Oltre 20mila persone hanno visitato nei giorni scorsi a Treviglio la «Fiera Agricola della Pianura Bergamasca», la kermesse dedicata al mondo agricolo e non solo che è giunta alla 40esima edizione. La manifestazione è stata ufficialmente inaugurata a fine aprile con il taglio del nastro da parte di Giuseppe Fattori, ideatore e direttore della fiera. «Le aspettative - racconta Flavia Fattori, responsabile amministrazione e marketing dell’evento - erano già molto buone. I feedback del pubblico di questi giorni hanno confermato tutto questo ripagandoci dell’impegno che abbiamo profuso nel corso di un intero anno di lavoro. Il successo di questa edizione ci carica di responsabilità per fare ancora meglio in vista della prossima edizione per cui inizieremo a lavorare già a partire dal 16 maggio».
Le luci dell’organizzazione sono ora accese per «Treviglio Cavalli», la rassegna interamente dedicata al mondo equestre, giunta alla 17esima edizione, che questo fine settimana replicherà il successo dei giorni scorsi. «Si tratta - sottolinea Fattori - di un evento nato in modo collaterale alla “Fiera dell’Agricoltura” ma che, nel tempo, ha acquisito un’indipendenza sempre maggiore divenendo una tra le prime manifestazioni equestri d’Italia. Ai gala serali, quest’anno, parteciperanno artisti di livello in grado di stupire il pubblico mentre è stato confermato il richiestissimo battesimo della sella: un’iniziativa che favorisce il contatto tra i bambini e gli animali».
Agricoltura fa rima con sostenibilità. E anche la «Fiera dell’Agricoltura della Pianura Bergamasca» ha fatto di questo tema uno dei suoi pilastri, così come la città di Treviglio ha dimostrato con il tempo di avere una forte sensibilità in politiche green. «A prescindere dalle amministrazioni – dichiara il sindaco Juri Imeri - la città di Treviglio è sempre stata molto attenta a questi temi. Penso, ad esempio, all’immenso patrimonio arboreo di cui disponiamo e alle scelte che abbiamo compiuto, anche di recente. Tra queste spicca senz’altro l’acquisizione dell’ex cava “Vailata”, destinata a diventare un parco pubblico di 90mila metri quadrati. A ciò si aggiunge un discorso legato alla qualità della vita dei cittadini in termini di valorizzazione dei percorsi rurali, delle piste ciclabili e, non ultimo, attraverso l’introduzione, a partire dal 1° gennaio, della raccolta puntuale dei rifiuti».