Ogni parte del concerto, ogni ruolo, sarà concepito appositamente per il musicista che lo eseguirà e per le sue qualità. Sarà questa una delle peculiarità di «Responsoria», il nuovo spettacolo che l’Ensemble Nuovi Orizzonti, vincitore di un bando europeo dell’Orchestra Giovanile dell’Unione Europea (EUYO), porterà in scena per la prima volta venerdì 28 febbraio, alle 21, alla palestra della Casa del Giovane di Bergamo. Anche la drammaturgia – l’evento sarà infatti un’unione tra musica e teatro – sarà particolare: non ci saranno interruzioni e distinzioni nette tra le parti per un ascolto complessivo e stratificato.
«Per questa ragione il palcoscenico – spiegano i direttori artistici dell’Ensemble Nuovi Orizzonti Daniele Bonacina e Pietro Micheletti – non avrà una disposizione tradizionale: il pubblico sarà seduto intorno a uno spazio centrale che rimarrà vuoto e sarà collegato al perimetro esterno da corridoi. I musicisti, per tutta la durata del concerto, si esibiranno intorno e in mezzo al pubblico, adottando configurazioni diverse a seconda dei casi, a volte suonando in piccoli gruppi e a volte tutti insieme, offrendo al pubblico un’esperienza sonora sorprendente e insolita. Ogni membro del pubblico avrà l’opportunità di assistere al concerto da una posizione unica (ma non restrittiva), poiché ogni posto a sedere darà ogni volta un risultato uditivo diverso».
L’obiettivo del gruppo, che riunisce giovani musicisti under30 che vivono per la loro arte in tutta Europa, sarà quindi quello di “abbattere” la concezione classica e tradizionale di concerto. «Nella nostra visione, l’arte – sottolineano Pietro e Daniele – non è solo uno strumento performativo, ma soprattutto un mezzo attorno al quale poter raccogliere una comunità all’ascolto e alla convivenza in uno spazio. A livello artistico vogliamo proporre un concetto originale e diverso di musica e teatro basato sulla partecipazione, provocando ogni volta una risposta attiva da parte del pubblico. “Responsoria” è anche un omaggio alla grande tradizione veneziana, da Giovanni Gabrieli a Luigi Nono, di esplorazione dello spazio attraverso la musica e della musica pensata per come può essere restituita da uno specifico spazio».
Il programma del concerto spazierà dal Quattrocento fiammingo con Guillaume Dafay al Settecento barocco con Domenico Scarlatti e Jan Dismas Zelenka, fino al commovente romanticismo di Franz Schubert. Il repertorio sarà appositamente immaginato per la serata dai due direttori artistici dell’ensemble. «Siamo prima di tutto compositori e seguiamo da vicino il rapporto con i testi e le partiture – raccontano ancora Daniele e Pietro – Ad esempio, da un responsorio per la Settimana Santa di Zelenka prenderemo alcune battute della prima parte e le riproporremo in varie versioni, mentre un’opera di Schubert verrà orchestrata tendendo conto della dimensione spaziale della palestra della Casa del Giovane. Una “Sonata” di Scarlatti verrà poi eseguita in tre modi differenti, mettendo in luce momenti diversi e durate diverse». Tutto il repertorio scelto dall’ensemble, ad eccezione della «Sonata» di Scarlatti, è nato originariamente per voce. I musicisti di ENO proporranno versioni strumentali, con parti che valorizzeranno le qualità solistiche di ogni musicista. «”Responsoria” sarà così un laboratorio e una “bottega” del suono», confermano Daniele e Pietro.
Alla Casa del Giovane si esibiranno Tommaso Gaeta (flauto), Daniele Bonacina (clarinetto basso), Giulia Cadei (fagotto), Yannick Vallet (trombone), Émilie Chigioni (violino), Paolo Brignoli (violino), Tessa Rippo (viola), Nicola Carrara (contrabbasso) e Anna Marinoni (attrice), con la regia dello spazio che sarà curato da Daniele Bonacina e Pietro Micheletti, con la supervisione di Lucia Limonta per la presenza scenica e i movimenti. «Alle 19.30, prima del concerto – proseguono i direttori artistici – tutti i musicisti aiuteranno lo staff della Casa del Giovane a servire la cena presso la mensa interna, che per l’occasione sarà aperta anche al pubblico dello spettacolo. L’ingresso al concerto sarà gratuito, mentre il costo della cena sarà di dieci euro. Le prenotazioni sono obbligatorie per favorire l’organizzazione della serata». «Entrare in contatto e vivere la realtà che ci ospita è per noi fondamentale proprio per quella concezione di inclusione che ci ha fatto vincere il bando europeo e che da sempre contraddistingue il nostro ensemble. Vogliamo infatti creare un collegamento più stretto tra artisti e pubblico, entrando in relazione con l’ambiente che ci ospita. La Casa del Giovane ha nel suo dna l’inclusione, l’attenzione per il prossimo e per la propria comunità e, così, anche noi musicisti abbiamo l’opportunità di andare nella direzione di un welfare culturale che concorre al benessere di un luogo».
«Oltre all’ospitalità e al servizio mensa – spiega don Marco Perrucchini, sacerdote del Patronato San Vincenzo – da cinquant’anni la struttura della Casa del Giovane del Patronato accoglie eventi e congressi di vario genere. Lo spettacolo del 28 febbraio sarà un evento speciale anche per noi perché, per la prima volta, ospiteremo un format inclusivo e partecipativo. Sarà un vero piacere accogliere insieme ai musicisti dell’ensemble un’esperienza unica per noi e per i nostri ospiti».
Informazioni generali
L’ingresso allo spettacolo sarà libero e gratuito. La prenotazione è obbligatoria sul sito di Eventbrite , specificando se si desidera usufruire anche della cena (costo 10 euro da pagare direttamente in loco) o assistere solo al concerto. Con il sostegno di «Ilaria Borletti Buitoni Café Bauhaus Award indetto da European Union Youth Orchestra», la serata si svilupperà in sinergia con la Fondazione Opera Diocesana Patronato San Vincenzo, con Eppen e L’Eco di Bergamo media partners dell’evento.