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Con «La Terza Piuma» si svela il filo verde della sostenibilità

Articolo. L’associazione, che promuove un consumo più consapevole e attento all’ambiente, è il nuovo partner de L’Eco café. Durante le tappe del tour della redazione mobile sarà possibile aderire alla raccolta di tappi di sughero e di scarpe esauste. In alcune date speciali, la «Terza Piuma» proporrà attività e laboratori legati al riuso

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Il tour de L’Eco café ha sempre un tema un’attenzione particolare che legano ogni tappa e ogni incontro con amministratori, associazioni e realtà di promozione territoriale. Quest’anno il filo conduttore di tutta la stagione della nostra redazione mobile sarà la sostenibilità. E in questa ottica green, abbiamo il piacere di accogliere un nuovo partner: l’associazione «La Terza Piuma» di Bergamo.

«L’Associazione – come si legge sul loro sito internet – è nata perché crediamo nel valore e nel ruolo delle tradizioni. Crediamo che qualcosa di bello si nasconda sempre nel posto più inaspettato, magari proprio sotto i nostri occhi. Un vecchio abito o un vecchio tessuto possono essere riscoperti e riutilizzati per trovare un nuovo valore, non possono essere considerati semplicemente dei rifiuti».

L’associazione

Le attività dell’associazione – che ha sede in via Divisione Tridentina a Bergamo, dove una piccola bottega autofinanzia i vari progetti – sono tutte connesse tra loro da un filo verde, un progetto che lega sostenibilità economica, ambientale e sociale. La storia di questa realtà nasce nel 2014 da un’idea di Alessandra Gabriele e da alcuni compagni di viaggio che insieme a lei hanno a cuore la promozione di un consumo più consapevole e attento, con uno sguardo green a 360 gradi. Il nome dell’associazione trae ispirazione della favola dei fratelli Grimm «Le tre piume»: «In questa storia – spiega la fondatrice – si racchiude una morale preziosa, secondo cui qualcosa di bello si nasconde sempre nel posto più inaspettato e vicino, sotto i nostri occhi. Una lezione importante che caratterizza tutta la nostra filosofia».

Come si può essere davvero sostenibili parlando di cibo, di finanza, di auto produzione e di benessere personale? È davvero possibile un futuro più sostenibile? L’associazione propone un modello e realizza progetti per favorire la creazione di un’economia circolare con una serie di attività che hanno concretamente un risvolto sociale. Tra questi spicca «Kick off the revolution» che sarà portato in giro per la bergamasca per tutto il tour de L’Eco café.

«Kick off the revolution»

«Il calcio d’inizio della rivoluzione – spiega Alessandra Gabriele – parte proprio dai nostri scarti, vestiti o scarpe che non utilizziamo più, residui di produzione di alcune aziende tessili, sovraproduzioni alimentari che diventano tessuti attraverso processi innovativi, dalle bucce di mela alla “pelle” sintetica, arrivando a quelle di arancia. In questi ultimi anni ci siamo concentrati sul riciclo della gomma delle vecchie scarpe di ginnastica. Con la raccolta delle scarpe e la successiva lavorazione, grazie a un processo di separazione tra suola e tomaia, una società specializzata trasformerà questo materiale, che verrà poi utilizzato per la posa di un tappeto anti trauma in un parco giochi di Bergamo».

Il progetto ha preso il via due anni fa, con 15 punti raccolta in città. La convenzione con il Comune di Bergamo è terminata, ma la campagna continua ad essere attiva, con un unico centro di raccolta presso la sede dell’associazione. «Con il materiale che raccoglieremo durante il tour de L’Eco café precisa Alessandra – puntiamo a trasformare un altro parco cittadino. In più, nel gennaio 2024, il progetto arriverà nella bellissima Val Gandino grazie a una convenzione con i Comuni de “Le Cinque terre della Val Gandino”, già approvata e sottoscritta dalle amministrazioni comunali».

La raccolta dei tappi di sughero

Oltre alle scarpe esauste, nelle varie tappe de L’Eco café si potrà partecipare alla raccolta dei tappi di sughero, un’iniziativa che ha un fine sociale nobile e bellissimo per la comunità. «Grazie all’accordo con diversi partners – continua la fondatrice – questo piano è sostenuto anche da Legambiente Bergamo e dall’AIPD, l’Associazione Italiana Persone Down. I tappi raccolti verranno dati a un’azienda che ricicla il sughero e lo trasforma in materiale per l’edilizia. Per ogni chilo di sughero raccolto, questa realtà ci darà una quota che verrà utilizzata per inserimenti lavorativi speciali, vale a dire per l’assunzione di persone con disabilità che saranno a loro volta impiegate nella raccolta. Ad oggi, siamo riusciti ad assumere un ragazzo, ma sicuramente vogliamo incrementare la rete per creare un vero e proprio team di lavoro “speciale”».

Anche la raccolta di tappi di sughero arriverà in Val Gandino, sempre dal 2024, e a breve in Città Alta e in Borgo Palazzo, grazie alla collaborazione con le associazioni dei commercianti dei due quartieri.

In alcune tappe, «La Terza Piuma» proporrà nell’area de L’Eco café laboratori e attività legate al riciclo. Qui trovate tutte le informazioni aggiornate, le tappe e le attività della nostra redazione mobile. E prendete nota per questo weekend: vi aspettiamo sabato 3 giugno a Ghisalba per la tradizionale «Sagra del salame nostrano bergamasco»!

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