Entusiasti e fiduciosi, credono negli esperti come riferimenti autorevoli e abbracciano con curiosità e interesse le ultime scoperte, pur sapendo che la scienza mantiene comunque un margine di incertezza, quella zona grigia in cui si trova l’orizzonte della possibilità, ciò che ancora non è stato scoperto, ma che potrebbe trovare conferma o smentita. Queste persone sono il 42% di un campione di italiani e italiane intervistati per lo studio dell’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società per il 2024. Accanto a loro c’è un 31% di persone disilluse e un 27% di disinformati, che consultano fonti non attendibili e che quindi spesso assumono convinzioni errate come vere.
Il pubblico di «BergamoScienza» rientra in buona parte nella prima categoria: oltre tre milioni di bambini, bambine, studenti e adulti che dal 2005 alla scorsa edizione hanno dato fiducia al festival e apprezzato le sue proposte culturali. Un pubblico che, dal 27 settembre al 13 ottobre, potrà partecipare quest’anno alle oltre 200 proposte tra conferenze, spettacoli, laboratori e visite guidate dell’edizione 2024. Un calendario di eventi tra città e provincia completamente gratuito su prenotazione, che quest’anno ospiterà ben tre Premi Nobel, tra cui il biochimico statunitense Craig Mello, Nobel per la Medicina nel 2006, che domani sera al Centro Congressi Giovanni XXIII terrà la lectio magistralis «RNAi: la scintilla molecolare delle informazioni».
Questa formula rodata di «BergamoScienza», che unisce divulgazione rigorosa, socialità, linguaggi accessibili, divertimento e tanta sperimentazione, è risultata un’occasione per tutti, anche per disinformati e disillusi. «Lavoriamo alla proposta del festival con l’obiettivo di offrire al pubblico un’occasione per aprire lo sguardo su cosa sta succedendo nel mondo della scienza in modo coinvolgente ma autorevole – spiega Nicola Quadri, segretario del Comitato Scientifico di BergamoScienza – Per chi è disilluso nei confronti della materia, partecipare all’esperienza diretta di una conferenza, incontrare persone entusiaste, ascoltare esperti competenti e potersi rapportare con loro anche facendo domande dal vivo può essere un modo per ricostruire la fiducia e cambiare idea; questo a fronte di contesti in cui si ricevono informazioni confuse o errate, e di strumenti, come i social media, in cui il proprio vicino di casa e una fonte autorevole rischiano di essere messi sullo stesso piano».
Il tema del festival quest’anno è «Intelligenze» e, se il pensiero andrà facilmente a quelle artificiali, in realtà il focus è ben più ampio: si usa il plurale perché «non ne esiste un’unica forma, né in natura né nella mente umana – si legge nella presentazione della manifestazione – La scienza, del resto, è la migliore espressione dell’incontro di intelligenze diverse: dà il suo meglio quando accoglie ogni forma di ingegno umano (e non umano) e molteplici modi di guardare la realtà, tutte ugualmente importanti».
La pluralità dello sguardo e dei punti di vista, infatti, è un elemento chiave di «BergamoScienza», in cui l’incontro e l’esserci di persona giocano un ruolo fondamentale: «Sono convinto che l’esperienza e la relazione umana abbiano il grande potere di riuscire a cambiare la nostra percezione delle cose – continua Quadri – Ascoltare dal vivo qualcuno che parla con competenza può essere molto importante nel costruire una propria opinione, allo stesso modo vedere quanto spazio c’è per le persone di dire la loro e di fare domande penso sia altrettanto importante: ecco perché nei nostri incontri ci prendiamo il tempo di approfondire insieme e non solo di fare qualcosa di frontale, facendo parlare l’esperto. Spesso ci sono dibattiti e domande per oltre mezz’ora dopo la fine della conferenza e questo è un qualcosa di arricchente per chiunque sia presente».
Parlare di scienza. Conferenze che diventano dialoghi
Così a «BergamoScienza», anche quest’anno, sarà possibile fare domande e condividere riflessioni con i relatori e le relatrici: tra gli ospiti di questa edizione Frances Hamilton Arnold , Nobel per la Chimica 2018, che ha definito un nuovo protocollo per lo sviluppo di enzimi grazie all’evoluzione e che il 28 settembre spiegherà come queste scoperte incentiveranno la creazione di nuovi composti chimici da applicare in campo farmaceutico ed energetico. In calendario anche il Nobel per la Medicina 2023 Drew Weissman , che il 13 ottobre terrà la conferenza «mRNA da Nobel: dai vaccini anti-COVID alla lotta ai tumori», accompagnato da Jacopo Sacquegno, che realizzerà dal vivo grandi mappe visuali illustrate, sketch, appunti testuali e grafica, per rendere visibili i contenuti.
Nelle due settimane di festival diversi saranno i filoni tematici affrontati: da salute e medicina, a nuove tecnologie per il futuro, a scienza, società e attualità. Tra gli ospiti quindi il 28 settembre ci sarà il neuroscienziato Jack Gallant dell’Università di Berkeley, che parlerà della possibilità di decodificare l’attività cerebrale con l’intelligenza artificiale; accanto lui a Sergio Savaresi, direttore del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, che il 4 ottobre parlerà di auto a guida autonoma e di come queste potranno cambiare la nostra idea di città e di condivisione dei veicoli. Spazio anche a riflessioni sull’uso degli antibiotici, sull’illusione della memoria e dei falsi ricordi, sulle ultime ricerche legate ai tumori e su numerosi altri argomenti, tra sociologia, tecnologia e biochimica, accanto a digressioni pop che affrontano il tema della scienza tra James Bond e Il Signore degli Anelli.
Lo spettacolo della scienza. Una festa di suoni, teatro e cinema
Insieme al suo ricco programma di conferenze, «BergamoScienza» porterà nei teatri e negli auditorium della città anche un palinsesto di 16 appuntamenti, tra concerti, cinema e show per bambini, giovani e adulti. A inaugurare questa sezione del festival è il filosofo Telmo Pievani, che sabato 28 settembre dividerà il palco con la Banda Osiris con lo spettacolo «Allegro Bestiale» , dove tra scienza, ironia e leggerezza si parte per un viaggio in musica alla scoperta della biodiversità incontrando volpi, cornacchie, gabbiani e facendosi anche una sonora risata (ore 21, Pala SDF NXT Bergamo in Piazzale Alpini).
In calendario anche un doppio appuntamento con la musica contemporanea, con due grandi concerti proposti in collaborazione con il «Festival Contaminazioni Contemporanee»: il primo giovedì 10 ottobre nella Basilica di Santa Maria Maggiore, un’anteprima mondiale del nuovo lavoro di Arvo Pärt, in uscita il prossimo anno. Tra i compositori sperimentali più interessanti del panorama mondiale, l’artista sarà in Città Alta con un concerto dedicato alla musica baltica contemporanea insieme ai Vox Clamantis, un ensemble di musicisti e voci specializzato in canto gregoriano. Venerdì 11 invece la Basilica ospiterà il pianista e compositore statunitense Nitai Hershkovits , che proporrà al pubblico anche i brani del suo ultimo disco «Call on the old wise», in cui le sonorità classiche incontrano il jazz.
In programma anche altri 14 spettacoli, tra cui le incursioni fuori città con «Sentinelle nel cielo», la conferenza-show in programma il 3 ottobre nel Parco Astronomico La Torre del Sole di Brembate di Sopra dedicata a un gruppo di astronomi professionisti impegnati a controllare l’arrivo di materiali dal cielo o il divertentissimo «L’avventura di Joe il Fotone: un viaggio rock dal Big Bang ad oggi», in scena il 6 ottobre al Cineteatro di Colognola. Da fissare in agenda per il 10 ottobre anche lo spettacolo « A qualcuno piace caldo 2024 » in programma al Pala SDF di NXT Bergamo, dove Stefano Caserini sarà protagonista di un momento leggero per riflettere su un tema serio come il cambiamento climatico. In programma anche proiezioni dedicate al mondo dell’animazione, spettacoli su effetto serra o sul mondo della plastica che invade gli oceani.
Quando la scienza si tocca con mano. Laboratori, mostre ed eventi
Per avvicinarsi alla scienza, accanto ad ascoltare nuove idee e divertirsi tra musica, cinema e spettacoli, l’esperienza pratica è quella che più offre la possibilità di accorciare le distanze con un mondo affascinante fatto di ricerca, prove, errori ed entusiasmanti scoperte. Da non perdere in questo senso l’evento «Scuola in Piazza», che il 28 e il 29 settembre porterà sul Sentierone una fiera scientifica con giochi, esperimenti da provare e mostre per bambini, ragazzi e ragazze: ben 51 gli istituti della provincia, che partecipano alla manifestazione insieme a fondazioni e enti formativi del territorio.
Accanto a questa fiera della scienza, «BergamoScienza» si allarga all’intera provincia con oltre cento laboratori promossi da scuole e partner della manifestazione, tra giochi urbani dedicati ai bergamaschi illustri, viaggi nel mondo dell’acqua tra cisterne e acquedotti, illusioni ottiche, geometria, cacce al tesoro a sfondo scientifico e minerali scomparsi. Denominatore comune è la curiosità e lo sguardo scientifico sulla realtà, che caratterizza tutti i laboratori proposti da scuole di ogni ordine e grado. Un’occasione per adulti e bambini di avvicinarsi al mondo, riscoprendolo attraverso la lente della scienza.
Tutti gli eventi sono a ingresso libero. Per prenotazioni e aggiornamenti sul programma è possibile consultare il sito internet della manifestazione. Tutti i dettagli possono essere richiesti anche al BergamoScienceCenter, in viale Papa Giovanni XXIII 57 a Bergamo, aperto nelle fasce orarie 09 – 13 e 14 – 19. Infoline per le scuole 333. 4726483 ([email protected]) e per i privati al 333.4726482 ([email protected]).