Il Comitato di Bergamo della Società Dante Alighieri ha inaugurato la sua nuova stagione culturale con un ricco programma di incontri che spaziano tra letteratura, storia e musica. Quest’anno l’apertura è stata particolarmente significativa, con un emozionante omaggio dedicato alla memoria di Aide Bosio, indimenticabile voce narrante nonché socia e preziosa consigliera del direttivo.
Gli eventi in programma nel primo trimestre saranno divisi in tre grandi cicli: «Incontro con l’autore», «I grandi anniversari» e «I Classici leggono i Classici». È proprio all’interno di quest’ultimo ciclo che giovedì 14 novembre si terrà «Calvino lettore di Ariosto». Il dialogo vedrà protagoniste due figure importanti per il panorama letterario italiano, più vicine di quanto possiamo immaginare nonostante la grande distanza temporale che le divide.
Da un lato Italo Calvino, scrittore ed intellettuale che molti conoscono sin dalle scuole medie per le sue opere di narrativa che mescolano realismo, fantasia e riflessioni profonde sulla società moderna in cui ha vissuto. In questo periodo, inoltre, Italo Calvino è al centro di un grande florilegio di pubblicazioni riguardanti la sua figura e la sua produzione, visto l’appena trascorso centenario della nascita nel 2023 e l’imminente quarantesimo anniversario della scomparsa nel 2025.
Dall’altro lato troviamo Ludovico Ariosto, poeta, commediografo, funzionario e diplomatico, nonché uno dei massimi esponenti della letteratura rinascimentale a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento e il cui capolavoro, l’«Orlando Furioso», ha incantato generazioni di lettori con la sua geniale commistione di elementi epici, intrighi cavallereschi e un’ironia ben congegnata che lo rende ancora oggi incredibilmente moderno e fonte di ispirazione per molti scrittori e artisti. Anche questo autore ha recentemente visto una ricorrenza in suo onore con i 550 anni dalla sua nascita proprio questo settembre.
A riportare in vita e a sollevare il confronto tra questi due pilastri della letteratura italiana saranno Alessandro Paganoni, laureando in lettere con una tesi proprio su Ariosto, e Lara Bortolai, anche lei studentessa alla facoltà di Milano, con una laurea triennale e a breve magistrale, dedicate entrambe alla figura di Calvino. Lara Bortolai, inoltre, è membro di Aratea Cultura , il collettivo di giovani provenienti da tutta Italia che, su proposta del direttore Nicola Vavassori, collabora da alcuni anni con il comitato bergamasco.
«Aratea Cultura è una rivista nata a Bergamo nel 2021 dall’iniziativa di giovani che si confrontano con la critica letteraria – ci racconta Lara – Composta principalmente da studenti di lettere e discipline affini, si propone di offrire una visione fresca e attuale in un ambito spesso dominato da voci accademiche e consolidate. La redazione di Aratea Cultura si occupa di critica letteraria con un focus prevalente sulla produzione contemporanea, affiancando la riscoperta di autori del Novecento alla trattazione delle novità editoriali e delle tematiche attuali, specialmente all’interno del panorama italiano. Gli articoli che scriviamo adottano un linguaggio divulgativo e accessibile, in contrasto con il tono formale spesso associato alla critica accademica».
Accompagnato dalla voce di Anna Marinoni, studentessa di teatro che leggerà alcuni passi tratti dalle opere di entrambi gli autori, come ci spiega Alessandro Paganoni «l’incontro si snoderà a partire da due concetti centrali: leggerezza e rapidità. Attraverso questi temi verrà condotta un’analisi approfondita dei rapporti non solo intertestuali, ma soprattutto stilistici e di ampiezza espressiva che accomunano e mettono a confronto l’opera di Calvino e quella di Ariosto. Questo discorso si intreccerà con una riflessione su quale tra le numerose interpretazioni di Ariosto abbia influenzato Calvino, considerando che l’autore è stato letto in modi molto diversi nel corso dei secoli: dall’Ariosto leggero e fantasioso fino a quello politico e profondamente immerso nel suo tempo».
La Società Dante Alighieri, fondata nel 1889 sotto la guida di Giosuè Carducci e riconosciuta come ente morale nel 1893 grazie a un Regio Decreto, ha come obiettivo quello di «tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana». Per realizzare questa missione, la Società propone ogni anno un ampio calendario di iniziative: dal ciclo «Lectura Dantis» agli incontri con scrittori, dal «Certamen Dantesco» (che ha ormai raggiunto la sua nona edizione) ai concerti con giovani musicisti e artisti affermati della scena nazionale. Sono inclusi anche momenti dedicati alla letteratura internazionale e visite guidate per scoprire le bellezze della città di Bergamo, come il coro ligneo della Basilica di Santa Maria Maggiore, uno degli ultimi itinerari più apprezzati dai partecipanti.
«Calvino lettore di Ariosto», come tutti gli altri eventi di questa stagione, si terrà dalle 17.30 fino alle 19 presso la Sala delle Carte del Centro culturale delle Grazie, in viale Papa Giovanni XXIII, 13 a Bergamo. Inoltre il 7 dicembre, vigilia dell’Immacolata, si svolgerà un concerto d’archi sulle note di Haydn e Mozart, eseguito da quattro giovani musicisti di Aratea Cultura. L’appuntamento è alle 20.45 nella Chiesa di Santa Maria Immacolata delle Grazie.
Per il programma completo degli eventi, vi consigliamo di consultare il sito del Comitato di Bergamo della Società Dante Alighieri.