I nostri abbonati hanno iniziato ieri a ricevere le bandiere “Noi amiamo Bergamo” e i loro balconi si sono colorati di giallo e rosso, simbolo della nostra provincia. La distribuzione agli abbonati continuerà in questi giorni, mentre il 30 aprile e il 1° maggio gli stendardi saranno offerti nelle edicole gratis con le copie de L’Eco di Bergamo. Sono state stampate 100 mila copie delle bandiere, grazie al contributo di Intesa Sanpaolo, Uniacque e di un gruppo di imprenditori e i professionisti comaschi, coordinati dal quotidiano La Provincia.
“Abbiamo voluto offrire un simbolo ai nostri lettori – spiega Massimo Cincera, presidente della Sesaab, società editrice de L’Eco di Bergamo – a loro che mai come in queste settimane terribili si sono stretti attorno al nostro giornale. Il Primo maggio L’Eco compirà 140 anni e ci è sembrato giusto accompagnare questo anniversario con un segno di gratitudine a tutte le persone che ci seguono e ci sostengono”.
Appena è iniziata la diffusione del coronavirus nella nostra provincia e si sono dovute adottare le misure di chiusura delle attività, la Sesaab si è coinvolta con le preoccupazioni della comunità cercando di mettere in campo, nella migliore tradizione de L’Eco di Bergamo, azioni di solidarietà e vicinanza alle persone. La più rilevante è stata la sottoscrizione “Abitare la cura”, giunta a oltre 3 milioni e 370 mila €, che ha permesso di finanziare una serie di interventi a favore degli ospedali e delle famiglie, in particolare l’accoglienza di 240 pazienti in quarantena al Winter Garden Hotel di Grassobbio e al Bes Hotel di Mozzo.
L’operazione “Una bandiera per Bergamo” si inserisce nel solco di queste iniziative, visto che i soldi raccolti dagli sponsor confluiranno nel fondo di “Abitare la cura” e solo in parte serviranno a coprire i costi di realizzazione degli stendardi. Per tale motivo anche Uniacque ha voluto aderire alle iniziative di Sesaab. Lo spiega il presidente Paolo Franco: “Le attività solidaristiche di Sesaab ci sono sembrate un veicolo completo ed efficace per far sentire la vicinanza di Uniacque ai bergamaschi. Altre aziende simili alla nostra in Italia hanno utilizzato i loro budget per azioni di comunicazione in senso stretto. Noi abbiamo preferito appoggiare iniziative di animazione sociale e di solidarietà già in corso sul territorio”.
Uniacque, azienda pubblica che gestisce buona parte del servizio idrico della provincia di Bergamo, ha destinato 50 mila euro alle attività di Sesaab. “L’operazione “Una bandiera per Bergamo” – continua Franco – ha un duplice valore: uno è simbolico, perché va a rafforzare lo spirito di coesione della nostra gente attorno ai valori che più la caratterizzano e che si sono visti emergere con forza in queste settimane; il secondo è un valore solidaristico, visto che i finanziamenti raccolti serviranno anche ad accrescere il fondo “Abitare la cura”, che è servito ad aiutare concretamente ospedali e residenze socio-sanitarie. Non nego inoltre che lo sgravio fiscale utilizzabile con la sottoscrizione è un bel vantaggio per un’azienda come la nostra”.
Come personalizzare il vostro profilo Facebook
Sono già oltre 3.300 i bergamaschi che, in questi giorni, hanno deciso di scaricare il disegno di “Una bandiera per Bergamo” per personalizzare il proprio profilo Facebook. Un grande cuore rosso e l’immancabile skyline di Città Alta per un segno grafico che vuole accomunare tutti, uniti per la ripartenza. Un modo semplice ma incisivo per rivendicare con orgoglio, anche attraverso i social, l’amore per Bergamo, città che è stata duramente colpita ma che oggi vuole guardare avanti e affrontare con coraggio la ripartenza.
Come fare per averlo? Dalla propria pagina Facebook personale ognuno di noi può cliccare su “modifica il profilo”. Facebook propone in automatico alcuni motivi tra cui probabilmente troverete anche questo che spicca con i colori del giallo e del rosso. Altrimenti si può ricercare digitando “una bandiera per Bergamo”. A questo punto è possibile visualizzare in anteprima l’immagine del profilo con la nuova personalizzazione. Cliccando su “usa come immagine del profilo” il gioco è fatto. L’immagine poi si può salvare e utilizzare anche su altri social, come per esempio WhatsApp, operazione che si può fare anche attraverso un pulsante nella pagina unabandieraperbergamo.it. Nei prossimi giorni sarebbe bello che questa testimonianza di orgoglio e vicinanza “invada” i social, magari anche al di fuori dei confini della nostra provincia.
Quattro forellini (e un po’ di fantasia)
Sia per velocizzare la stampa, e conseguentemente anticipare il più possibile l’operazione di distribuzione su tutto il territorio della nostra provincia e non solo, ma soprattutto per lasciare ampia possibilità di utilizzo da parte dei nostri lettori, le 100 mila bandiere non sono state preforate e non hanno laccetti che permettono di legarle.
Preparare punti per fissarle è un’operazione semplice, per chi volesse realizzarla da solo: basta prendere gli angoli della bandiera, seguendo le istruzioni della grafica qui sopra, e praticare un piccolo buco in ogni angolo. Poi, per esempio, è possibile infilare un vecchio laccio da scarpe, bianco o colorato, oppure un pezzo di corda o anche del filo di ferro. Ed ecco pronta la bandiera da fissare al balcone o alla finestra.
In alternativa, dove non è possibile fissare gli angoli inferiori, si possono utilizzare alcune mollette nella parte bassa per fare peso, evitando così che la bandiera svolazzi. Lasciamo però spazio alla vostra creatività. E se avete suggerimenti vi preghiamo di mandarci una fotografia e i vostri consigli: scriveteci una email a [email protected].
Come avere la bandiera
Chiunque la voglia potrà trovare la bandiera gratuitamente in edicola comprando una copia de L’Eco di Bergamo. Inoltre:
• gli abbonati che ricevono la copia de L’Eco di Bergamo a casa con il servizio postale o tramite un nostro incaricato troveranno la bandiera inserita nella loro copia in un giorno tra martedì 28 e giovedì 30 aprile;
• gli abbonati che ritirano la copia de L’Eco di Bergamo presso l’edicola, potranno ritirare la bandiera direttamente dall’edicolante;
• gli abbonati digitali possono avere la bandiera “Noi amiamo Bergamo” solo acquistando in edicola il quotidiano del 30 aprile o del 1 maggio. Per questo sarà nostra cura allungare la scadenza del vostro abbonamento digitale di una settimana nel caso in cui sia attivo il 30 aprile e il 1 maggio.
Chi avesse esigenze particolari potrà richiedere l’invio a domicilio e dovrà sostenere solo i puri costi di spedizione, perché la bandiera è un regalo riservato ai lettori. Il costo di spedizione in Italia è normalmente di 5,50 euro, con un supplemento solo per alcune zone più difficili da raggiungere. È comunque possibile la spedizione ovunque nel mondo: chi fosse interessato può scrivere ad [email protected]. Per velocizzare le operazioni di stampa e imbustamento le bandiere sono state realizzate senza buchi o laccetti, anche per consentire a ognuno di trovare il modo più adatto per esporre la propria. La fantasia dei bergamaschi, come sempre, saprà fare la differenza.
Una bandiera per Bergamo è un’iniziativa de L’Eco di Bergamo realizzata con il sostegno di Intesa Sanpaolo e Uniacque.
Un sentito grazie agli imprenditori e ai professionisti comaschi, coordinati dal quotidiano La Provincia.