Da sempre, i luoghi sono testimoni silenziosi del passare del tempo. Quante volte abbiamo attraversato una strada, fotografato un monumento, o sbirciato dalla finestra di una casa e ci è sembrato quasi di sentire l’eco delle generazioni che ci hanno preceduto?
Anche i luoghi di Bergamo ci raccontano una storia. Lo sanno bene i membri di TrapassatoFuturo, Associazione di Promozione Sociale nata da un gruppo di residenti del quartiere di Santa Lucia per promuovere coesione sociale, rafforzare il senso identitario e stimolare attraverso la cultura le relazioni tra i residenti del quartiere e quelli dei quartieri limitrofi: San Paolo e Loreto.
L’APS organizza periodicamente incontri culturali, visite guidate e laboratori aperti a tutti, collaborando anche con gli enti del territorio (come scuole o parrocchie), con particolare interesse allo sviluppo di relazioni tra generazioni diverse. È dotata inoltre di un archivio fisico e digitale chiamato «Archivio delle Memorie», collocato in un’apposita sezione del sito web dell’associazione.
Una nuova veste per l’Archivio delle Memorie
Proprio l’«Archivio delle Memorie» è al centro del nuovo progetto attivo da qualche giorno sulla piattaforma di crowdfunding civico Kendoo. Attualmente, l’Archivio delle Memorie contiene filmati, slide e podcast che raccontano la storia del quartiere di Santa Lucia, dalle origini geologiche alla sua vocazione residenziale, dall’urbanistica alle istituzioni educative e socio-sanitarie attive. La pagina è aperta e può arricchirsi del contributo delle persone che hanno conoscenze, fotografie o documenti da condividere.
L’Associazione TrapassatoFuturo, tuttavia, vorrebbe fare un passo ulteriore: aggiornare il portale con più sistematicità, renderlo fresco e facile nella consultazione e nella fruizione, anche da parte delle scuole o da un pubblico non specialistico. Soprattutto, vorrebbe coinvolgere nella raccolta di nuove storie e testimonianze i giovani di Santa Lucia, Loreto e San Paolo. Come? Insegnando loro, con l’aiuto di un professionista della comunicazione, a riprendere, montare video e a dare una nuova veste al sito Internet.
Per rendere quest’obiettivo concreto, ha lanciato una raccolta fondi su Kendoo, la piattaforma di crowdfunding civico del gruppo Sesaab dove tutti i cittadini possono accedere per fare una donazione. L’obiettivo è quello di raccogliere il 60% delle risorse necessarie (pari a 5mila euro) allo svolgimento del progetto. Il restante 40% verrà messo a disposizione dal mentor «Bergamo Smart City & Community», associazione senza scopo di lucro che si pone l’obiettivo di dare vita a nuovi progetti per rendere Bergamo una “città intelligente” e arricchire la qualità di vita dei suoi cittadini.
«Il crowdfunding civico è il modo in cui l’Associazione “Bergamo Smart City” si impegna ad aiutare la trasformazione di idee e proposte in realtà tangibili, che migliorano la nostra città – dichiara Giacomo Angeloni, presidente dell’associazione – È uno strumento che permette la partecipazione democratica, promuove piccole e grandi innovazioni, e soprattutto vuole rafforzare i legami nella comunità. Tutto questo non sarebbe possibile senza il supporto di Associazione Homo, Fondazione MIA e BOF, a cui va il nostro ringraziamento per rendere possibile ogni anno questo speciale progetto».
Conoscere il passato per progettare il quartiere del futuro
L’idea alla base della riqualificazione dell’«Archivio delle Memorie», che si avvarrà quindi di nuovi contributi, tecnologie e linguaggi, è quella di rendere i giovani e le future generazioni consapevoli delle funzioni che i quartieri di Santa Lucia, San Paolo e Loreto hanno svolto e svolgono tutt’ora. Stimolare lo studio e la conoscenza del passato per progettare la vita dei quartieri nel presente e nel futuro. E chi ha detto che non si possa imparare la storia della propria città divertendosi con una telecamera?
Non è finita qui: tra i programmi futuri dell’Associazione TrapassatoFuturo c’è anche la realizzazione di un museo diffuso, con targhe dotate di codici QR che evidenzino alcuni luoghi significativi dei tre quartieri e attingano informazioni direttamente dai contenuti multimediali dell’«Archivio delle Memorie».