Avvio col botto con centinaia di bottiglie stappate per la terza edizione di «West Bergamo Wine & Friends», tra antiche botti, torchi e strumenti che hanno fatto la storia e la tradizione della produzione vinicola bergamasca. Un evento che è anche un’opportunità per visitare il Museo del Falegname Tino Sana, fiore all’occhiello del sito produttivo dell’azienda, ad Almenno san Bartolomeo.
Già dal tardo pomeriggio del 30 novembre il museo si è riempito di visitatori che hanno degustato vini locali e curiosato tra le numerose sale e le botteghe artigianali con i loro arnesi del passato. E le porte di sono riaperte il pomeriggio del giorno successivo per nuove degustazioni, l’ultima alle 19,45.
L’obiettivo della Pro loco degli Almenno, organizzatrice dell’evento, è quello di valorizzare principalmente i produttori e le cantine del territorio, dagli Almenno, passando per Pontida, Palazzago, Ambivere, Mapello, Villa d’Adda, Carvico, Villa D’Almè, Sotto il Monte, Sorisole e Bergamo senza dimenticare altri importanti produttori della zona Est di Bergamo (come Scanzo, San Paolo d’Argon, Grumello).
«Abbiamo il dovere di valorizzare le nostre tradizioni come quelle della viticoltura e dell’enologia, tradizioni che garantiscono la cura e presidio del territorio, tutela dell’ambiente e recupero di terreni – ha affermato Pietro Rota, presidente della Pro loco –. Siamo fortunati, nel nostro territorio nascono dei grandissimi vini: questo evento vuole essere un punto di partenza per portare valore e far conoscere i suoi ottimi frutti. Ringrazio il Comune di Almenno San Bartolomeo, il Comune di Almenno San Salvatore per il sostegno e collaborazione, tutti i volontari della Pro loco e del Museo, il gruppo Bersaglieri per l’aiuto concreto e Conad per il supporto alla manifestazione».
All’inaugurazione, presenti tra gli altri il consigliere regionale Alberto Mazzoleni che ha rimarcato «la forte crescita delle aziende vitivinicole bergamasche, con tecniche che si vanno sempre più affinando, in una produzione di nicchia, ma che sta diventando leader nel settore» e Carlo Loffreda, direttore di Coldiretti Bergamo, che ha ribadito «la presenza di una realtà vitivinicola non grandissima in provincia di Bergamo, ma in forte cresciuta e con un interesse sempre maggiore, anche da parte dei giovani, come si vede dalla partecipazione a questo evento». Soddisfazione per la numerosa partecipazione già dal tardo pomeriggio da parte di Aurora Sana , presidente del Museo del Falegname, che l’ha definita «un’opportunità imperdibile per gli appassionati di vino e per chi desidera scoprire storia, cultura e tradizioni delle zone vinicole bergamasche».