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«Palosco e… ghera öna olta»: (ri)scoprire il passato contadino

Articolo. Domenica 6 ottobre il centro storico del paese, set principale del film «L’albero degli zoccoli» di Ermanno Olmi, si trasformerà in un villaggio di una volta, con dimostrazioni, laboratori e iniziative per rivivere i mestieri degli artigiani e scoprire la bellezza di un passato fatto di cose semplici

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Palosco (Archiovio Storylab)

C’era una volta un paese della bergamasca dove in una cascina vivevano quattro, cinque famiglie di contadini e in cui «la casa, la stalla, la terra, gli alberi, parte del bestiame e degli attrezzi appartenevano al padrone e a lui si dovevano due parti del raccolto». Era il tempo raccontato ne «L’albero degli zoccoli», il film diretto da Ermanno Olmi che nel 1978 portò la campagna bergamasca sul tappeto rosso di Cannes. Oggi è invece lo spirito che anima la prima edizione di «Palosco e… ghera öna olta», l’iniziativa che domenica 6 ottobre trasformerà il centro storico del paese – set principale del film di Olmi – in un autentico villaggio di una volta, permettendo a tutti di immergersi nelle tradizioni e nel “saper fare manuale” del secolo scorso.

«L’obiettivo è mostrare soprattutto ai più giovani le differenze tra lo stile di vita odierno e quello dei nostri nonni, attraverso rievocazioni storiche, laboratori e visite guidate», dichiara Ivan Pedroni, assessore agli Eventi del comune di Palosco e presidente della San Lorenzo Eventi. Si partirà infatti con una riscoperta del territorio tramite i suoi corsi d’acqua, centrali per i mestieri e le faccende domestiche di una volta. Per l’occasione poi, nella sala consiliare presso il centro civico di Palosco – dove sorgeva la vecchia scuola del paese – è stata ricostruita un’aula scolastica dei primi anni del Novecento, dove si potranno sfogliare un registro di classe del 1908, i libri del 1934 e i quaderni di una volta. Ed è proprio quello che faranno oggi (mercoledì 2 ottobre) e domani (giovedì 3 ottobre) gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria visitando la mostra e confrontando il materiale scolastico contenuto nel loro zaino con quello della tipica cartella degli anni ’30.

Tanti poi saranno i laboratori in programma per scoprire l’arte e la pazienza del lavoro manuale. A Palosco, i più piccoli potranno infatti toccare con mano i mestieri degli artigiani, come quello del casaro, del fabbro e di chi era impegnato nella bachicoltura. «Verranno coinvolti anche i commercianti paloschesi che allestiranno i propri negozi come una volta – spiega Massimo Finazzi, assessore al Commercio e all’Istruzione di Palosco – La rievocazione non è fine a se stessa, ma è per riavvicinare la gente di oggi al paese». Grazie a »Palosco e… ghera öna olta», passato e presente dialogheranno, facendo riaffiorare ricordi o nuove consapevolezze, a seconda dell’età.

Presente anche L’Eco café

Domenica 6 ottobre, dalle 10 alle 19 in Piazza Castello a Palosco, ci sarà anche la redazione mobile de L’Eco café. Allo stand, come da tradizione, potrete sfogliare il quotidiano e gustare una tazzina di buon Caffè Poli. Troverete anche un’autrice di Eppen, che seguirà live la manifestazione e sarà pronta a raccogliere storie e curiosità legate all’iniziativa e al paese.

Non mancheranno anche le nuove offerte di abbonamento: allo stand de L’Eco café sarà possibile sottoscrivere a soli 55 euro un abbonamento bimestrale (6 giorni a settimana) all’edizione cartacea de L’Eco di Bergamo, oppure un abbonamento semestrale all’edizione digitale del quotidiano, oppure ancora tredici numeri della rivista Orobie. Ci sarà anche seconda promozione: 100 euro per chi si abbona per quattro mesi all’edizione cartacea de L’Eco di Bergamo (6 giorni a settimana), oppure a un anno di edizione digitale, oppure ancora a venticinque numeri di Orobie. In omaggio, uno o due biglietti per il parco divertimenti Leolandia di Capriate San Gervasio.

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