Il profumo della polenta la domenica a pranzo. Un caldo abbraccio sotto le coperte. Le litigate con i figli o il caffè del pomeriggio bevuto sul divano. Ma anche il tacco dodici o il corpetto da burlesque. Il concetto di “casa” per le donne, per le italiane come per le straniere, è multiforme: non è solo (o non è affatto) un luogo fisico fatto di ambienti e oggetti ma è soprattutto un posto dell’anima, un insieme di profumi e sensazioni, di suoni familiari e persone che ti fanno sentire accolta, accettata, in qualsiasi momento della vita e in qualsiasi condizione tu sia. La #casadolcecasa, l’hashtag di “Sei la Benvenuta” che ci accompagnerà sino alla “Festa delle Luccicanze” l’8 marzo.
E così ci sono le storie di accoglienza delle donne immigrate che arrivano a Bergamo da un paese lontano e che, dopo aver superato innumerevoli ostacoli, si danno da fare per rifarsi una vita, ricostruire poco alla volta gli affetti più cari. E poi c’è la storia di ognuna di noi che sa quanto sia importante avere un posto in cui sentirsi al sicuro, benvenuta e benvoluta per ciò che è davvero, spogliati i trucchi e le maschere della vita quotidiana.
Accanto alle storie di accoglienza al femminile legate all’immigrazione nel nostro Paese vogliamo raccogliere anche le vostre voci, le vostre sensazioni. Qual è il posto che vi fa sentire a casa? Quale situazione o quale persona riaccende in voi la pace e la serenità? Di quale sapore o gesto non potreste mai fare a meno?
Raccontateci tutto questo completando la frase “casa dolce casa per me è…”. Registrate un breve video con lo smartphone o il tablet e mandatelo al numero whatsapp 334 6710288 entro e non oltre domenica 1 marzo 2020.
Tutti i filmati saranno pubblicati su eppen.it e proiettati durante la Festa delle Luccicanze domenica 8 marzo al Centro Congressi Giovanni XXIII.
Perchè l’accoglienza è fatta di tanti piccoli tasselli e ciascuna di noi può dare il proprio contributo.