Attaccamento al territorio, attenzione al sociale, promozione della cultura e impegno per l’ambiente. Sono questi alcuni degli elementi che costituiscono lo spirito della Fondazione della Comunità Bergamasca. Un’istituzione di diritto privato nata nel 2000 su iniziativa di Fondazione Cariplo, costituita col preciso intento di essere vicini alle esigenze del territorio, tramite bandi rivolti a progetti attivi a Bergamo e in provincia.
Quest’anno la Fondazione mette a disposizione del territorio 1,65 milioni di euro con bandi specifici dedicati a Sociale (1,1 milioni di euro), alla Cultura (500 mila euro) e all’Ambiente (50 mila euro). Inoltre 254 mila euro sono stati messi a budget per progetti “extra bando” che non rientrano cioè nei tempi, negli oggetti e nelle procedure dei bandi. Con il 2022 infatti viene attivato un nuovo meccanismo di incentivazione per i piccoli progetti: le iniziative con costi non superiori ai 10 mila euro possono ottenere un contributo fino al 60% del totale del progetto (prima il limite era del 50%). «Con questo meccanismo di incentivazione – spiega Osvaldo Ranica, presidente della Fondazione della Comunità Bergamasca – intendiamo investire nei piccoli progetti, che, per definizione, hanno maggiori garanzie di trovare il sostegno della comunità in cui nascono, di perdurare nel tempo e, in futuro, di camminare con le proprie gambe. Questo incentivo rappresenta il tassello di un puzzle, tassello che si affianca alla promozione della cultura del dono e alla strategia erogativa dei bandi ‘a raccolta’».
Un «Social Tour» per saperne di più
Per presentare tutto questo alla popolazione la Fondazione della Comunità Bergamasca in collaborazione con Fondazione Don Andrea Spada e L’Eco di Bergamo inaugura un «Social Tour» che partirà il 24 e 25 aprile dalla Fiera Agricola di Treviglio. Il «Social Tour» è un’iniziativa nata per avvicinare ancora di più la Fondazione alla “sua” comunità di riferimento. Il racconto attraverso la voce dei protagonisti di alcuni dei progetti promossi insieme alla Fondazione della Comunità bergamasca e l’ascolto attivo del territorio e della sua gente durante gli appuntamenti saranno i punti principali dell’evento.
Ad affiancare la Fondazione durante le tappe previste quest’anno sarà L’Eco Café, la redazione mobile de L’Eco di Bergamo e Eppen: nelle piazze, tra la gente, durante gli eventi più significativi nella provincia di Bergamo, Fondazione della Comunità Bergamasca e L’Eco Café incontreremo sindaci, associazioni e organizzazioni del Terzo Settore con cui la Fondazione è quotidianamente impegnata in iniziative di solidarietà e filantropia.
Lunedì 25 aprile, dalle 10 alle 13, Eco Cafè ospiterà tre ore di diretta streaming – trasmessa sui social Eppen, il magazine de L’Eco di Bergamo – in cui si avvicenderanno alcuni dei protagonisti dei progetti della zona della Bassa bergamasca che la Fondazione sostiene e supporta. Una chiacchierata di una ventina di minuti, guidata dal giornalista di L’Eco Fabrizio Boschi, insieme ad un rappresentante della Fondazione.
I progetti
«Il nostro desiderio è quello di raggiungere quante più persone possibili, dando impulso alla buona progettualità espressa dal territorio. Tutto questo concorre a definire la Fondazione come un grande patrimonio di opportunità per le persone e gli enti che operano a Bergamo: vogliamo fare crescere questa consapevolezza». Così Osvaldo Ranica illustra l’impegno della Fondazione, attenta agli accadimenti e all’evolvere delle dinamiche sociali del territorio, pronta di conseguenza a rispondere alle sue necessità.
Come per il progetto «DigEducati», con cui la Fondazione prosegue il suo impegno nel contrasto alla povertà educativa, sviluppando azioni rivolte al problema del divario digitale nella fascia d’età dai 6 ai 13 anni. Per quanto riguarda il Punto di Comunità di Treviglio il progetto vuole creare degli spazi concreti dove bambini, ragazzi e i loro adulti di riferimento (genitori e insegnanti) possono trovare supporto all’accesso e all’utilizzo dei contenuti digitali.
«DigEducati» è diffuso in tutti e 14 gli Ambiti territoriali della nostra provincia, per un totale di 39 comuni raggiunti dai punti di comunità diffusi su tutta la bergamasca. Quello di Treviglio è uno di questi: «Aderiamo al progetto “DigEducati” – spiega Danilo Bertocchi, direttore della Cooperativa sociale Acli servizi di Bariano – perché è il primo ad affrontare in modo serio e strutturato un problema che probabilmente già c’era, ma del quale ci siamo resi conto durante il periodo del Covid: cioè che non tutti i bambini e ragazzi hanno la stessa possibilità di accesso all’educazione attraverso il digitale. Il punto di comunità è aperto da ottobre e garantisce formazione, assistenza e accompagnamento in tema di digitale».
Ha invece come titolo «Prevenzione trattamento e inclusione nella salute mentale» il progetto di Aiutiamoli – Associazione per la salute mentale di Treviglio. L’obiettivo è fornire risposte ai bisogni nuovi, come ad esempio le conseguenze psicologiche relazionali dell’emergenza sanitaria o la particolare criticità della fase di uscita dal contesto scolastico.
Il tutto in un’ottica di responsabilizzazione e potenziamento delle persone soggette a disagio psichico, con una particolare attenzione alla fase adolescenziale e giovane-adulti. «Si tratta di un intervento sociale per la salute mentale – spiega la presidente di Aiutiamoli Maria Fantini – che si sviluppa su prevenzione, casa, lavoro e integrazione sul proprio territorio. L’obiettivo è da conseguire in forma coordinata, per garantire un recupero delle risorse personali e dell’autonomia degli utenti e consentire la graduale evoluzione delle condizioni personali di chi vive il disagio psichico».
Dall’incontro fra arte, cultura e innovazione digitale nasce infine il progetto «TreviglioArte 2.0» dell’associazione Amici del Chiostro. «Vogliamo illustrare i beni artistici conservati nel “Museo civico Ernesto e Teresa della Torre” – racconta la presidente Maria Giuseppina Pasquinelli – richiamando più pubblico, con la frequenza diretta del luogo fisico, ma anche predisponendo un luogo virtuale che attraverso piattaforme digitali scaricabili, garantisca diffusione dei contenuti ovunque».
Da qui l’esigenza di offrire al pubblico la possibilità di reperire informazioni specifiche attraverso l’uso di piattaforme digitali scaricabili, che garantiscano la massima diffusione dei contenuti, deterritorializzandoli in tutto in tutta Italia e oltre.
In vista di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023
Quello di «TreviglioArte 2.0» è solo un anticipo di ciò che sarà la collaborazione tra la Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione Cariplo, grazie alla quale si è attivato un meccanismo di promozione a due del settore culturale. All’orizzonte l’assegnazione a Bergamo e Brescia del titolo di Capitale della Cultura 2023: «Attraverso il Bando Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 – afferma Simona Bonaldi, Vicepresidente della Fondazione Comunità Bergamasca – è previsto il sostegno a progetti di ampio respiro e con importi elevati da parte di Fondazione Cariplo, mentre i progetti più piccoli e le iniziative che coinvolgono più capillarmente le comunità locali sono affidati al sostegno della Fondazione di Comunità».
Un supporto che “si divide i compiti” ma è accomunato dall’«unicità della visione: i momenti di grande cambiamento possono essere sostenuti solo investendo nei legami sociali. E anche la cultura ne è il collante, perché, pensando proprio alla visione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, siamo convinti che la cultura curi. Rappresenta un’opportunità di contrasto alla povertà educativa e a quella materiale, riduce le diseguaglianze, rende le città più sicure e vivibili, offre opportunità di lavoro, fa esprimere talenti».
Come avrete capito, per la Fondazione della Comunità Bergamasca l’impegno sulla nostra provincia è tanto ed estremamente progettuale. Per conoscere meglio i tanti risvolti di una realtà del territorio sempre più indispensabile, l’appuntamento è per il 25 aprile alla Fiera Agricola di Treviglio, prima tappa del «Social Tour» de L’Eco Café.