Offrire un’esperienza culturale accessibile e coinvolgente, creando un legame speciale tra le generazioni attraverso la forza del teatro. Dopo le prime due stagioni, la direzione artistica de «Il Teatro De Gli Incamminati», affidata a Gabriele Allevi, ha predisposto al Teatro Nuovo Treviglio un palinsesto di grande respiro nazionale. La stagione teatrale è arricchita anche quest’anno dalla sezione «Teatro in famiglia», una rassegna dedicata a famiglie e bambini, in programma la domenica pomeriggio.
All’interno della stagione 2024-2025 di «Benvenuti a Teatro», il cartellone presenta cinque titoli dedicati alle famiglie, selezionati per spaziare tra classici senza tempo e produzioni contemporanee. La varietà dei racconti permette di avvicinare i più piccoli all’arte teatrale in modo ludico e stimolante, rispondendo ai diversi interessi e alle curiosità dei più giovani spettatori. La proposta «Teatro in famiglia» ha riscosso un grande successo nelle scorse stagioni, diventando un punto di riferimento anche per la comunità trevigliese. Puntando alla riscoperta delle esperienze condivise, «Teatro in famiglia» diffonde passione per il teatro tra le nuove generazioni, incoraggiando la partecipazione attiva e la creatività. Andare a teatro offre un’importante occasione di confronto e dialogo tra genitori e figli, arricchendo l’esperienza e creando ricordi duraturi.
La sezione per famiglie si apre il 13 ottobre con «Pippi Calzelunghe» di Fondazione Aida. Allestito in occasione del centenario della nascita dell’autrice Astrid Lindgren, lo spettacolo narra le vicende di Pippi – la bambina fuori dagli schemi – e dei suoi amici; attraverso i loro occhi sbarazzini e spensierati. La regia e l’adattamento sono stati curati da Marinella Rolfart e Pino Costalunga. Scene, costumi e pupazzi sono stati realizzati da Tjåsa Gusfor, importante scenografa svedese che ha ricreato il micro mondo di Pippi: una sorta di miniaturizzazione fantastica dove i pupazzi (guidati dagli attori a vista, non nascosti come nel teatro delle marionette) sono i veri protagonisti della scena. Il regista, Pino Costalunga, ci racconta la creazione.
PC: Lo spettacolo è nato nel 2007 e da allora è in tournée, il che dimostra la vitalità sia dello spettacolo che del personaggio di Pippi Calzelunghe. Nel 2008 ha vinto il «Premio Eti» ed è stato riconosciuto come uno dei migliori spettacoli di teatro per ragazzi in Italia. Pippi continua a essere un personaggio attuale, tant’è che lo sceneggiato viene ancora visto dai bambini e il libro continua a essere letto.
CD: Qual è la forza di questo personaggio?
PC: Credo sia il testo. Dal punto di vista letterario, Pippi Calzelunghe apre una nuova stagione di scrittura per ragazzi. Astrid Lindgren, l’autrice, ha saputo mettere al centro il punto di vista del bambino. La letteratura per l’infanzia ha iniziato a considerare il mondo attraverso gli occhi dei piccoli, invece di avere sempre un adulto che descrive i bambini. Lindgren ha cercato di ragionare come un bambino e questo è quello che abbiamo tentato di fare anche noi con lo spettacolo, rispettando lo spirito del testo.
CD: Questo approccio ha contribuito a rendere Pippi un personaggio così trasversale?
PC: Assolutamente, Pippi è rivoluzionaria. Tanto che in Svezia è ancora un’icona dei movimenti femministi. In alcune scene del nostro spettacolo, mettiamo in evidenza come Pippi sfidi l’ipocrisia degli adulti con la sua logica infantile, che a volte risulta molto più aderente alla realtà.
CD: Dal punto di vista scenico, come avete deciso di rappresentare i personaggi e l’atmosfera?
PC: Ci sono tre attori e tre pupazzi che si alternano nell’interpretare Pippi, Annika e Tommy (gli amici della protagonista). Gli attori muovono i pupazzi e interpretano anche tutti gli altri personaggi, come i ladri, i poliziotti e Zia Prusselius, che vuole portare Pippi in orfanotrofio.
CD: Un lavoro di ricerca sia a livello attoriale, che scenografico.
PC: Sì, lo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con artisti svedesi. Abbiamo voluto mantenere un’atmosfera il più possibile fedele al contesto scandinavo. La scenografa e la costruttrice dei pupazzi sono svedesi, e prima di ottenere l’autorizzazione per la trasposizione teatrale, abbiamo lavorato a stretto contatto con la famiglia di Astrid Lindgren.
CD: In che modo avete lavorato alla traduzione del testo?
PC: Quando ho affrontato questo lavoro, ho scelto di ritradurre il testo originale svedese per restare il più fedele possibile. Ho cercato di preservare la modernità di questo testo, perché, anche se è stato scritto nel 1945, mantiene una freschezza e una creatività che molti autori di oggi non riescono a raggiungere.
CD: È stata quindi una sfida riuscire a rimanere così vicini all’opera originale?
PC: I famigliari volevano che restassimo fedeli ai dialoghi del libro, e credo che questo abbia contribuito a mantenere l’essenza dell’opera. Ci è stato chiesto di rispettare rigorosamente lo spirito sia del libro che dello sceneggiato, che tutti ricordano. Credo che lo spettacolo trasmetta quel senso di meraviglia e originalità che hanno reso Pippi Calzelunghe così amata. Pippi Calzelunghe è un capolavoro senza tempo, che continua a emozionare bambini e adulti. Invito tutte le famiglie a vedere lo spettacolo, perché è un’esperienza che attraversa le generazioni.
La rassegna «Teatro in Famiglia» prosegue con un programma pensato per intrattenere e coinvolgere i più piccoli. Il prossimo appuntamento, in calendario il 23 ottobre, è «Caro Lupo» di Miriam Costamagna e Andrea Lopez Nunes. Un’opera proposta da una giovane compagnia che sta rapidamente guadagnando riconoscimenti nel panorama del teatro ragazzi in Italia. Lo spettacolo prodotto da «Drogheria Rebelot» è stato selezionato per il «Progetto Cantiere 2019» di «Festival Incanti» di Torino e figura anche nel programma ufficiale del «Festival Mondial des Théâtres de Marionnettes 2023». Il 10 novembre, sarà la volta di «In viaggio con il Piccolo Principe», presentato da «Fondazione TRG - Teatro Ragazzi di Torino», tra le realtà più affermate nel campo del teatro per l’infanzia in Italia. Questo spettacolo, frutto di una collaborazione con la «Fondazione Bottari Lattes» per il progetto «Vivolibro», porta in scena la celebre storia di Antoine de Saint-Exupéry, offrendo ai bambini e alle loro famiglie l’occasione di immergersi in un grande classico.
Il 19 gennaio, il cartellone prosegue con «Lettere da molto lontano», un’opera ispirata all’acclamato autore olandese Toon Tellegen, spesso paragonato al nostro Gianni Rodari. Prodotto dal «Teatro Nazionale di Genova», lo spettacolo narra di un bosco magico e un mondo sospeso, abitato da animali che fanno da specchio agli umani. Il 23 marzo, si chiude la rassegna con «Verso Bi», presentato dal «Teatro del Piccione». La storia racconta di due personaggi sgangherati e affamati, un padre e un figlio, che trasportano il loro strampalato fardello di carabattole in un viaggio che sembra non avere né inizio né fine. Lo spettacolo è stato inserito tra i dieci migliori titoli del 2023 secondo Mario Bianchi e la rivista online «Eolo», grazie alla sua capacità di avvicinare i giovani a un immaginario spesso poco esplorato, come quello biblico, attraverso una narrazione che mette in luce il profondo legame tra padre e figlio.
Con un cartellone così variegato e di alta qualità, «Teatro in Famiglia» si conferma un’importante occasione per le famiglie di avvicinarsi al mondo del teatro, offrendo momenti di riflessione, divertimento e crescita culturale per le nuove generazioni. Informazioni sui biglietti e sul programma completo sono disponibili sul sito ufficiale. Abbonamento cinque spettacoli 30 euro, biglietto singolo euro €, ingresso omaggio per bambini sotto i 4 anni.