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Natale a Palazzo Moroni, alla scoperta delle tradizioni di una famiglia nobiliare

Articolo. Vi siete mai chiesti come si trascorreva il Natale in una famiglia di nobili? Magari fra abbondanti portate di prelibatezze provenienti dall’ “altro mondo” oppure scartando regali da mille e una notte. Per cancellare ogni dubbio e soprattutto eliminare eventuali cliché, basta visitare Palazzo Moroni che, all’interno di uno dei suoi storici saloni, ripercorrerà le tradizioni della famiglia seriana.

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(Lorenzo Cicconi Massi, 2024 (C) FAI)

A partire dall’8 dicembre, il Bene FAI situato in via Porta Dipinta aprirà le proprie porte a grandi e piccini con una serie di visite speciali dedicate al periodo delle festività e soprattutto con una serie di addobbi che accompagneranno appassionati e curiosi fra le sale barocche affrescate da Gian Giacomo Barbelli e gli ambienti privati ottocenteschi restaurati dove spiccano i dipinti di Giovanni Battista Moroni e scorci particolarmente suggestivi.

«Grazie al contributo dei nostri giardinieri, abbiamo creato una serie di allestimenti natalizi che ricordino le festività trascorse a Casa Moroni. Accedere al palazzo non significa semplicemente visitare un monumento, ma piuttosto entrare in una casa, con le sue tradizioni e le sue particolarità – spiega Gimmy Schiavi, responsabile di Palazzo Moroni -. Chi verrà a visitare Palazzo Moroni in questo periodo potrà far quindi un’esperienza che vada oltre la natura, l’arte e la storia di questo luogo, ma che possa far conoscere una famiglia intera».

Il primo appuntamento andrà in scena nella mattinata di domenica 8 dicembre quando, alle ore 10:30, Palazzo Moroni proporrà una speciale visita guidata dedicata alle famiglie e chiamata «Aspettando Santa Lucia». Attraversando le sale, popolate da colorate allegorie e dai protagonisti dei celebri poemi senza tempo, grandi e piccini potranno avvicinarsi al mondo dei Moroni trovando una sorpresa alla fine della visita: un laboratorio dove realizzare una graziosa busta dove inserire la lista dei doni da chiedere alla santa siracusana.

L’attività è dedicata a un massimo di dieci bambini di età compresa fra i sei e i dieci anni con un accompagnatore ciascuno. Il costo del biglietto è di quattro euro per i bambini iscritti al FAI, mentre è otto per gli altri; discorso diverso per gli adulti il cui costo è di cinque euro per gli aderenti all’associazione e quattordici a chi non è iscritto al FAI. A completare il piano per i disabili e i convenzionati all’INTO (The International National Trusts Organisation), per cui il biglietto è sempre di cinque euro.

«Con il FAI abbiamo fatto una ricerca per comprendere meglio come la famiglia Moroni trascorresse il Natale. Non abbiamo trovato documenti storici che ci dicano con prontezza come fossero andate le cose, tuttavia siamo riusciti a raccogliere i racconti della famiglia a partire dalla presidente della Fondazione Lucrezia Moroni che ci ha raccontato come organizzava le festività il padre, il conte Moroni – sottolinea Schiavi -. Si svolgevano banchetti con invitati all’interno del salone da ballo così come abbiamo scoperto quali fossero i menù programmati. È vero che sono soltanto racconti tramandati dai parenti, ma che ci affascinano perché ci permettono di avvicinarci a un contesto famigliare e che ci consentono di raccontare a fondo i beni museali, sino a qualche anno fa luoghi pieni di vita».

Il palazzo rimarrà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18 eccezion fatta per martedì 24 dicembre quando la chiusura è prevista alle ore 14, mentre la struttura rimarrà chiuso nelle giornate di lunedì 9 e martedì 10, lunedì 16 e martedì 17, lunedì 23, mercoledì 25 e lunedì 30 dicembre oltre a mercoledì 1° gennaio.

Il costo per il biglietto è gratuito per gli iscritti FAI, gli aderenti alla convenzione INTO (The International National Trusts Organisation), alla convenzione Louvre – Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre e ai disabili con i loro accompagnatori, mentre si aggira sugli undici euro il prezzo intero e cinque per i ragazzi fra i sei e i diciotto anni così come per gli studenti fra i diciannove e i venticinque anni. Esiste infine un’offerta per famiglie (due adulti e figli fra i sei e i diciotto anni) con ticket di ventotto euro.

Se si sceglie invece il pacchetto con la visita guidata il prezzo è fissato a quindici euro per il biglietto intero; sei per aderenti al FAI, alla convenzione INTO (The International National Trusts Organisation), alla convenzione Louvre – Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre e ai disabili con i loro accompagnatori; undici per il ridotto (ragazzi fra i sei e i diciotto anni) e gli studenti (diciannove/venticinque anni), mentre per le famiglie (due adulti e i figli fra sei e diciotto anni) avranno la possibilità di un ticket da quarantaquattro euro.

La dimora, costruita per volontà del conte Francesco Moroni fra il 1646 e il 1655 con l’obiettivo di aver un luogo di rappresentanza all’interno delle mura cittadine, accoglie oggi alcuni dei capolavori più celebri di Giovanni Battista Moroni come «Il Cavaliere in Rosa», il «Ritratto di Isotta Brembati» o «Il ritratto di anziana donna in nero», ma è anche un luogo che conserva la sua identità così come quella della famiglia che l’ha abitata sino al 2005.

Grazie alle colture presenti nell’ampio giardino che si estende lungo il colle che si affaccia verso la chiesa di Sant’Agostino, è possibile gustare il miele prodotto nel palazzo di Città Alta così come diversi prodotti che verranno venduti nel periodo natalizio presso il piccolo negozietto posto all’ingresso. Un’occasione per finanziare le opere di restauro in corso dal 2019, quando Palazzo Moroni è passato sotto la gestione del FAI, e che permette di conservare, fra le altre, le decorazioni in stile neoclassico disegnate dalla bottega di Quirino Salvatoni oppure tappezzerie in seta realizzate a metà Ottocento dalla manifattura di San Leucio, a Caserta.

«All’interno del negozietto abbiamo deciso di allestire uno spazio contenente alcuni prodotti legati al Natale, frutto di una ricerca compiuta sul territorio e che si lega anche a quanto produciamo all’interno dei beni FAI – conclude Schiavi – Fra questi troviamo il Moscato di Scanzo, i biscotti Moroncelli così come il miele di Palazzo Moroni. Una serie di “pensierini” che possono esser acquistati anche soltanto da chi non volesse completare la visita, ma far semplicemente un salto nel nostro negozio».

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