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Cioccolata, arte e cultura del cibo: torna a Bergamo la «Festa del Cioccolato»

Articolo. Dal 23 al 26 gennaio, il Sentierone di Bergamo diventerà il punto di ritrovo di tutti gli appassionati di cioccolato. In centro sta per arrivare infatti la dodicesima edizione dell’amata manifestazione, un evento stabile della programmazione di Promozioni Confesercenti Bergamo che è diventato punto d’incontro tra cioccolatieri provenienti da tutta Europa

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Che sia bianco, fondente o al latte, il cioccolato è sicuramente il re dei dolci. Nato dalla lavorazione della fava del cacao, tostata e ridotta in «pasta», a cui vengono aggiunti zuccheri ed eventuali aromi, questo prelibato prodotto è stato per secoli prerogativa dell’alta nobiltà europea, paragonato al «cibo degli dei». Ad oggi, il cioccolato rappresenta un’importante fetta delle esportazioni di cibo del Belpaese, per un valore di mercato di 2.1 miliardi di dollari nel 2021 e 2,6 miliardi previsti per il 2026, secondo i dati forniti dalla ricerca «Global Industrial Chocolate Market 2023-2027». Insomma, un alimento tanto buono quanto ambito a livello internazionale, che verrà celebrato in tutte le sue forme nella dodicesima edizione della « Festa del Cioccolato », evento che animerà le vie del Sentierone da domani a domenica 26 gennaio.

Il calendario della «Festa del Cioccolato»

L’ appuntamento, organizzato da Promozioni Confesercenti Bergamo e nato per permettere ad appassionati e curiosi di ogni età di scoprire le magie del cioccolato, aprirà i suoi cancelli alle 9 di giovedì 23 gennaio. La giornata inaugurale vedrà alle 16 il tradizionale taglio della maxi-tavoletta di cioccolato, ovvero una tavola lunga 20 metri, realizzata partendo dal cioccolato caldo temperato, che sarà tagliata in cubetti e offerta a tutti i presenti. Si proseguirà poi venerdì 24 con l’ormai abituale «cena della solidarietà» alla Trattoria D’Ambrosio da Giuliana di via Broseta, con il cioccolato sempre protagonista. In tavola saranno servite le tagliatelle al cacao preparate dai mastri pasticcieri e cucinate secondo una ricetta dei fratelli Cerea del ristorante stellato «Da Vittorio» e il ricavato della cena che sarà interamente devoluto in beneficenza.

Sabato 25 arriva la «Notte Nera», una serata speciale durante la quale gli stand resteranno aperti fino alle 22 per proporre degustazioni di cioccolata calda e tutta la bellezza delle loro creazioni. Un tour serale fra questi piccoli laboratori del gusto, dove sarà possibile scoprire i segreti della lavorazione del cacao e degustare prodotti unici e di alta qualità. Infine, domenica 26 gennaio lo scultore Bruno Manenti sarà all’opera per realizzare la tradizionale scultura di cioccolato dedicata alla città, partendo da un cubo di 20 chilogrammi.

Saranno presenti 25 operatori provenienti da Cuneo, Torino, Verona, Bergamo, Lecco, Pavia, Monza, Parma, Gorizia, Padova, Firenze, Pistoia, Perugia e Reggio Calabria. Non solo, per la prima volta arriverà a Bergamo anche il cioccolato siciliano per eccellenza, quello di Modica, vera e propria peculiarità italiana. Come da tradizione, non mancheranno nemmeno le presenze europee, con i cioccolatini dal Belgio e i dolci tipici ungheresi.

Il mestiere del cioccolatiere

La «Festa del Cioccolato» si pone sicuramente come un grande evento per tutti gli amanti del gusto ma, a ben vedere, può diventare anche l’occasione per conoscere persone che hanno deciso di intraprendere una carriera professionale insolita, a cavallo tra cucina e artigianato, ovvero quella del cioccolatiere. Un esempio è Marco Biolzi, proprietario e cioccolatiere della Cioccolateria Biolzi di Bedonia (Pr) che sarà presente alla manifestazione. «Come tutte le attività artigianali – ha spiegato Marco – essere cioccolatiere significa essere anche imprenditore. Ci dobbiamo occupare non solo della materia prima, non solo della delle dinamiche della vita del laboratorio, che poi è il motore pulsante di questo mondo, ma anche di legge del lavoro, di sanità, di finanza e di contabilità».

Proprio a proposito di contabilità, il lato economico della produzione del cioccolato è diventato negli ultimi anni argomento caldo nel mondo dell’industria dolciaria, per via del prezzo del cacao più che triplicato nel corso del 2024 e destinato– secondo gli analisti – ad aumentare ancora nel 2025. «Con questi aumenti – continua Biolzi – noi artigiani del cioccolato siamo in difficoltà, perché la materia prima davvero buona diventa sempre più inarrivabile. La grande distribuzione, invece, sopperisce all’aumento dei prezzi rinunciando alla qualità e vendendo di conseguenza un prodotto che di “buono” ha poco nulla».

A confermare le parole di Marco Biolzi è Giusy Sireci, cioccolatiera di Pistoia che sarà presente a Bergamo e che nel 2024 è andata personalmente in Perù a visitare le piantagioni di cacao, così da poter selezionare personalmente la materia prima da utilizzare nelle proprie lavorazioni. «La differenza principale tra una materia prima di buona qualità e quella scadente – spiega Sireci – è che quest’ultima spesso arriva dalla raccolta di cacao scadente, frutto dello scarto della lavorazione principale o dell’incuria di coltivatori improvvisati che non badano alle norme igieniche e lavorative. Ovviamente questo tipo di prodotto costa meno, ma posso assicurare che non ha nulla a che vedere a livello di gusto e salubrità con il cioccolato prodotto partendo da materie prime selezionate e controllate».

Non solo sfiziosità al cioccolato quindi, ma anche rispetto delle materie prime e celebrazione di un mercato in cui l’Italia è da sempre tra i principali protagonisti a livello mondiale. Questo è ciò che rappresenta la «Festa del Cioccolato», l’appuntamento inaugurale della stagione degli eventi di Promozioni Confesercenti che «riempie di dolcezza il bellissimo centro cittadino, con materie prime di qualità e la professionalità dei pasticceri provenienti da tutta Italia», dichiara il direttore Cesare Rossi.

«In questi anni – conclude Rossi – Bergamo si è confermata una delle tappe più importanti del circuito nazionale delle feste del cioccolato, con un pubblico sempre attento e curioso. A dimostrazione di ciò, ogni anno riceviamo moltissime richieste di partecipazione, segno che l’evento piace ed attrae. Visto il calendario, ricco di molte attività collaterali, ci auguriamo di confermare anche quest’anno i numeri dei visitatori, che nella scorsa edizione sono stati 30 mila nei quattro giorni, un successo di afflusso i cui effetti ci auguriamo ricadano positivamente anche sulle altre attività commerciali della città, impegnate nel periodo dei saldi invernali».

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