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Dicembre in Roncola San Bernardo tra fiere caprine, eventi natalizi e natura

Articolo. Doppio appuntamento domenica 11 dicembre: una fiera caprina per allevatori, appassionati e curiosi e un evento natalizio itinerante. Un’occasione per scoprire il paese a pochi chilometri da Bergamo soprannominato «il balcone di Lombardia». Una cittadina che a fine mese accoglierà anche degli ospiti speciali per la gioia di tutti i bambini: gli elfi di Babbo Natale. Un territorio da scoprire a piedi, in bicicletta o comodamente seduti a tavola

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Pochi chilometri dal centro di Bergamo, poco più di un’ora da Milano. Alle spalle le Orobie, davanti l’intera distesa della pianura, che nei mesi invernali si trasforma in un panorama liquido dove la foschia si scioglie nel silenzio. Poi basta un pomeriggio dal cielo limpido e lo sguardo si perde nell’azzurro, mentre lungo le curve che portano alla Roncola si arrampicano i ciclisti. Nei boschi circostanti i sentieri si snodano lungo pendii mai troppo ripidi e il paese accoglie i turisti nell’ultimo mese dell’anno con eventi dedicati a grandi e piccoli.

«Le prime risorse della montagna sono le persone che ci vivono e amano il proprio territorio» spiega il sindaco Marcellino Rota, che insieme alla sua squadra in Comune sta lavorando per una Roncola San Bernardo viva, che domenica ospita una fiera caprina che attira allevatori da tutta la regione. In programma nel pomeriggio, un evento folclorico e – da segnare in agenda –un appuntamento con gli elfi il 30 dicembre.

«Fiera Caprina della Roncola». Un ritrovo per caprai lombardi e curiosi

Oltre settanta le razze di capre esistenti solo in Italia, nove le più allevate. Tra queste la razza orobica e la bionda dell’Adamello, protagoniste della «Fiera Caprina» che si terrà domenica 11 dicembre al campo sportivo del paese a partire dalle 8. Giunta alla decima edizione, l’evento torna «per il secondo anno nel periodo invernale, con la presenza di un gran numero di aziende agricole di Roncola e altre provenienti dalle province di Bergamo, Lecco, Como, Brescia e Sondrio per un complessivo di circa 200 capi» spiega il sindaco Marcellino Rota.

La manifestazione è un’occasione di incontro tra allevatori e appassionati del settore, non solo per valorizzare i capi meritevoli, ma anche per condividere un momento di svago: durante la mattina e per pranzo è attivo uno spazio ristoro per gustare prodotti locali e un bicchiere di vino, in attesa della proclamazione della capra vincitrice (e del suo allevatore).

Curiose, socievoli e amanti della vita in gruppo, ma anche temerarie. Molti amanti del trekking le avranno viste camminare su improbabili spuntoni di roccia in perfetto equilibrio. Altri hanno sorriso al loro simpatico belare, che le precede insieme al suono dei campanacci lungo i sentieri guidate da un pastore e dai suoi cani. Le capre sono tra i più antichi animali addomesticati dall’uomo, un sodalizio che secondo alcuni risalirebbe a oltre diecimila anni prima di Cristo.

Una relazione che prosegue ancora oggi e che da sempre si intreccia con la cura della montagna, dove il loro contributo è fondamentale nella tutela del paesaggio, come precisa il sindaco del paese: «l’amministrazione comunale di Roncola insieme ai caprai locali vuole con questo evento mantenere viva l’attenzione nei confronti di chi opera per il benessere del territorio montano, attraverso ogni forma di partecipazione e collaborazione, in questo caso legate al mantenimento delle aree più impervie e irraggiungibili, di aree che diversamente diverrebbero incolte e inutilizzate costituendo un lento ma inevitabile dissesto».

Cinque gli allevatori nel solo territorio roncolese, impegnati con le due razze più diffuse: la bionda dell’Adamello e l’orobica. La prima è originaria del bresciano ed è un esemplare con un manto che va dal marrone chiaro al biondo; la seconda, invece, ha un mantello lungo e liscio, che può andare dal nero focato, al pezzato, al beige e una genealogia che affonda le sue radici sulle Orobie, dalle valli bergamasche in su, verso la Svizzera, tra il lecchese e la Valtellina.

Con «Sulla strada di Betlemme» Roncola è un teatro a cielo aperto

Conclusasi la fiera della mattina in Roncola, la giornata di domenica 11 dicembre prosegue con un pomeriggio di festa per le vie del paese con «Sulla strada di Betlemme», a cura dell’Associazione Storica Città di Albino. Pensato come una rappresentazione itinerante per adulti e per bambini, l’evento è un viaggio nel tempo che torna all’epoca della nascita di Gesù. «Anno del Signore 753, tutti i cittadini dell’Impero Romano devono recarsi in terra natale per il censimento, parola dell’Imperatore»: sarà un vero centurione romano in costume ad aprire la manifestazione leggendo questo editto di Ottaviano Augusto, che porterà anche Giuseppe con la sposa Maria a mettersi in viaggio verso Betlemme.

Lungo il percorso ne succederanno di ogni, mentre il falegname cerca un alloggio per sé e la compagna, che è in procinto di mettere alla luce un bambino. Sulla via di Betlemme, oltre al centurione, anche numerosi legionari, il sommo sacerdote, il popolo in cammino verso il censimento, alcuni Zeloti e molti altri. La rappresentazione si concluderà nel centro del paese, dove Maria e Giuseppe troveranno finalmente riparo in una stalla.

Capodanno in Roncola. Brindisi al nuovo anno con gli elfi

Da segnare in calendario anche un pomeriggio di magia in compagnia degli aiutanti di Babbo Natale della Compagnia del Re Gnocco, che saranno ospiti in Roncola per il pomeriggio del 30 dicembre. Appuntamento in Piazza Marconi, dove gli elfi, in missione speciale nella bergamasca, si preparano a festeggiare il Capodanno con giochi, danze, canti e buoni propositi per il tempo che verrà.

Per questa occasione hanno portato con loro dal Grande Nord le loro casette in legno e un’enorme slitta guidata dall’Elfo Capo, che accoglierà tutti i bambini e le bambine per una foto ricordo. Durante il pomeriggio, i piccoli potranno anche imparare a creare piccoli manufatti con carta e materiali riciclati a tema invernale o, per chi lo preferisce, divertirsi con danze e balli attorno all’albero dell’anno nuovo, che si potrà addobbare con auguri e speranze per il 2023.

Da non perdere il tramonto in Roncola (a tutti i bimbi e le bimbe sarà regalato un cappellino da elfo e un lanternino per sedersi ad ascoltare la favola dell’anno nuovo) e il «Lancio degli auguri», che saranno simbolicamente affidati a una mongolfiera, per raggiungere le stelle.

Il balcone di Lombardia tra trekking, ciclismo ed enogastronomia

Non solo spettacoli, manifestazioni e momenti conviviali in Roncola. Con i suoi 854 metri di altezza sul livello del mare, è una montagna mite, perfetta per chi ama la natura e le camminate anche in inverno, senza dover indossare ciaspole o mettere gli sci ai piedi.

Numerose le passeggiate, come quella che porta al Monte Linzone, passando dalla Chiesetta Santa Famiglia di Nazareth o quella che raggiunge la sorgente La Canal. Per chi vuole camminare un po’ di più, sempre dalla Roncola si può raggiungere il Monte Tesoro passando dal Colle di Valcava oppure avventurarsi nei boschi fino alla Chiesa di Santa Maria Nascente.

Non solo trekking. Roncola è anche un paradiso per ciclisti, una vera palestra a cielo aperto. «La strada è soleggiata, ben esposta e offre ai ciclisti la possibilità di fare percorsi poco impegnativi alternati a strappi utili per un buon allenamento. In una bella giornata limpida è l’ideale per una pedalata appena fuori città» commenta il sindaco.

Se poi giunti in paese ci si volesse rifocillare, numerosi sono i ristoranti dove fermarsi per un pranzo, che sono anche attrezzati per ricevimenti e banchetti. Sono in tanti, infatti, a scegliere la Roncola come destinazione ideale per festeggiare un matrimonio, una cresima o una comunione o più semplicemente per godersi un pranzo in montagna con passeggiatina a seguire.

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