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È a Clusone la «Casa Bergamasca di Babbo Natale»

Articolo. Se i bambini sognano di andare a trovare Babbo Natale e i suoi elfi non bisogna per forza prenotare un volo per la Lapponia. La sua «casa» a Clusone è decisamente suggestiva e più a portata di mano, in un contesto di grande fascino

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La «Casa Bergamasca di Babbo Natale» torna a Clusone, dove mancava da dieci anni. Il luogo prescelto sono gli ampi spazi di Villa Balduzzi, in viale Gusmini, 41, a pochi passi dal centro di Clusone, ma comodo anche per i parcheggi. Per le famiglie sarà l’occasione per visitare non solo la villa riccamente addobbata, ma anche il suggestivo centro storico, con gli splendidi affreschi e la Torre dell’Orologio, e magari fare un giro ai mercatini di Natale allestiti presso il Parco Nastro Azzurro.

La «Casa Bergamasca di Babbo Natale» rimane aperta ogni sabato e domenica pomeriggio, dalle 14 alle 18, dal 18 novembre al 24 dicembre, ma anche per l’Immacolata, venerdì 8 dicembre e – gran finale – il giorno di Santo Stefano. Il prezzo unico di ingresso è di 10 euro (fino ai 2 anni i bimbi non pagano). Durante la settimana c’è la possibilità di programmare visite per le scuole.

A curare l’allestimento e ospitalità è lo staff della Fattoria Didattica Ariete di Gorno, formato da Mauro Abbadini e Roman Ceroni, che da anni promuovono questo format natalizio itinerante. Si tratta della sedicesima edizione dell’iniziativa, che ha portato Babbo Natale in tanti borghi suggestivi della bergamasca, «Cerchiamo bei palazzi antichi, ma non abitati, e a volte ce li segnalano i Comuni o le Proloco. Questa in particolare è una villa bellissima, con decori, stucchi e vetrate liberty spettacolari», commenta Mauro Abbadini.

L’esperienza

L’accoglienza all’ingresso la fanno gli elfi di Babbo Natale, simpatici e davvero abili con i bambini: tutto è sontuosamente arredato a tema natalizio con belle luci, alberi, pacchetti, decorazioni. Non è prevista una visita guidata, ma i genitori possono scattare liberamente fotografie e accompagnare i bambini nelle stanze “segrete” del Babbo: una ricca sala da pranzo apparecchiata, la stanza da letto tutta in legno con mobili antichi, un elegante salotto e persino la sala da bagno. «Servono un paio di mesi per allestire il tutto. Anno per anno aggiungiamo sempre qualche dettaglio nuovo, ma anche i decori già usati sembrano diversi e prendono nuova vita cambiando postazione», spiega Mauro Abbadini.

Lungo il percorso ci sono anche spazi dedicati a laboratori didattici a tema natalizio e sono previsti piccoli doni per i bimbi. Tutte le attività si svolgono al coperto e i bambini devono essere accompagnati dagli adulti. È consentito l’ingresso ai cani di piccola taglia, se portati in braccio o negli appositi trasportini, mentre non possono entrare cani di media e grossa taglia. Per i passeggini è previsto un apposito “parcheggio”.

Il «Concorso della Letterina»

Negli ambienti dell’antica dimora clusonese, anche quest’anno i bambini - con l’aiuto degli elfi - potranno compilare la propria letterina, consegnandola di persona a Babbo Natale, con cui potranno scambiare saluti e battute. Tutte le letterine consegnate parteciperanno a un concorso: i 5 fortunati estratti potranno portare i compagni di classe gratuitamente in visita alla Fattoria Didattica Ariete di Gorno e alle miniere della Valle del Riso.

Un format di successo

A “inventarsi” la «Casa Bergamasca di Babbo Natale» sono stati proprio i responsabili della Fattoria didattica Ariete, inserita nell’ecomuseo delle miniere di Gorno, nella Val del Riso. L’attività di Fattoria Ariete, oltre alla cura degli animali della fattoria, comprende un’antica miniera, con attrezzature e macchinari storici, dove è stato allestito un suggestivo archeomuseo.

«L’idea è nata per destagionalizzare la nostra attività alla fattoria – spiega Abbadini – Tutto è cominciato nel 2007 a Gorno, con l’obiettivo di incentivare le visite delle famiglie nel periodo delle vacanze natalizie. Ora abbiamo una decina di collaboratori a darci una mano». Ecco come è nata la «Casa di Babbo Natale», che ha attratto via via un flusso sempre più consistente di visitatori, non solo dalla provincia. La «Casa del Babbo» si è spostata di anno in anno in tanti luoghi suggestivi della bergamasca: a Gromo, Gandino, Oneta. A Clusone era già stata, ma non a Villa Balduzzi. Un bel modo per stare in famiglia e riscoprire le bellezze del territorio in un’atmosfera magica.

Informazioni e contatti qui

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