C’è il teatro, con quel buio che inghiotte la platea e quel palcoscenico che d’improvviso sembra essere l’unica cosa che esiste, dove le storie emergono dal silenzio e si fanno vita. Ci sono gli spettacoli, oltre quaranta serate di proposte per un cartellone lungo un’estate, dal 26 giugno al 25 settembre e poi ci sono i luoghi, che sono molto di più di uno sfondo.
Anche per questa sua edizione numero diciannove il festival deSidera accanto al teatro porta avanti un importante lavoro di valorizzazione del territorio, invitandoci a scoprire Bergamo e la sua provincia: portando in scena Il Cavaliere inesistente nella corte del Castello di Malpaga di Cavernago (2 luglio) oppure immergendo nel verde del Colle della Maresana lo spettacolo Vita nei boschi, ispirato all’omonimo capolavoro di Henry David Thoreau (9 luglio). Sulle tracce dell’arte scenica ci troviamo a scoprire il Castello di Valverde, incantevole dimora ai piedi delle Mura, a due passi da Porta San Giacomo, con il debutto di Lydia tra le nazioni il 14 e il 15 luglio o ci addentriamo in Valle Imagna per assistere allo spettacolo Il sogno di Giuseppe in una grotta dove è ospitato il Santuario della Cornabusa (8 settembre). Il teatro diventa così sia fine, sia mezzo, strumento di scoperta di noi stessi e dei luoghi della provincia, un’occasione per uscire da noi, dagli spazi noti e dai confini conosciuti.
“Una voce ci dice: rimani qui. Nella tua casa, nella tua mansione, nella tua specialità, nel tuo settore o ambito di interessi. In quello che sei e in quello che sai già - scrive il direttore artistico di deSidera Luca Doninelli nell’introduzione alla rassegna - Ma c’è un’altra voce, più profonda, che senza sosta ci dice il contrario. […] Questa voce ci dice: esci, accetta la sfida del futuro, adesso sei di nuovo in gioco come non lo sei mai stato”.
Queste due voci si intrecciano e si confondono dentro di noi, ma ora sembrano vincere le spinte a riprenderci spazio fuori, a ripopolare piazze, a occupare tavolini con chiacchiere e sorrisi, a tornare a teatro, al cinema, a incontrare gli altri, a riprendere fiducia. Due voci che ci portano a esplorare il “fuori da noi” nelle variegate date in calendario e che ci riportano “in noi e con noi” quando si fa buio e le luci illuminano solo gli attori e noi li seguiamo mentre incontrano gioia, dolore, frustrazione, sorpresa e in una ricerca di sé che diventa specchio.
Uno specchio come possono essere i grandi personaggi della letteratura e dei miti: da Moby Dick di Melville, in scena al Lazzaretto nella riscrittura di Francesco Niccolini (19 agosto), al Minotauro e al suo labirinto proposto nel Parco della Rocca di Cologno al Serio da Roberto Anglisano (2 settembre), a un personaggio complesso e tormentato come l’Antigone di Non sono nata per condividere odio di Arianna Scomegna, in scena a Costa di Mezzate il 16 settembre, a cui si aggiunge Immaginare la Divina Commedia, un grande omaggio tra illustrazione e performance al capolavoro di Dante il 29 luglio a Spirano.
Spazio anche alle biografie di uomini più o meno noti: dal ciclista Felice Gimondi a cui Paolo Aresi ha dedicato lo spettacolo Gimondi, una vita a pedali (31 luglio, Songavazzo), a Puskas a chi?, spettacolo che ripercorre la vita dell’attaccante ungherese, secondo alcuni uno dei migliori calciatori al mondo, in scena a Treviglio il 5 agosto, oltre a Tre secondi prima, tre secondi dopo, la vita di Andrea Stella tra disabilità, sogni e possibilità.
A deSidera si ride, e anche tanto, con una serie di spettacoli all’insegna della comicità, con Giacomo Poretti, una delle tre anime di Aldo, Giovanni e Giacomo, in scena con Daniela Cristofori per Litigar danzando, sulla sottile arte del bisticcio (28 luglio, Osio Sotto), Otello POP Tragedy (8 luglio, Terno d’Isola) e Odisseo, racconto di un ePOPea (28 luglio Pagazzano) entrambi di Carlo Decio, oltre a Romeo e Giulietta in scena a Treviglio (18 settembre) e Classica for dummies, un’irriverente serata dedicata alla musica da camera con la MicroBand a San Pellegrino Terme (7 agosto).
Numerosi gli altri spettacoli in calendario (qui il programma completo), per un cartellone capace di spaziare dalla comicità, al teatro sacro, dal dramma, alle atmosfere sognanti, al teatro per ragazzi, per una rassegna che da sempre registra in poco tempo il tutto esaurito.
Tutti gli spettacoli sono a ingresso libero su prenotazione ad eccezione di Classica for dummies per cui non è necessario riservare un posto e Moby Dick, il cui costo è di 5 euro + prevendita. Importante disdire i posti riservati in caso non sia possibile seguire la serata, in modo da permettere ad altre persone di partecipare.