“Guarda come sono indaffarati / i non ancora trapassati, / come lo sono i neonati, nello squarcio / in cui rispondo all’appello / che mi hai lanciato, / tu creatore, / io creato” scrive Aldo Nove nel suo recente “Poemetti della sera” che si apre con “Guarda madre”, un poemetto da cui partiamo per annunciarvi che la Festa delle Luccicanze verrà recuperata domenica 10 maggio, sempre al Centro Congressi Giovanni XXIII alle ore 20.30.
Perché proprio il 10 maggio? Perché l’8 maggio è la Festa della Mamma e quindi ci sembrava bello e giusto festeggiare la luccicanza femminile dell’#accoglienza celebrando anche la maternità.
A questo punto forse qualche donna che ci sta leggendo storcerà il naso: ma come? Le donne non sono tutte mamme.
Vero, se per mamma intendiamo madre di una figlia o di un figlio. Ma è limitativo pensare che una donna possa essere madre solo nel parto e nella crescita di un bambino.
La maternità è insita nel femminile, si è madri come esseri viventi creatrici. Di bene per gli altri, di idee, di arte, di futuro.
Teresa di Calcutta non era forse una madre di tanti uomini e donne salvati o portati con dolcezza e dignità verso una fine inevitabile? E Marie Curie o Maria Montessori non erano madri di idee e scoperte rivoluzionarie? Frida Kahlo e Emily Dickinson, con le loro opere figurative e le loro poesie, non appartenevano forse alla dimensione sacra e universale della maternità?
Questo è l’essere madri che vogliamo celebrare. Nell’#accoglienza al femminile del progetto “Sei la Benvenuta” e nella costruzione di quella #casadolcecasa a cui le donne / madri danno il loro contributo fondamentale e generativo.
Le donne che migrano per impossibilità di vita nei luoghi di origine, magari rischiando la vita e subendo le peggiori angherie, generano futuro: il proprio e quello delle persone della loro famiglia.
Le donne che accolgono (educatrici, mediatrici culturali, etc.) generano una realtà differente, dove le culture si mescolano in un intreccio di esperienze, visioni e accadimenti non sempre facili ma continuamente generativi, per raggiungere un’integrazione effettiva.
Le donne straniere che da anni sono in Italia generano una società nuova, multiforme, dove l’apertura verso l’altro è ciò di cui abbiamo bisogno, mai come ora.
Le donne italiane generano risposte a un mondo in cambiamento fecondo, aggiungono fecondità a fecondità: di vite, di sogni, di realizzazioni, a loro volta fecondi.
Tutte queste donne ogni giorno generano l’oggi e il domani, il possibile e l’impossibile a cui tendere sempre per restare in vita. Vita, è questa la parola chiave che vogliamo raccontare con le storie di chi è accolto e di chi accoglie il prossimo 10 maggio. Le Luccicanze luccicheranno ancora di più: di una luce maternale e generativa che festeggeremo insieme.