Non perde la sua verve neanche alzandosi tutti i giorni alle 5.20 per andare in radio. Conduttore televisivo, comico e cabarettista, Omar Fantini è positivo e pieno di brio. Anche se spesso il massimo della sua vita notturna consiste nel guardare serie tv su Netflix, magari con i figli. Vive a Bergamo, ma lavora soprattutto a Milano, quando non è in giro per l’Italia. Ama lo sport, i film horror, ridere in compagnia e bere del buon gin. A lui la parola.
Autista
Ho pensato che dovrei cambiare la voce professione sulla carta di identità in: autista. Sarebbe molto più veritiero, visto che come tanti genitori passo il tempo libero a scarrozzare i figli. Ne ho due: Edoardo di dodici anni e Caterina di dieci. Lui gioca a calcio, lei a pallavolo: tutti i weekend sono impegnati con le gare. In più faccio anche da vice allenatore nella squadra di mio figlio, quindi partecipo anche agli allenamenti. Do un po’ di supporto, ma è l’allenatore che dirige la squadra. Anche perché da ragazzino ero scarsissimo. Poi, con l’età, mi sono reso conto di reggere meglio dei miei coetanei che giocavano a calcio e si sono tutti rotti. Quindi in proporzione posso dire di essere migliorato.
Snowboard
La vera passione sportiva è un’altra: lo snowboard. Vado a Foppolo, Monte Pora, Colere, Madonna di Campiglio, Tonale, Ponte di Legno. In Trentino o Val di Fassa se ho più tempo. Mi capita di finire “Belli Svegli”, la trasmissione che conduco su Discoradio dalle 7 alle 9 con Fabrizio Sironi, e andare diretto a Foppolo. Infatti sono un po’ preoccupato che non abbiano ancora riaperto gli impianti. Ho cominciato a sedici anni, sull’onda della passione per lo skateboard. Ora con le tavole moderne e i maestri in un paio di giorni tutti possono farcela, ma all’epoca era diverso: imparavi per ostinazione. Noi appassionati di sport da tavola ci trovavamo da Crazy Banana in via Bonomelli e andavamo insieme sulla neve. Partecipo alle iniziative della Nazionale Artisti Ski Team. Collaboriamo anche con la Federazione Sportiva Paralimpica. Ho un conto in sospeso con un ragazzo ipovedente che mi ha dato venti bandierine di distacco e non riesco in alcun modo a batterlo.
Garage (da ridere)
Il locale dove vado più volentieri è il Pdf – Punto di fuga, sul confine tra Lallio e Bergamo, un’officina che fa customizzazione di moto, in stile molto americano, e la sera apre al pubblico. Il sabato fanno musica e dj set, mentre il giovedì ci siamo noi, un gruppo di comici con esperienza a Zelig e Colorado. Facciamo il nostro spettacolo “Ridi in garage” e abbiamo un pubblico fedelissimo che ci segue con grande calore, l’ingresso costa 10 euro e spesso bisogna prenotare per trovare posto. Tenevo anche il laboratorio “Ridi in Bergamo” all’Auditorium di Piazza della libertà, ma cercavo un contesto un po’ diverso. Ho scoperto il Pdf perché uno dei soci era un mio amico di infanzia, è un posto pazzesco. Due giovedì al mese raduniamo un po’ tutti i comici del Nord Italia. Sono tutti ammaliati dal luogo e dal clima che si respira. È un laboratorio per provare cose nuove. Ne ho girati un po’ di posti che simili in Italia, ma non ce n’è un altro così.
Horror
Un’altra mia grande passione sono gli horror, li guardo sia su Netflix, con una predilezione per le serie horror francesi (“Black Spot”, “Les Revenants”, “Le Chalet”) e al cinema. Mi piace l’UCI di Orio: amo la sala nuova e i suoni forti. Amo perdermi in uno schermo grande, ma odio il 3D, una tecnologia già fallita negli anni Settanta. Al cinema sono onnivoro: dai super eroi ai cartoni animati con i miei figli, ai film d’autore italiani, agli horror naturalmente.
Alzano
Sono cresciuto ad Alzano e ha frequentato l’Itis Paleocapa a Bergamo. Ho fatto la vita di paese, andavo all’oratorio e soprattutto al meraviglioso Parco Montecchio, punto di ritrovo per tutti. Però ad Alzano non c’erano locali, per andare a ballare la domenica pomeriggio ci spostavamo al XX Secolo, mitica discoteca di Seriate. Ad Alzano ho sempre la famiglia: sono stato da poco a mangiare in un ristorante vicino al Parco del Serio e mi sembra che ora ad Alzano ci sia molta più vita.
Gin tonic
Fra tutti i drink, il mio preferito è il Gin tonic. L’ho scoperto per caso, la prima volta con Cristiano Doni e un suo amico. È divertente la fase di esplorazione perché ce ne sono di diverso tipo: London dry, agrumato, compound… Ora è esplosa la moda e c’è molta produzione. Si capisce che un gin è buono se il giorno dopo non hai mal di testa. Eccovi tre posti molto belli per bere un ottimo gin tonic: l’Harlem in zona Vecchio Ospedale, il Contest Lounge Bar a Longuelo (ex Dorian Gray) e Iris, in Viale Papa Giovanni, davanti al cinema San Marco.
Escape Room
A proposito di horror, ho aperto una escape room al confine fra Seriate e Bergamo. Si chiama “Esci se riesci” ed è ispirata al film “L’evocazione – The Conjuring”. È uno degli horror più belli degli ultimi anni, fatto benissimo, ha dato via a un’intera serie cinematografica. In sessanta minuti bisogna liberare la casa della piccola Janet dal più terrificante dei demoni, risolvendo gli enigmi ed evitando trappole. Una persona accoglie e accompagna i partecipanti e ci sono attori che recitano. Sembra davvero di essere all’interno di un horror, ci sono enigmi da risolvere insieme. Bisogna avere sangue freddo per riuscire a ragionare in una situazione di paura.
Dopo tanto ridere, anche un po’ di paura ci sta. Poliedrico e inarrestabile. Grazie Omar.