Ce ne siamo resi conto già durante il primo lockdown. Di quanto una sola telefonata potesse servire a chiarirci le idee – tra un DPCM e l’altro –, a richiedere assistenza sanitaria, a fornirla a chi ne aveva bisogno. O semplicemente ad aiutarci a sentirci meno soli, anche se non rientravamo in quelle che nel sociale vengono definite «situazioni di fragilità».
Proprio con questa consapevolezza, a poco più di un anno dallo scoppio dell’epidemia di coronavirus, nel mese di giugno 2021 è nato il progetto « Bergamo Città Vicina », un insieme di servizi promossi dal Consorzio Sol.Co Città Aperta in collaborazione con alcune cooperative socie. «Si tratta di un progetto che unisce diversi elementi – spiega Alessandro Limonta, coordinatore del progetto per il Consorzio – da una parte c’è quello che chiamiamo Helpline, un numero telefonico dedicato, a cui si può accedere gratuitamente per ricevere informazioni e orientamento; dall’altra ci sono una serie di azioni, attivabili proprio grazie a questo numero: prestazioni infermieristiche, interventi domiciliari su misura come servizi domiciliari di colf e badanti, assistenza alla compilazione di bandi, ritiri e sgomberi, manutenzioni, riparazioni».
Il meccanismo di funzionamento dell’Helpline è molto semplice: basta chiamare il numero 345 2397560, attivo da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13. A rispondere al telefono sono delle operatrici qualificate dalla forte capacità di ascolto e in grado di trovare la migliore soluzione alle domande del cittadino.
A seconda dell’esigenza del chiamante, si attivano diverse tipologie di risposta: informazioni e orientamento su servizi e opportunità oppure, se il cittadino ha bisogno di sgomberare l’appartamento, di una riparazione o di assistenza domiciliare per una persona anziana o con disabilità, viene effettuato gratuitamente un sopralluogo a casa dell’interessato, per valutare la situazione. Una volta concordato un preventivo, si può dare inizio all’intervento. «È un progetto che vuole dare la possibilità a tutti di poter accedere a questi servizi che sono ormai fondamentali: la cura della casa, della persona – spiega Limonta – Lo scopo è far sì che il costo sia equo, a mercato, accessibile».
Una raccolta fondi per garantire il servizio gratuito di Helpline
L’Helpline attivato dal progetto «Bergamo Città Vicina» è un servizio libero, gratuito, a cui non segue necessariamente un intervento di manutenzione o un’assistenza domiciliare a pagamento. Il progetto «Bergamo Città Vicina» infatti è nato – grazie al Bando Artemisia promosso dal Comune di Bergamo, dalla Fondazione Cesvi e da Intesa San Paolo – con l’obiettivo di fornire innanzitutto ascolto. Di contrastare fenomeni come l’isolamento, l’impoverimento, la perdita dell’autonomia individuale.
«Ci è capitato di ricevere chiamate da parte di alcuni anziani che ci domandavano proposte sulle vacanze estive» racconta Limonta. Dal 2021 ad oggi, gli operatori e le operatrici di «Bergamo Città Vicina» non hanno intercettato solo persone anziane, bisognose di assistenza domiciliare o di cura, ma hanno anche aiutato i cittadini ad orientarsi tra bandi e richieste di contributi, li hanno guidati tra i numerosi eventi a Bergamo e in provincia.
Al fine di continuare a garantire il servizio gratuito dell’Helpline a tutti i cittadini di Bergamo che necessitano di assistenza e ascolto e poterlo implementare ulteriormente, «Bergamo Città Vicina» sbarca ora sulla piattaforma di crowdfunding Kendoo . L’obiettivo è quello di raccogliere il 60% delle risorse necessarie al funzionamento dell’Helpline attraverso un crowdfunding civico, aperto a tutti. Il restante 40% verrà messo a disposizione dal mentor «Bergamo Smart City & Community», associazione senza scopo di lucro che si pone l’obiettivo di dare vita a nuovi progetti per rendere Bergamo una “città intelligente” e migliorare la qualità di vita dei suoi cittadini. A conclusione della raccolta fondi verrà organizzata una cena di beneficenza per ringraziare tutti i partecipanti.
«Per noi è importante che questo servizio telefonico venga devoluto in forma gratuita – spiega Limonta – per dare seguito allo sviluppo di un welfare comunitario equo, inclusivo e al servizio di tutti i cittadini». Il Consorzio Sol.co Città Aperta è presente ormai da trent’anni sul territorio bergamasco e in trent’anni si è occupato di servizi e aiuti per le famiglie, per i minori, per gli anziani. «Il nostro punto forte è l’essere radicati nel territorio. Lavorare con il Comune di Bergamo, con le parrocchie, le associazioni, è la nostra quotidianità. “Bergamo Città Vicina” è stato un tentativo di provare a rivolgerci al cittadino direttamente. Che si abbia bisogno di cambiare un rubinetto, o anche solo di un po’ di compagnia al telefono».