Torre de Roveri, Scanzorosciate e Pedrengo e del coro Penne Nere di Almè, organizza «La fiaccolata della memoria» , piccolo corteo accompagnato da canti alpini. Al termine, si terrà un piccolo concerto presso la chiesa parrocchiale di Gorlago.
Ad Almenno San Salvatore, sabato 28 gennaio alle 20, Natalya Chesnova (arrangiamenti, fisarmonica e voce) e Nicola Portonato (chitarra e voce) si esibiranno in un concerto gratuito interamente dedicato al Giorno della Memoria. I due artisti riproporranno il concerto anche a Cisano Bergamasco, domenica 29 alle 16.30.
Incontri e testimonianze
Così come gli spettacoli, anche gli incontri sono altrettanto numerosi e ricchi di spunti di riflessione. Giovedì 26 gennaio alle 20.45, ad Osio Sotto, Gabriele Togni presenta il libro «Un piccolo grande uomo», storia di un giovane osiense Internato Militare Italiano durante la Seconda Guerra Mondiale e delle sue difficili scelte nella speranza di un ritorno a casa.
Lo stesso giorno, a Soncino, alle 21, verranno proposti due incontri . Il primo, a cura di Stefano Levi Della Torre, si intitola «Quando la giustizia è fuorilegge: memoria delle vittime e dei carnefici». Il secondo, invece, che vedrà come relatore Giuseppe Cavalli, è «Eichmann un uomo qualunque» e si accompagna all’omonima mostra curata dallo stesso Cavalli. Un’esposizione fotografica che si sofferma in modo particolare sulla figura di Adolf Eichmann, tra i maggiori responsabili operativi dello sterminio degli ebrei nella Germania nazista. L’esposizione verrà inaugurata sabato alle 12 e sarà visitabile fino a domenica 12 febbraio.
Da non perdere, venerdì 27 gennaio alle 21 a Dalmine, l’incontro dedicato a Bonifacio Ravasio, deportato politico nel lager di Buchenwald. La testimonianza di Ravasio – scomparso nel 2016 – verrà riportata al presente dal nipote Leonardo Zanchi, vicepresidente della sezione bergamasca dell’ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati.
Concludiamo suggerendovi l’incontro organizzato dalla Libreria il Gabbiano di Trezzo sull’Adda domenica 29: «La Shoah, i giusti, il genocidio, i genocidi» . Comincerà alle 5.30 del mattino, orario in cui iniziò il rastrellamento del Ghetto ebraico a Roma, e alternerà letture a musiche e momenti di riflessione. Ci si alza presto, ma crediamo ne valga la pena.