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Up To You, il festival teatrale organizzato (anche) dai giovani

Articolo. Under 25 al lavoro per la scelta e l’organizzazione di due dei cinque spettacoli della rassegna. Che prevede anche incontri e laboratori sul mondo del teatro e della cultura durante e dopo la pandemia

Lettura 5 min.
L’amore ist nicht une chose for everybody di Collettivo Treppenwitz

Quando si parla di giovani non si sa mai bene a cosa ci si riferisce, una categoria iperuranica (“i giovani”) buona per fornire un soggetto astratto a qualche fenomeno del momento, di solito negativo. I ggiovani – con la doppia g per storpiare una generalizzazione effimera – sono tutto e niente, protagonisti consapevoli o meno del cambiamento culturale e antropologico in corso, alcuni animati da una nuova passione politica (l’ambiente) espressa in nuove modalità. E tutti portatori di valori rinnovati che, come ricordava De André, “non siamo ancora riusciti a capir bene, perché siamo troppo affezionati ai nostri”.

Un festival come percorso di crescita, il teatro nella sua complessità che diventa formazione per gli under 25 sono forse le risposte più semplici e pratiche – senza la presunzione di essere esaustive – alla questione giovani, per una volta direttamente coinvolti nel fare e non oggetti quasi etologici di un presunto tentativo di comprenderli (che però li esclude). In poche parole stiamo parlando del Festival UP TO YOU, dal 27 al 29 maggio a Bergamo e il 4 e 5 giugno 2021 a Scanzorosciate.

Le ragazze e i ragazzi di Up To You hanno vissuto un’esperienza nuova rispetto a cosa è e a come si vive il teatro. Dalla selezione degli spettacoli, all’organizzazione degli eventi collaterali, dalla logistica alla promozione, guidati dalla compagnia Qui e Ora Residenza Teatrale (che ha ideato e realizzato il progetto), Up To You ha permesso agli under 25 di organizzare a affrontare le relative problematiche di un festival, vivendo in modo diverso il teatro e scoprendo cosa c’è dietro l’avvenimento su un palco. Perché fare teatro non è solo recitare, ma occuparsi di tutti questi aspetti che rendono possibile la realizzazione di uno spettacolo.

I ragazzi di Up To You hanno scelto due delle cinque proposte artistiche in cartellone, frutto della visione di una rosa di dieci spettacoli di teatro contemporaneo di giovani compagnie e artisti e artiste under 35 del panorama nazionale, selezionati dalla rete RISONANZE di cui anche Up To You fa parte insieme ad altre direzioni artistiche partecipate, come quelle di Dominio Pubblico – Roma, Festival 20 30 – Bologna, Direction Under 30 – Gualtieri, Festival Strabismi – Cannara, Kilowatt Festival – Sansepolcro. A ciò hanno aggiunto alcuni eventi collaterali per arricchire la rassegna.

Up To You, tradotto Sta a te, è la formula con cui si lascia allo spettatore la libertà di pagare il prezzo del biglietto, un’abitudine diffusa soprattutto nei concerti e in teatro. L’Up To You di cui stiamo parlando però va oltre l’aspetto economico (gli spettacoli sono a biglietto) e chiama in causa il pubblico. L’invito è quello di partecipare al programma del Festival dando il proprio contributo alla riflessione sul ruolo dello spettatore e sulla necessità di cercare di capire il mondo attraverso i diversi linguaggi dell’arte.

Gli spettacoli scelti dai ragazzi

Promosso dall’Assessorato alla Cultura di Bergamo in collaborazione con il Comune di Scanzorosciate, Bergamo per i Giovani e Dominio Pubblico, Up To You comincia venerdì 27 maggio, a Bergamo, alle ore 18 con una Critical Mass che parte dal Lazzaretto per dirigersi verso il Teatro San Sisto di Colognola dove ci sarà l’Opening Up (ore 19) e poi si terrà il primo spettacolo, “L’amore ist nicht une chose for everybody (Loving Kills)” di Collettivo Treppenwitz (ore 20, Teatro San Sisto). Una performance in cui gli attori intraprendono un percorso in cui ognuno di loro rievoca la propria esperienza: cosa vuol dire oggi avere trent’anni e interrogarsi sull’amore? Il tutto ambientato in un non-luogo come il gate di un aeroporto.

Il 28 maggio (ore 20, Auditorium Piazza Libertà) toccherà invece a “Un onesto e parziale discorso sopra i massimi sistemi” di e con Pietro Angelini, dove il protagonista, a partire dalla propria esperienza personale, si interrogherà, tra ironia e disperazione, su cosa significhi fare arte oggi. La risposta sarà un flusso di pensieri, di concetti e di aneddoti, che si manifesterà attraverso un linguaggio cross-mediale e che diventerà materia teatrale, disegnando un profilo intimo e psicologico del protagonista.

Arance, Shakespeare e mappature emotive

Gli altri tre spettacoli sono stati selezionati dalla direzione artistica di Qui e Ora Residenza Teatrale. “Questo lavoro sull’arancia” di Marco Chenevier sarà il 29 maggio (ore 20, Palestra Lotto, via Luigi Tadini, 2) a Bergamo: uno spettacolo dove gli spettatori saranno chiamati a prendere parte attiva agli accadimenti in una dinamica esperienziale condivisa attraverso la danza. Il risultato rifletterà sulla natura del dispositivo scenico attraversandolo insieme al pubblico in un’ottica diversa, incentrata non sull’interpretazione del simbolo ma su dinamiche esperienziali condivise.

Il weekend successivo ci si sposta a Scanzorosciate con “Shakespearology” di Sotterraneo (il 4 giugno, ore 20, Teatro di Rosciate), che parte dall’immaginario collettivo per un’intervista impossibile a William Shakespeare in persona: non il vero, autentico, originario William Shakespeare, ma uno dei possibili Shakespeare. Shakespearology è un one-man-show, una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona e cerca di rovesciare i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere, finalmente è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo.

Il giorno dopo “Mappature emotive” di exvUoto Teatro (5 giugno, tre appuntamenti: ore 16, 17.30, 19, Piazza della Costituzione 1), è una performance human specific preceduta da un laboratorio di una settimana con i cittadini e le cittadine di Scanzorosciate. Il tutto sboccerà in un una passeggiata performativa sviluppata grazie alla relazione tra i performers e la comunità ospitante. Gli incontri con gli attori culturali della comunità e il coinvolgimento della cittadinanza permetteranno di scrivere una vera e propria drammaturgia del luogo.

Gli eventi collaterali (ma neanche poi tanto)

Up To You sarà anche una serie di iniziative come momenti d’azione, confronto, formazione e condivisione, a partire dalla Critical Mass già citata a cui se ne aggiungerà un’altra (27 maggio e 4 giugno, ore 18): entrambe partiranno dal Lazzaretto e raggiungeranno – insieme e senza inquinare – i luoghi degli spettacoli.

Ci saranno poi a una serie di incontri con gli artisti coinvolti nel programma e non solo. I Meetup del Festival (così sono stati chiamati) saranno spazi di riflessione e scambio sul fare cultura oggi e sugli spazi culturali esistenti.

Il Meetup #1 (28 maggio, ore 18.00, Auditorium Piazza Libertà) vedrà coinvolti con Pietro Angelini e Simon Waldvogel (rispettivamente attore-autore e regista di “Un onesto e parziale discorso sopra i massimi sistemi”). Con loro Federica Carra, assistente alla regia di “L’amore ist nicht une chose for everybody (Loving Kills)”.

Il Meetup #2 (29 maggio, ore 11.00, Spazio Polaresco) vedrà insieme Tiziano Panici di Dominio Pubblico e Matteo Polimanti di Risonanze. “What’s Up? Storie di sopravvivenza culturale” (29 maggio, ore 18, Spazio Polaresco) aprirà invece un dialogo fra diverse realtà del territorio e non, come Francesca D’Ippolito (C.Re.S.Co), Nicolas Ceruti (Associazione Etre), Rita Pelusio (Coordinamento spettacolo Lombardia), Dimitri Prepio (Ink Club) e Viviana Magoni (Teatro Caverna), per un dialogo sulle forme e modalità di fare cultura messe in campo in questo periodo di pandemia.

Pensieri fra generazioni diverse

Spiega Giorgia Di Giusto della Direzione Artistica under 25: “abbiamo avuto l’opportunità di selezionare due degli spettacoli che il pubblico potrà vedere durante il Festival. Due lavori che raccontano come noi giovani ci approcciamo alla vita adulta, che ci hanno fatto discutere molto tra noi e forse, proprio per questo, sono stati scelti, per rilanciare al pubblico la riflessione. È un up to you rivolto al pubblico”. Le fanno eco Francesca Albanese, Silvia Baldini e Laura Valli, della Direzione Artistica di Qui e Ora Residenza Teatrale: “Up To You è condividere pensiero e visione fra persone di generazioni diverse, è raccontare quello che si è imparato in questi anni sul fare e progettare cultura, ma anche ascoltare e dare forza al pensiero giovane. Dopo anni di progetti sul territorio, organizzazione di eventi culturali e rassegne, il desiderio era quello di incontrare ragazze e ragazzi che avessero voglia di dire la propria sul fare cultura e sull’arte come bene comune per la vita della città. Trovare compagne e compagni di viaggio”.

Info

Programma completo al link qui sotto. Prezzi spettacoli: ingresso unico 5 € - ridotto under 25 3 €. Posti limitati, prenotazione consigliata.

Info [email protected]

Sito Up To You Festival