Per gli studenti dell’AFP Patronato San Vincenzo la scuola è finita ormai da qualche giorno. Probabilmente, nelle aule di Via Gavazzeni 3 sarebbero tornati solo al momento degli esami («esami? Non farmici pensare» mi dice qualcuno di loro con le mani nei capelli) se non fosse stato per un invito arrivato direttamente dal Centro Porsche Bergamo. L’invito a ripercorrere un’esperienza che i ragazzi dei corsi di Autoriparazione, Macchine Utensili, Carrozzeria, Elettrico e Grafica hanno vissuto lo scorso 2 ottobre al Porsche Experience Center di Castrezzato. Soprattutto, l’invito a ritirare il premio valso ai rappresentanti orobici di Porsche proprio per aver organizzato quest’esperienza.
«Annualmente, a ogni centro Porsche viene chiesto di presentare un progetto», ha spiegato Silvano Lanzi, Direttore del Centro Porsche Bergamo. «Dal canto nostro, abbiamo voluto organizzare una giornata tutta dedicata a voi ragazzi, perché siete voi i tecnici del domani, voi che in futuro disegnerete le nuove esperienze di guida. Quest’idea è piaciuta, è stata votata dai membri di Porsche Italia. È stata una grande soddisfazione».
Insieme a Lanzi, che tiene in mano la targa di «Miglior Porsche Retail Impulse 2021», ci sono Don Marco Perrucchini, direttore del Patronato, e gli insegnanti che hanno accompagnato gli studenti a Castrezzato lo scorso 2 ottobre, in occasione del Festival che raduna annualmente tutti gli appassionati della casa automobilistica di Stoccarda. Ci si conosce tutti, perché il legame tra il Centro Porsche Bergamo e il Patronato San Vincenzo, è un legame storico quanto ben consolidato.
Più volte, il Centro Porsche Bergamo ha fornito ai ragazzi dell’AFP motori delle auto dismesse o prototipi dei sistemi più recenti, dando loro la possibilità di esercitarsi direttamente in azienda e apprendere tutti i trucchi del mestiere. La giornata al PEC è stata un’altra – divertente – occasione per assaporare ciò che il mondo automotive può offrire agli studenti in termini professionali. Perché la passione per le auto si può manifestare davvero in tanti modi: riparando una gomma, sostituendo un cerchione, lavorando su un circuito elettrico, smontando e rimontando ciò che non funziona.
La passione, secondo il direttore del Centro Porsche, va coltivata ancora prima della competenza. Quella si apprende man mano, sporcandosi e risporcandosi le mani. «Negli ultimi anni, in Bonaldi Gruppo Eurocar Italia sono entrate moltissime persone giovani. Abbiamo sei ragazzi del 1995, qualcuno di loro è davvero alle prime armi», racconta Lanzi, invitando gli studenti del Patronato a candidarsi per le posizioni aperte, o anche solo a fare un salto in azienda per capire se, un mondo come quello, possa fare al caso loro. «La passione conta tanto, non c’è niente da fare. Quando uno impara bene il suo lavoro, lo può fare su qualsiasi marchio. Che sia Porsche, o che sia altro».
L’attenzione del Centro Porsche Bergamo, in particolare, si volge sempre di più verso il mondo dell’elettrico. Il prossimo anno scolastico vedrà l’azienda collaborare nuovamente con il Patronato San Vincenzo nell’organizzazione di un modulo di insegnamenti tutti dedicati all’elettrico. «Nella nostra azienda, abbiamo un’aula di scuola, per cui stiamo pensando di tenere corsi sull’elettrico direttamente da noi, perché abbiamo già tutte le attrezzature, le macchine a disposizione. Vi daremo una mano perché l’elettrico è un argomento che nel mercato dell’automotive non è al primo posto… è addirittura oltre il primo posto! Non solo per Porsche, tutti ne stanno parlando».
«Quello che come Patronato stiamo facendo da anni è stringere in modo organico il rapporto tra noi e le aziende», gli fa eco Don Marco Perrucchini. «L’innovazione è un elemento importante per la formazione. Questo aggancio è importante perché i ragazzi si formino al mondo del lavoro con le sue offerte e le sue opportunità».
L’emozione della visita al Porsche Experience Center ad ottobre è ancora viva nel cuore di molti studenti. Scrivo «visitare» – ma l’esperienza è andata oltre la semplice visita. Basta un occhio al video realizzato durante l’evento e proiettato al termine della premiazione (lo potete vedere qui), per rendervene conto.
I momenti clou della giornata sono stati diversi: dall’utilizzo dei simulatori della Sim Lab – che hanno consentito ai ragazzi di guidare (virtualmente) il proprio modello Porsche preferito – all’incontro con il Team Bonaldi Motorsport. E poi la gara, penultimo round stagionale della Porsche Carrera Cup Italia, a cui studenti e studentesse hanno assistito dalle loro postazioni in tribuna. Ultimo, non meno importante, la scoperta che nel mondo del Motorsport – e di Porsche in particolare – di spazio per i giovani ce n’è eccome. Che sia davanti o dietro le quinte.