Conduttrice sportiva e non, ex inviata a “Quelli che il calcio”, dj, speaker, cantante, ma soprattutto influencer. Che è un mestiere vero se sei seguita da 2,4 milioni di persone. Quando Ludovica Pagani fa serata di solito è per lavoro. E anche se di anni ne ha solo ventiquattro le capita di rimpiangere le uscite spensierate da teenager in un qualche pub di provincia.
Negozi di paese
La carriera di Ludovica su Instagram è cominciata proprio a Cologno: “Ho iniziato aprendo Instagram come hobby, da ragazzina. Mi sono messa a fare foto dei miei outfit e scritto ai negozietti locali per proporre le mie prime collaborazioni”. Da lì sono nate le prime pubblicità sulle riviste, una rubrica di moda, i casting per Telelombardia. Poi le collaborazioni con i tanti youtuber: “Ho iniziato presto, nel 2017, ora si fa molta più fatica perché c’è più gente e il mercato è più saturo. Ho sempre avuto tanti contenuti interattivi con i fan. Mentre altri cercano di mantenere un distacco, io resto sempre molto accessibile”.
Locali e dj
Quali locali frequenta Ludovica? Il Costez di Grumello del Monte, l’Oronero di Nembro e poi il mitico Number One di Cortefranca, dove ha anche lavorato all’ingresso. Ora però zero movida, ma solo lavoro: “C’era la richiesta da parte dei locali di avermi come ospite, ma non piaceva l’idea di vendere solo la mia immagine, così ho pensato di puntare sulla musica. Anche mio padre lavorava in radio, ho preso lezioni da un tecnico della musica per sei mesi e adesso faccio la dj così posso passare più tempo con le persone. Mi impegna molto: sono occupata ogni weekend e poi ho i tour estivi e sotto Natale. Vado ovunque, anche al Sud”.
Movida (della Bassa)
Da ragazzina, invece, non si faceva mancare il divertimento nei locali più vicini a casa, soprattutto l’ex Sale e Brasa (ora Baia dei Re) di Brignano Gera D’Adda: “Ci sono molto affezionata, eravamo sempre lì perché c’erano più serate, era il punto di ritrovo”. Poi il Setai di Orio al Serio, il Capogiro di Curno e il Bobadilla di Dalmine. La famiglia aveva anche aperto una sala per feste a Cologno al Serio, che però ora è chiusa. Non che Ludovica Pagani fosse un’adolescente scatenata: “Non ho mai fatto preoccupare mia mamma e avevo il coprifuoco alle 23, altrimenti i miei mi venivano a prendere. Una volta mia madre è arrivata in vestaglia: non ho mai più fatto tardi”.
Scuola dalle suore
Ludovica Pagani si è da poco laureata in Management alla Statale di Milano, ma la passione per lo studio è nata al Collegio degli Angeli di Treviglio, dove ha fatto tutte le scuole: “Se non prendevo 7 la mamma non mi faceva uscire. Mi sono trovata davvero bene, è stato molto formativo a livello umano. Ho fatto un liceo linguistico con indirizzo economico e giuridico che mi ha molto avvantaggiata all’Università. Ho sempre amato le lingue, il diritto, la filosofia e la storia”.
Cuore a Cologno
Le amicizie sono sempre le stesse, quelle nate da piccola in paese: “Ci vedevamo al Chiosco Cafè o al Bar Street per l’aperitivo, e da ragazzini in oratorio o nel parchetto davanti a casa mia. Ma non c’è niente a Cologno, ho fatto subito la patente e poi ci spostavamo in auto e in treno. Mi divertivo di più a diciassette anni che ora: stavo con le amiche, anche a casa, poi uscivo con il mio primo moroso, di Urgnano”. Altro luogo del cuore, la casa delle vacanze a Bardolino, sul Lago di Garda.
Bergamo
Anche se la vita lavorativa di Ludovica è sempre più spostata su Milano, vive ancora a Cologno con la famiglia, “ma presto andrò a vivere da sola a Bergamo. Rimango vicina a casa perché sono molto affezionata al mio paese ed è la prima volta che sto da sola, voglio fare solamente un piccolo passo per ora. Poi così sono comoda per l’aeroporto e per Brescia, altro posto in cui lavoro”. Casa nuova in Bergamo città, comoda per andare a mangiare da Mimmo in Città Alta, uno dei ristoranti preferiti. Ma sul luogo meglio non essere troppo precisi: “Poi i fan vengono a suonarmi a casa. A Cologno lo fanno e non è un gran problema, ma abitando da sola ho un po’ paura”.