Domenica 15 dicembre a Ponte San Pietro il Natale è stato davvero d’incanto grazie alla manifestazione che ogni anno porta la comunità a vivere insieme il tempo delle feste. Tante le bancarelle con prodotti di artigianato e con le tradizionali prelibatezze di questo periodo, come il vin brûlé, il panettone o una buona cioccolata calda, come quella offerta da L’Eco cafè. Per la redazione mobile de L’Eco di Bergamo, presente all’evento, è stato l’ultimo appuntamento della rassegna itinerante che riprenderà ad aprile 2025.
«Migliaia i visitatori», secondo le stime del sindaco Matteo Macoli, che, con orgoglio ha descritto la manifestazione come «il Natale delle famiglie, dei bambini, delle tradizioni e dei giochi popolari, ma anche il Natale della solidarietà, grazie alle associazioni e il Natale della promozione del territorio e della valorizzazione artistica e culturale». L’apertura straordinaria del rifugio antiaereo, solitamente visitabile solo per le scolaresche e in altre rare occasioni, ha consentito infatti di riscoprire un pezzo di storia. «Ponte San Pietro – spiega Massimiliano Sana del Comune, facendo un balzo negli anni Quaranta – è attraversata da un viadotto ferroviario molto alto che era il bersaglio dei bombardamenti dell’aviazione angloamericana perché era utilizzato dalle truppe tedesche per portare le munizioni dalla Germania verso Milano». «Per questo, Ponte San Pietro è stata bombardata sette volte e sono stati costruiti questi rifugi. Il rifugio antiaereo è un luogo della memoria, un luogo concreto che la gente può vivere», conclude Sana, anche curatore del libro «Ponte San Pietro in mostra» con le fotografie dell’Archivio Storico dell’Immagine, presentato domenica pomeriggio nelle sale del Comune.
Ritornando al presente, domenica Piazza della libertà si è trasformata nel villaggio di Babbo Natale con gli elfi che hanno distribuito zucchero filato e tanto entusiasmo. Proprio lì è andato in scena il «Family Christmas Show», lo spettacolo a tema natalizio con numeri di giocoleria, per grandi e piccini. Si è poi esibito il ventriloquo Nicola Pesaresi di fronte agli occhi meravigliati dei bimbi, veri protagonisti del villaggio. A loro infatti erano rivolti anche i giochi di una volta di Legnogiocando, il «Taxi Polo Nord», su cui potevano salire e fare foto ricordo, e poi, ovviamente, la casa di Babbo Natale, per lasciare la propria letterina dei desideri. Nella piazza così incantata c’erano anche gli amici del Vespa Club di Ponte San Pietro che, solo pochi giorni prima, avevano accompagnato sulle due ruote Santa Lucia nel cuore della cittadina per consegnare doni e dolcetti ai bimbi.
La magia del Natale si è diffusa anche per tutte le vie del paese, dove si aggiravano performer sui trampoli e i musicisti della Prismaband Street Band, una banda itinerante. Quest’ultimi con i loro numeri hanno raccolto intorno a sé tante famiglie, giovani e nonni, trascinati dal ritmo della musica e delle danze. Un vero e proprio prisma di musical tra gags, coreografie e giocoleria.
Per gli amanti della tradizione era presente anche la banda cittadina che si è esibita nella Chiesa Vecchia del paese. Dalle canzoni natalizie alle colonne sonore dei film western di Sergio Leone, il repertorio della banda ha coinvolto tutti i presenti. Sempre nella Chiesa Vecchia è stato possibile ammirare la mostra di presepi. Nella cripta, in particolare, sono state allestite delle grosse teche con le scene della Natività ambientate a Ponte San Pietro. «Era così una volta il paese!» commentava stupita una signora, di fronte alla riproduzione della via principale della cittadina dove era cresciuta. Nella navata centrale della chiesa invece era esposta «La Magia del Presepio nell’Arte della Val Gardena», la mostra della storica associazione italiana Amici del presepio. «Il tema che quest’anno abbiamo dato alla nostra esposizione sono i presepi della Val Gardena – spiega il curatore Claudio Mattei – Non è solo una bella valle delle Dolomiti, ma è la valle in cui è nata la tradizione della scultura in legno con parecchie opere che rappresentano le figure del presepe. Ci sembrava quindi bello e doveroso rendere omaggio a questa tradizione», conclude, mostrando le teche con i manufatti in legno.
Dopo aver respirato l’atmosfera natalizia dei presepi, non restava che tornare in piazza per il «Fire show»: lo spettacolo finale di giocoleria con attrezzi infuocati che ha chiuso la manifestazione.
«Ma non finisce qui! – ha precisato il sindaco, invitando all’evento di Capodanno – L’appuntamento in Piazza della Libertà per il gran finale è fissato per mercoledì 1° gennaio con lo spettacolo pirotecnico musicale. Un’altra occasione per ritrovarci tutti insieme e salutare il nuovo anno».