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FuoriProgramma di Edoné e Ink Club. Resistere al lockdown con la musica e le arti, a sostegno dei luoghi e dei lavoratori dello spettacolo

Articolo. Concerti, interviste, letture,radio e altro per un intero palinsesto di appuntamenti in streaming. I due locali, ancora una volta uniti dopo il secondo stop totale, tornano online con un nuovo progetto sulla piattaforma Patreon

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Lo staff di Ink Club e Edoné insieme

Tra i primi ospiti c’è stato Aba Shanti I, una leggenda della dub internazionale, che insieme a Sista Habesha ha proposto un set in esclusiva. Two Blue e Giulio Mastropietro dei Pau Amma si sono esibiti davanti alle telecamere, come il bluesman Diego Deadman Potron. Giulia Spallino e Francesca Bolazzi invece hanno inaugurato il loro “Hey Mamas”, un programma dedicato alla musica al femminile, con uno speciale sul gospel e sulle sue protagoniste. In arrivo anche “Volevamo fare i concerti”, un podcast nato come evoluzione online delle serate di musica dal vivo Supergattotoro. Non mancheranno letture, teatro, approfondimenti, poesia e tanta musica in streaming per FuoriProgramma, l’iniziativa nata dalla collaborazione tra Edoné e Ink Club, che tornano insieme per la seconda volta con un palinsesto interamente online.

Già in occasione del primo lockdown i due club avevano collaborato per proporre due weekend di incontri senza pubblico, “una maratona musicale che avevamo avviato da noi e che era poi proseguita con Bergamo Diffonde – spiega Maddalena Compagnoni di Edoné – una vera e propria chiamata alle armi degli artisti di città e provincia per raccogliere fondi per SuperBergamo”, il progetto di volontariato nato durante la pandemia per sostenere i cittadini offrendo pacchi alimentari e servizi di base come l’acquisto di farmaci e generi di prima necessità.

Dopo aver aiutato la città, questa volta abbiamo deciso di fare qualcosa per l’industria musicale, che con questo nuovo lockdown e con le restrizioni delle settimane precedenti ora si trova davanti a un secondo stop – continua Maddalena – FuoriProgramma è partito dando spazio alla musica, a cui siamo più vicini, ma la volontà è quella di allargarci integrando anche il mondo della cultura”.

Nasce così questo progetto “poliartistico” – come viene descritto – ospitato su Patreon, la piattaforma internet di finanziamento collettivo che permette di realizzare il proprio servizio di contenuti, visibili pagando un abbonamento mensile a prezzo ridotto (per FuoriProgramma 5,10 o 30 € al mese, la cifra va a sostegno dei due locali): “il concetto alla base di questa piattaforma è che offre un sostegno costante alla creatività tramite abbonamenti mensili in diverse fasce di prezzo. Un’ipotesi che ci aveva accennato Franz (Barcella di Edoné, ndr) come possibilità – spiega Dimitri Sonzogni di Ink Club – Poi, data la situazione in cui ci siamo trovati, quell’ipotesi si è rivelata la strada migliore da percorrere e l’abbiamo coniugata con l’idea di Bergamo Diffonde. Se quest’ultima è stata un modo per tenere compagnia alle persone e sostenere SuperBergamo durante il primo lockdown, FuoriProgramma ora è un’iniziativa orientata tutta al sostegno del club, che rischia di chiudere e al dare spazio ai lavoratori dello spettacolo e della cultura, tecnici compresi, a cui saranno corrisposti dei rimborsi spese a fronte del loro lavoro, in base ai fondi che riusciremo a raccogliere”.

Così, in piena sicurezza, Edoné e Ink continueranno fare cultura a porte chiuse e a registrare attraverso Ink Radio podcast e contenuti speciali che saranno messi a disposizione su Patreon. Oltre all’accesso ai materiali i sostenitori del progetto avranno degli omaggi prodotti da grafici e artisti visivi, oltre al loro nome inserito in un wallpainting, che sarà realizzato proprio a Ink Club.

La spinta a partire è stata immediata e nel giro di due settimane i due club hanno studiato FuoriProgramma. “Prima di tutto abbiamo cercato di proporre le performance di artisti, che avevamo pensato di ospitare tra novembre e dicembre, ma che per ovvi motivi abbiamo dovuto cancellare – spiega Dimitri Sonzogni – Vogliamo essere vari, non riproporre cose già viste e mantenere una qualità elevata, anche a livello visivo. L’idea è di realizzare anche contributi extra, non solo in questo momento, ma anche quando questo periodo sarà finito, facendo di FuoriProgramma una presenza permanente”.

L’attitudine alla base del progetto è ‘trovare sempre un modo per fare le cose’ – come spiega Dimitri Sonzogni – una spinta creativa che nel limite cerca la possibilità”. Un approccio che funziona anche perché dietro a tutto questo c’è un gruppo, come spiega Maddalena Compagnoni: “sono abbastanza in contatto anche con realtà di altre città e ci sono locali che per strutture interne sono più a terra, magari dietro tutto c’è una sola persona. Noi ci salviamo perché siamo in tanti e non solo nel fare le cose, è proprio il gruppo la forza. C’è sempre qualcuno che si sveglia la mattina e tira su gli altri quando in giorni come questi può essere difficile. Se fossi da sola non riuscirei mai a fare questo, insieme invece diventa possibile”.

FuoriProgramma è un progetto aperto alla partecipazione delle realtà musicali e culturali della città. Per informazioni: [email protected]

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