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Con «Tierra!» ambiente e società ci mostrano nuove rotte per un mondo più umano

Articolo. Dal 15 febbraio al 12 aprile la storica rassegna, che festeggia quest’anno i suoi primi dieci anni, proporrà venti incontri in altrettanti Comuni della Bergamasca. I momenti con giornalisti, scrittori ed esperti permetteranno al pubblico di riflettere sulla complessità del presente, guardando al futuro con più fiducia e speranza

Lettura 9 min.

In un mondo dominato da informazioni veloci e trasformazioni rapide, fermarsi per riflettere sull’attualità, sulla natura e far ricorso alla storia e alla memoria può essere una boccata d’ossigeno per guardare al futuro con più speranza. Da questa consapevolezza è nata dieci anni fa «Tierra! Nuove rotte per un mondo più umano» , la rassegna promossa e organizzata dai Sistemi bibliotecari intercomunali dell’area di Dalmine e dell’area Nord – Ovest della provincia di Bergamo. Dal 15 febbraio al 12 aprile la kermesse celebrerà i suoi primi dieci anni con un ricco programma: venti incontri in diversi Comuni della provincia per comprendere le complessità del nostro tempo, leggere il presente con maggiore consapevolezza e interpretare il futuro con strumenti critici e analitici.

«Nuove rotte per un mondo più umano» riassume così perfettamente l’intento dei promotori: intrecciare saperi, incontri ed esperienze per migliorare il nostro presente mettendo al centro il dialogo e il confronto fra le persone. «Siamo giunti alla decima edizione di “Tierra!” – sottolineano Francesca Samele, presidente del Sistema Bibliotecario Intercomunale dell’area di Dalmine, e Marzio Zirafa, presidente del Sistema Bibliotecario Intercomunale area Nord Ovest – e sentiamo sempre più impellente la necessità di incontrarci, in questo mondo complesso e in rapida trasformazione, per ascoltare dalla voce di autorevoli ospiti quali scrittori, poeti, giornalisti, studiosi e professionisti, racconti del passato o dei nostri tempi, storie che ci riguardano da vicino oppure più lontane, per aiutarci a decifrare e conoscere l’oggi, e guardare con fiducia il domani».

Il programma

Come sempre il calendario di appuntamenti permetterà non solo di allargare le menti, ma anche aprire i cuori e scuotere le coscienze su diversi temi: dalla pace alla solidarietà, dal rispetto per l’umanità alla tutela dell’ambiente che ci ospita, con focus su alcuni argomenti sociali, geopolitici, ambientali e storici che hanno molto da raccontarci. Oltre ad analisi sul contesto globale, ma anche locale, non mancheranno testimonianze dirette con racconti personali, di difficoltà o di ingiustizia per imparare a non giudicare e a riflettere. «Nessuno – precisano Francesca Samele e Marzio Zirafa – può sentirsi estraneo ai fatti del mondo e crediamo che ognuno a suo modo debba farsi portatore di speranza, anche con piccole azioni nel proprio quotidiano».

La nuova edizione di «Tierra!» prenderà il via sabato 15 febbraio a Osio Sopra. All’auditorium dell’istituto comprensivo protagonista sarà l’avvocato bergamasco penalista Federico Pedersoli . Il legale trasmetterà al pubblico il frutto dell’esperienza maturata in oltre trent’anni di carriera forense, tra vicende vere e riflessioni sulla professione e sul senso di giustizia. L’avvocato indagherà il rapporto tra libertà ed errore, tra espiazione della pena e reinserimento sociale. I tribunali e le carceri sono luoghi di crocevia, dove l’umanità si mischia al rigore nell’applicazione della Legge e al dolore della severità della pena: Pedersoli in questo contesto dipingerà la nobiltà della funzione della difesa.

Il mondo dell’informazione

Molti degli ospiti di questa edizione permetteranno, tramite la loro professione di giornalisti e scrittori, di capire numerose sfaccettature dell’attualità, a partire da Simone Pieranni , fondatore nel 2009 di China Files, un’agenzia editoriale con sede a Pechino che collabora con media italiani con reportage e articoli sulla Cina. Redattore al Manifesto dal 2014 al 2022, oggi Pieranni lavora a Chora Media e ha un podcast settimanale dedicato all’Asia intitolato «Altri Orienti». Il giornalista sarà ospite all’auditorium di Zanica mercoledì 19 febbraio alle 21. Con «L’ansia sta crescendo», Pieranni farà un ritratto dell’Asia attraverso temi e problemi molto discussi anche nella nostra parte di Europa. Dalla lotta al cambiamento climatico all’alimentazione del futuro, dai diritti delle famiglie all’intelligenza artificiale, la serata permetterà di superare quella «visione ferma nel tempo» che l’Occidente ha nei confronti dell’Asia.

Tra gli ospiti di punta della decima edizione spicca anche la giornalista Daria Bignardi , volto e voce nota della televisione e della radio e conduttrice per La7 del programma «Le invasioni barbariche» e de «L’Era glaciale» per Rai Due. Collaboratrice nel corso del tempo di numerose testate, Daria Bignardi è entrata per la prima volta in un carcere trent’anni fa. Da allora le prigioni hanno fatto parte del suo percorso, prima collaborando con il giornale di San Vittore e poi portando in tv le sue conversazioni con i carcerati. Nel corso della sua carriera ha incontrato ladri, rapinatori, spacciatori, mafiosi, terroristi e assassini, parlato con agenti di polizia penitenziaria, giudici, direttori di istituto. Nell’appuntamento in programma giovedì 27 febbraio all’auditorium Gramsci di Verdellino (ore 21) la giornalista racconterà il suo viaggio nell’isolamento e nelle prigioni, dedicando un’ampia riflessione anche sulle rivolte che da tempo “infiammano” le carceri italiane.

Determinato, irriverente, a tratti sfrontato, Vittorio Feltri sarà protagonista di «Tierra» venerdì 28 febbraio alle 18.30 al Teatro Civico di Dalmine con «Lingua immortale», un inno alla “modernità” del latino. Nell’insolita veste di cultore di una lingua, Feltri – che con Mondadori ha recentemente pubblicato «Il latino lingua immortale. Perché è più vivo che mai (2004) – risale alle origini di vocaboli e locuzioni di uso comune, illustrandone la genesi e il significato talvolta travisato nel corso del tempo. E sempre per quanto riguarda l’eredità del passato, lo scrittore Marcello Veneziani – ospite venerdì 7 marzo alle 21 all’Auditorium di Locate a Ponte San Pietro – comporrà in «L’eredità dei maestri del passato» una raccolta di settanta miniature di saggi, di succinte biografie e di profili non convenzionali, in vari casi sconvenienti: da Pascal a Vico, da Leopardi a Manzoni, da Baudelaire a Proust e a Kafka, da Vattimo a Ratzinger fino ai pensatori e agli scrittori più vicini a noi e viventi. Perché «la nostra è la prima epoca senza eredi. Non riconosciamo eredità ricevute e non lasceremo eredità da trasmettere. Il tempo non è galantuomo, ma smemorato: non renderà giustizia. Viviamo tra contemporanei senza antenati né posteri, uniti solo dal vago domicilio nella stessa epoca. È l’epilogo di una società senza padri divenuta società senza figli. E ciò vale a partire dagli autori e dalle loro opere».

La sala «Lydia Gelmi Cattaneo» di Presezzo farà invece da cornice, venerdì 14 marzo alle 21, all’incontro con lo scrittore e giornalista Fabio Deotto che porterà il pubblico direttamente nel «Mondo nel 2040». Come stiamo uscendo dal periodo più cupo della storia dell’umanità? Quanta strada abbiamo ancora da fare? Più che immaginare il futuro, Deotto proietterà «l’ombra del presente», per citare Primo Levi, per rendere tangibili le trasformazioni che stiamo vivendo. Grande attesa ci sarà anche per l’incontro con il giornalista RAI Sigfrido Ranucci , volto di Report e vincitore del primo «Premio per l’informazione Internazionale Satellitare», previsto per lunedì 24 marzo alle 21 alla Sala Eden Cineteatro di Stezzano. In prima linea per la difesa della libertà dell’informazione, insieme alla sua équipe di Report, Ranucci dedica la sua vita a vagliare informazioni, collegare eventi, ascoltare voci per decidere come raccontare le notizie che qualcuno vorrebbe rimanessero sotto silenzio «perché fare giornalismo sul campo significa prendere decisioni che cambiano per sempre il corso delle cose, in senso intimo e collettivo». Lo scrittore Paolo Nori , laureato in Letteratura russa, incontrerà il pubblico di «Tierra» lunedì 31 marzo alle 21 presso la Sala della Comunità dell’oratorio di Osio Sotto con un focus su «La poesia è vita», un viaggio attraverso l’avventura poetica di Raffaello Baldini.

Uno sguardo sul mondo

Tra Medioevo ed Età moderna, le società europee – in particolare Spagna e Portogallo – spinsero le proprie ambizioni sempre più verso l’oceano, trasformando l’idea e i confini dell’Occidente. Di grandi navigatori e di geografi parlerà sabato 1° marzo, alle 21, alla Sala Conferenze del Comune di Almenno San Bartolomeo Alessandro Vanoli , docente, ricercatore ed esperto di storia mediterranea, di rapporti tra mondo cristiano e mondo musulmano e di presenza islamica nelle Americhe. Vanoli ci permetterà di ripercorrere il modo in cui l’Occidente si è inventato come spazio, comunità e cultura. Grazie a vecchie fotografie ritrovate, scritti, incontri e a un lavoro di osservazione e deduzione, lo scrittore Andrea De Carlo – che si è cimentato nella fotografia, collaborando con Oliviero Toscani e nel cinema, dove ha diretto «Treno di panna», tratto da un suo libro per il quale Italo Calvino curò la quarta di copertina – ricostruirà le vicende avventurose e drammatiche della sua famiglia in un romanzo che rivela quanto chi ci ha preceduti determini in parte chi siamo oggi. Da una traversata oceanica dall’Italia al Cile in cerca di fortuna e un’emigrazione dalla Sicilia alla Tunisia per le stesse ragioni, ecco un intreccio di voci che lascerà senza parole sabato 28 marzo alle 21 alla Sala della Comunità di Bottanuco.

Il presidente di Cellnex – il più importante operatore indipendente europeo di infrastrutture di telecomunicazioni mobili – Franco Bernabè incontrerà il pubblico della rassegna – che ogni anno cresce e macina nuovi record di presenze – venerdì 4 aprile alle 21 al Teatro dell’oratorio di Terno d’Isola. Qui il manager pubblico dipingerà i «Sintomi di crisi» in corso tra guerre, debolezze europee e minacci digitali. «È stata fatale l’idea di esportare la democrazia liberale, la globalizzazione, la liberalizzazione dei mercati finanziari e della tecnologia, di fare insomma un mondo a immagine e somiglianza degli Stati Uniti, pensando che essi rimanessero al centro del nuovo sistema», ha commentato Bernabè che ha aggiunto come «tra la caduta del Muro di Berlino nel 1989 e la dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991 si è consumato uno dei più grandi inganni collettivi della storia: l’idea che l’affermazione dell’Occidente avrebbe determinato una diffusione universale del capitalismo democratico e dunque la fine della storia».

Un focus sulla ricchezza locale

Vittorino Mason , scrittore, alpinista e ideatore della rassegna «La voce dei monti», è un grande narratore di storie che mantengono la memoria dei luoghi, dei mestieri e delle tradizioni. Sabato 8 marzo all’Auditorium della scuola secondaria di primo grado di Azzano San Paolo (ore 21), Mason racconterà testimonianze di vite di montagna, dai semplici e autentici gesti di cura della terra ai tanti lavori che permettono la sopravvivenza ad alta quota. Per Ediciclo ha pubblicato quest’anno «Parla col bosco. Dialoghi e meditazioni con gli alberi».

Il passaggio delle armate di Napoleone in Italia verrà analizzato e descritto venerdì 21 marzo al Centro Civico «Aldo Moro» di Boltiere da Claudio Gotti , un ex dirigente scolastico in pensione autore e coautore di opere di storia locale e di tradizioni popolari. Durante la serata verranno commentati eventi, luoghi e persone dei nostri territori legati alla figura di Jean Landrieux, ufficiale e coordinatore dei servizi segreti dell’armata francese d’Italia ai tempi di Napoleone. Sabato 22 marzo, presso la biblioteca comunale di Filago alle 21, l’esperta di cultura e di storia locale Mimma Forlani ricostruirà invece la mappa del comune sentire, pensare, parlare di un paese rurale negli anni 1958/59, anni fondamentali per la cultura contadina rimasta quasi immutata fino agli anni Sessanta del secolo scorso.

«Il nostro dialetto, spunti di vita bergamasca» sarà invece il titolo dell’incontro che Guerino Brozzoni – esperto di linguaggio dialettale – proporrà sabato 29 marzo alle 18.30 a Solza, presso la Sala consiliare del Castello Colleoni. L’autore, forte di un grande lavoro di ricerca di oltre sessant’anni, individuerà le parole più usate del bergamasco e descriverà racconti, modi di dire, proverbi e immagini legate al vocabolo.

Sulla preziosità dell’orto e dei suoi riti parlerà invece venerdì 11 aprile a Brembate, alle 21 alla Chiesina di Villa Tasca, Giampiero Valoti , ricercatore sulla storia del lavoro, della cultura materiale e dell’alimentazione. «L’orto è stato una piccola-grande risorsa per le famiglie rurali della nostra provincia. Oggi è un’alternativa alla vita frenetica della città e alla spirale degli acquisti teleguidati, è una fucina di produzione di cibi sani, fragranti, salutari», così spiega Valoti che sottolineerà l’infinità generosità della terra.

Per riflettere sull’oggi

Dayane Mello , modella di fame internazionale e volto noto della tv, confiderà al pubblico – venerdì 21 febbraio alle 21 presso la Sala consiliare «Gian Maria Mazzola» di Mapello – la storia della sua difficile infanzia in Brasile e delle scelte che l’hanno portata a sedici anni ad allontanarsi dal suo Paese e dalla sua famiglia per rifugiarsi in Cile. Giunta infine in Italia, Dayane trova la forza per ricostruire il proprio io interiore e un terreno finalmente adatto alla sua crescita, protetta da una nuova famiglia che l’ha accompagnata anche nei momenti difficili. Un racconto che bilancia la patina splendente che ammanta il mondo della moda e dello spettacolo.

«Sempre più operativi e felici, si può». Ne è convinta la manager Silvia Zanella che, oltre alla sua professione principale, affianca un’intensa attività di speaker, autrice, giornalista e formatrice. Zanella – sabato 15 marzo alle 21 presso il salone della scuola materna «Regina Margherita» di Bonate Sotto – avrà il delicato compito di insegnarci a riconoscere tutte le abitudini e le parole che ci tolgono la voglia di andare a lavorare ogni mattina per vivere più felici. «Se riuscissimo a liberarci di tutti i comportamenti e i pensieri che inquinano le nostre giornate lavorative, potremmo già oggi stare molto meglio, essere più efficienti e – perché no? – più felici». A questo interrogativo la manager risponderà con ironia e schiettezza.

E infine gli ultimi due appuntamenti in programma. Angelo Maestroni – professore di diritto Pubblico-Costituzionale, avvocato cassazionista, presidente del Consiglio della Fondazione Collegamenti Italia ETS e attuale Garante per la tutela degli animali del Comune di Bergamo – e Paola Brambilla – ecoavvocato e coordinatrice della Commissione di valutazione dell’impatto ambientale presso il Ministero dell’Ambiente – spiegheranno sabato 5 aprile alle 21, presso la Sala «Angelo Vitali» della biblioteca comunale di Capriate San Gervasio , i diritti degli animali e le garanzie per la loro tutela, con approfondimenti legati al benessere animale, alla sensibilizzazione ambientale e al rispetto delle normative. Chiuderà la decima edizione di «Tierra!» Giuseppe Festa , musicista e cantante che si occupa di educazione ambientale e autore di diversi reportage trasmessi in RAI, spiegherà – sabato 12 aprile alle 21 all’Auditorium «Fabrizio de Andrè» di Curno –la vera essenza dell’orso marsicano: una creatura intelligente e maestosa, drammaticamente a rischio d’estinzione, che riassume in sé la straordinaria ricchezza del nostro patrimonio naturalistico e l’urgenza di prendercene cura.

Informazioni generali

Tutti gli incontri di «Tierra!», con la direzione artistica di Ornella Bramani, sono a ingresso libero. La prenotazione è consigliata contattando la Biblioteca del Comune sede dell’incontro. L’accesso sarà consentito sino ad esaurimento dei posti disponibili.

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