A Valbondione, sabato 13 luglio alle 22, sarà possibile tornare indietro nel tempo di quasi un secolo, quando le Cascate del Serio erano uno spettacolo quotidiano. Fino al 1931, infatti, il fiume Serio percorreva naturalmente un balzo di 315 metri, sgorgando dal ghiacciaio del Trobio, nella fase estiva, dal Pizzo Recastello e dal Monte Gleno in quella invernale.
Dopo la realizzazione della Diga del Barbellino, il normale scorrere del fiume venne interrotto per alimentare la diga e produrre energia idroelettrica. Dal 1969 però, grazie a un accordo fra l’ente energetico e l’amministrazione comunale di Valbondione, ammirare i tre salti delle Cascate è diventato un evento che si ripete solo poche volte all’anno.
Il sindaco di allora, Lorenzo Riccardi, promotore della riapertura, non immaginava che nel 2020, grazie al suo omonimo nipote, sarebbe stato siglato un gemellaggio con le Cascate di Jiulong in Cina. A raccontarlo è proprio il nipote, Lorenzo Riccardi, di origini bergamasche e in Cina da 20 anni: «L’idea è nata nel 2020, quando ricorreva il cinquantesimo anniversario di relazioni diplomatiche bilaterali tra Italia e Cina e quando scoppiò il Covid-19. Ho pensato che promuovere un gemellaggio tra i due siti naturalistici potesse valorizzare un patrimonio che in quel momento era impossibile da valorizzare».
Anche a più di 13mila chilometri di distanza, infatti, le due cascate hanno molto in comune, come il fervido contesto economico nel quale sono collocate e l’altrettanto vivace desiderio di valorizzare le proprie tradizioni locali e culturali. Quelle del Jiulong, anche note come «Cascate dei nove draghi» per i loro nove salti, sono tra le più belle della Cina, un primato che ricorda quello delle cascate bergamasche, tra le più alte d’Italia. Non solo: l’interesse per lo sport è immancabile sia sulle Alpi Orobie sia nella provincia di Yunnan, sede di una famosa maratona a cui, nel 2024, ha partecipato anche la delegazione italiana, insieme al sindaco di Valbondione e a quello di Qujing. Il paesaggio della contea di Luoping, colorato di giallo dai fiori di colza, è quindi incredibilmente legato a quello verdeggiante dell’Alta Val Seriana.
Questa insolita e preziosa amicizia verrà celebrata anche il prossimo sabato in Piazza Martiri con alcune prove di scrittura in collaborazione con l’Associazione Culturale Cinese di Bergamo, e presso l’Osservatorio Maslana con danze e musiche tipiche della Terra del Dragone. Entrambe le attività sono in programma a partire dalle 18. Dalle 15, invece, nella piazzetta dell’oratorio di Valbondione sarà possibile incontrare la redazione mobile de L’Eco di Bergamo, sfogliare il quotidiano, abbonarsi e gustare una tazzina di buon Caffè Poli. Troverete anche un’autrice di Eppen, pronta ad ascoltare le vostre storie.
I percorsi per raggiungere le Cascate del Serio sono i tre indicati nell’infografica qui sopra (o a questo link). La protezione civile e il soccorso alpino inviteranno a scendere unicamente dal sentiero CAI 305.
Un itinerario “dal fondo alla cima”
L’apertura notturna delle Cascate del Serio offrirà anche l’occasione per visitare Valbondione in giornata attraverso tre luoghi simbolici, collocati a diverse altezze. Partendo dal «fondo», nei pressi del campeggio, alla Contrada di Bondione è presente la Chiesetta di Santa Elisabetta, costruita per volontà dei valbondionesi e conclusa nel 1662. Da più di tre secoli, la chiesetta è oggetto di devozione e di particolari cure da parte della gente del posto. All’interno conserva alcune importanti opere, come il quadro raffigurante la Visita di Maria alla cugina Elisabetta e quello con S. Antonio da Padova, realizzati dal manierista Domenico Carpinoni, e una preziosa cancellata in ferro battuto del Seicento con eleganti guarnizioni in bronzo.
Salendo, si troverà poi la Chiesa Parrocchiale di Bondione, dedicata a San Lorenzo martire e consacrata nel 1614. Superati la scalinata e il grandioso portico esterno, entrambi ideati dall’architetto Elia Fornoni, all’interno della chiesa si potrà scorgere di nuovo il tocco del Carpinoni. Sono suoi infatti gli affreschi che ornano il presbiterio, risalenti al 1620, e la tela raffigurante la Madonna del Rosario. Di scuola moroniana è invece la Pala della Madonna con i santi Sebastiano, Lorenzo e Rocco.
Mettendosi nuovamente in marcia lungo la strada e ancora più su, si giunge proprio all’inizio dei sentieri 332, 305 e 306 che portano alle Cascate del Serio. Lì sorge infine la facciata in pietra della Cappelletta Lisander o Cappella di Sant’Alessandro, costruita nel 1988 in memoria dei caduti della montagna. Al suo interno, si potranno ammirare i dipinti dei santi Giorgio e Alessandro.