«Nonostante Bergamo sia una città in continua evoluzione, piena e ricca di sfaccettature di caratteri e movimenti, così come la comunità LGBTQIA+, troppo spesso assistiamo a migrazioni e allontanamenti dai paesi di provincia per avvenute forme di discriminazione, isolamento o timore di ripercussioni per il proprio orientamento o per la propria identità di genere. La ricerca di un riparo in città, o persino all’estero, è una soluzione a cui non vogliamo che ci si debba sentire costrettə a ricorrere».
È uno dei passaggi più significativi del Documento politico del Bergamo Pride 2022, che avrà nella giornata di sabato 11 giugno il fulcro di una manifestazione che non è più solo l’espressione dell’«orgoglio gay», ma racchiude in sé tante direzioni identitarie e questioni sociali, accomunate dall’opposizione a quel sentimento di paura che molto spesso non consente alle persone di manifestarsi come vorrebbero. «Vogliamo combattere la paura e vogliamo farlo insieme – continua il Documento – Vogliamo condividere i nostri percorsi e creare spazi sicuri affinché nessunə debba più vivere con angoscia la propria infanzia o la propria adolescenza. Insieme possiamo infatti gridare per chi non riesce o non può farlo, utilizzando i privilegi acquisiti del vivere alla luce del sole la nostra identità per restituire qualcosa alla comunità, che diventa famiglia, accogliente porto sicuro per chi ora si sente a pezzi».
«Mille e una lotta», dunque, è il titolo dell’edizione di quest’anno, per affermare con decisione che la comunità LGBTQIA+ – cioè lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender, queer, intersessuali, asessuali e «infine il + per segnalare come l’elenco possa proseguire con altre espressioni del genere e della sessualità (persone gender fluid, gender queer, gender creative, non-binarie, pansessuali, demisessuali ecc.)», come spiega l’enciclopedia Treccani – non è un mondo chiuso su sé stesso. Al contrario guarda e prende posizione rispetto ai problemi del nostro tempo, secondo quella tendenza all’intersezionalità che è un approccio sempre più frequente per le istanze LGBTQIA+.
Uno dei temi principali di quest’anno è il lavoro: «vogliamo anche smettere di avere paura sul lavoro, avendo la libertà di dichiararci, di non usare deadname o alias che non ci rappresentano. Avere le stesse opportunità di tuttə, compreso il diritto di parlare dei nostri compagni e delle nostre compagne senza essere derisə o rischiare di essere licenziatə, senza sentirci costantemente soffocatə dall’etero-normatività che caratterizza ogni aspetto della nostra esistenza. Allo stesso tempo vogliamo che le persone trans* abbiano le stesse possibilità di accesso al lavoro di tuttə, senza discriminazioni». Una dichiarazione che va ad affiancare altri temi come temi il diritto allo studio e alla carriera alias, le famiglie arcobaleno, l’identità trans, la cultura delle differenze, l’ambiente e l’antispecismo.
Tutto questo verrà affrontato in diversi momenti del grande corteo per le vie e le piazze di Bergamo sabato 11 giugno, patrocinato dal Comune di Bergamo e dalla Provincia di Bergamo (presenti la consigliera provinciale Romina Russo e Marzia Marchesi, assessora Comunale educazione alla cittadinanza, pace, legalità e trasparenza e pari opportunità), oltre che da numerosi altri comuni della bergamasca e associazioni del territorio (l’elenco delle adesioni lo potete trovare qui).
L’appuntamento è per le 13.00 al piazzale della Stazione dei treni cittadina, dove ci sarà il ritrovo dei partecipanti alla manifestazione, in partenza verso le 14.30. Fra musica e interventi politici, la parata si concluderà in piazza Vittorio Veneto con discorsi di padrini e ospiti. Ma saranno tanti anche gli interventi da parte delle associazioni del territorio: l’obiettivo, come recita il comunicato stampa dell’evento, è «unire le diverse lotte che accomunano il raggiungimento dei diritti civili e della cultura del rispetto e dell’inclusività».
Non sorprende, ma manda un segnale forte a tutta la cittadinanza, l’attenzione particolare che verrà riservata alle persone neurodivergenti (ovvero la variazione tra un cervello e l’altro nella specie umana, per motivi naturali o per malattia) e disabili, per le quali è stata preparata una traduzione in comunicazione aumentativa, cioè alternativa alla normale comunicazione verbale e orale per chi è escluso da essa a causa di patologie congenite o acquisite e presenta deficit cognitivi più o meno severi.
Al termine del corteo, il Bergamo Pride 2022 si sposterà a Edoné Bergamo, in cui a partire dalle 19 vi saranno esibizioni dal vivo e ulteriori interventi politici (qui l’evento). In programma l’intervista ai «Papà per scelta» Cristian De Florio e Carlo Tumino, anche padrini della manifestazione; il talk «Dialoghi accessibili: il diritto allo sport delle persone disabili», con Alessandro Apuani (nuotatore PHB), Lisa Russo (atleta di baseball e navigatrice per gare su strada), Baskin Bergamo e Ilaria Galbusera (capitana nazionale volley sorde); un’esibizione di drag e performer, lo spettacolo de I Numero Zero e il dj set finale di Kassapunka. La giornata si concluderà con una festa presso il Clash Club di via Baschenis, annunciati Fantahouse, Komatsu San e Dj Joe per una serata in cui si ballerà sino a notte fonda (ingresso libero ad entrambi gli appuntamenti).
Ma il Bergamo Pride avrà anche diversi eventi collaterali. Alcuni sono già avvenuti nei giorni scorsi, altri sono in programma prossimamente. Sabato sarà possibile pranzare presso Mamo’s Bergamo e Vini e Spiriti degustando menù speciali per l’occasione. Domenica 12 giugno all’Artisan Cafè, ore 19, ci sarà la presentazione di «Quattro uomini e una stella», l’ultimo libro dei «Papà per scelta». Sempre domenica 12 a Edoné per la rassegna Cinema Sotto Le Stelle verrà proiettato alle 21.30 il bellissimo «Chiamami col tuo nome» di Luca Guadagnino. Sabato 18 giugno allo Spazio Terzo Mondo di Seriate verrà presentato il cortometraggio «Free Verses» della regista Laura Montanari, ospite in sala, un docufilm che tratta della comunità LGBTQIA+ in India. Infine venerdì 24 giugno la compagnia teatrale I Numero Zero metterà in scena uno spettacolo ispirato al «Rocky Horror Picture Show» al Cineteatro Gavazzeni di Seriate (costo di ingresso 20 euro, biglietti disponibili su inumerozero.com).
Gli eventi sono sostenuti e promossi da «Safe Space», che ha avviato una campagna di collaborazione con numerosi locali ed esercizi commerciali della bergamasca firmatari di un patto contro l’omolesbobitransfobia per rendere i loro esercizi degli spazi sicuri per chiunque.
«“Mille e una lotta” proprio perché sono mille le nostre lotte, politiche e sociali, lotte culturali, certo, ma anche lotte personali, animate dal desiderio umano di raggiungere equilibrio e serenità prima di tutto», conclude il Documento politico di Bergamo Pride 2022. «Oggi non basta più sapere da che parte stare, è giunto il momento di lottare in prima persona per ciò che riteniamo giusto, smettendo di essere indifferenti e provando allo stesso tempo a fare la differenza, senza dare diritti e libertà per scontati, perché siamo testimoni di come questi diritti e libertà vengano facilmente soppressi da un giorno all’altro. La differenza è che ora possiamo farlo in mille, non più da solə come in questi ultimi due anni complessi e dolorosi, affinché nessunə resti più indietro».
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