Le grandi rassegne culturali ripartono in città e, come tutti speravamo, prendono il via con slancio ed entusiasmo fortissimi. Sono tante le ragioni per cui l’organizzazione di eventi culturali è vitale per infondere energia e respiro a una cittadinanza, soprattutto nel corso di periodi difficili: la riappropriazione degli spazi pubblici, l’incontro tra persone che fanno parte di una collettività, la condivisione artistica, il sostegno reciproco. Sulla scia di questo intreccio di motivazioni ed esigenze nasce una rassegna teatrale che il Comune di Bergamo ha deciso di affidare all’organizzazione e alla direzione artistica del Teatro Prova: F A T E, ovvero Famiglie A Teatro Estate.
“L’Amministrazione comunale per l’estate 2021 ha voluto pensare alle famiglie e ai bambini, che hanno più di tutti sofferto in questi lunghi mesi di inattività e di silenzio”, dichiara Nadia Ghisalberti, Assessora alla Cultura. Una delle idee chiave dell’iniziativa è sicuramente il rilancio: è fondamentale immaginare e creare delle occasioni di nutrimento culturale, soprattutto dedicate a chi ha dovuto sostenere maggiormente il peso dell’assenza di uno spazio extra domestico. Per rendere l’iniziativa il più possibile accessibile a tutti, è stato dato un segnale importante di sostenibilità economica: il prezzo dei biglietti dei vari spettacoli, infatti, è di 4 euro, tariffa unica.
All’insegna della pluralità
La rassegna si apre il 30 giugno e si concluderà a metà agosto, per un’estate ricchissima di spettacoli che mettono in rilievo la storica tradizione bergamasca legata al teatro ragazzi. Finalmente, quindi, largo a bambini e bambine, ma non solo: largo anche a piccolissimi e ad adolescenti. Una seconda idea chiave di FATE è, infatti, la pluralità, su più livelli. Prima di tutto, i destinatari: il programma si articola su proposte molto varie, pensate e diversificate per tutte le fasce d’età, dalla più bassa (1-4 anni) del titolo “Boboboo” di Teatro Prova (sabato 7 agosto alle 11), a un pubblico di ragazzi e adulti, come nel caso di “Aglio, menta e basilico”, narrazione con fisarmonica e tastiera che vede in scena Tiziano Ferrari e Marianna Moioli domenica 18 luglio alle 21:30.
La pluralità di destinatari e temi si intreccia poi a una pluralità di luoghi. È uno degli aspetti più interessanti della rassegna: invece di concentrare tutte le date esclusivamente in un’unica location, la scelta è stata di popolare più spazi della città. Oltre al Teatro San Giorgio, casa di Teatro Prova, il pubblico si ritroverà quindi ad animare anche un contesto come l’Edoné, sicuramente una novità nell’ambito della proposta teatrale per famiglie. A questi si aggiunge un luogo che rappresenta in qualche modo il rilancio culturale per la città di Bergamo: il nuovissimo spazio Daste, l’ex centrale elettrica nel quartiere di Celadina che si trasformerà gradualmente in un polo multiculturale multifunzionale. Unendo i puntini ne risulta una mappa curiosa e variegata, in cui il pubblico - di tutte le età - si muove, agisce e dà vita ad ambienti cittadini a lungo rimasti in stand-by.
Attenzione alla territorialità
Infine, pluralissimi e diversissimi i linguaggi teatrali e i protagonisti in scena, anche se accomunati da un fattore: la territorialità. L’altra faccia del rilancio, accanto a quella degli spazi cittadini e dell’offerta culturale alle famiglie, sono le opportunità da garantire a professionisti dello spettacolo che riprendono, con gioia, il proprio lavoro. FATE valorizza quindi le molteplici compagnie e realtà bergamasche che operano nel teatro ragazzi e non solo, e che porteranno in scena lavori molto diversificati.
Le proposte includono il circo, con “Esercizi di volo” di Spazio Circo, giovedì 29 luglio alle 21:30, e con un omaggio all’arte circense e girovaga come “Circo Bazzoni” di Ambaradan, giovedì 1 luglio alla stessa ora. Spazio anche ai classici del teatro di figura, con un maestro burattinaio come Daniele Cortesi che porta il suo “Arlecchino malato d’amore” (giovedì 5 agosto) e con “Gioppino a Venezia in cerca di fortuna” di Gabriele Codognola (mercoledì 14 luglio); ma anche a uno spettacolo di ricerca come “Isotta” di Mon Cœur de Bois, Alilò Futuro Anteriore e Isabelle il Capriolo, che intreccia il lavoro sulla marionetta a un’esplorazione sull’identità e sui ruoli (giovedì 22 luglio). Non mancano, ovviamente, i titoli di teatro d’attore per bambini, che mescolano gioco e poesia: “L’Arca” di Teatro del Vento (domenica 11 luglio alle 17), “Moztri!” di Luna e Gnac (mercoledì 11 agosto) o “Vicini” di Teatro Prova (mercoledì 4 agosto).
Le proposte per i ragazzi più grandi
Per bambini e ragazzi più grandi, la rassegna presenta titoli che indagano temi di riflessione sociali, identitaria, ambientale: “Amare acque dolci” di Erbamil (7 luglio), “Luna sequoia millenaria” de La Vecchia Sirena (8 luglio), “Time Out” de La Pulce e Silvia Briozzo (domenica 25 luglio) o “Affabulare” di Candelaria Romero (domenica 8 agosto alle 17).
Non basta: alcuni appuntamenti sono dedicati a spettacoli che utilizzano il teatro danza come linguaggio, come “Il Libraio” di Respiro Cobalto (giovedì 15 luglio) o “Blackout, nel meraviglioso mondo di UOZ (app)” di Compagnia ABC e Festival Danza Estate, che indaga il nostro rapporto con la tecnologia e la comunicazione (mercoledì 21 luglio). E poi commistioni con il mondo della musica (“Il giovane Gaetano, una biografia in parole e musica”, di Ferruccio Filippazzi e Les Saponettes, in scena mercoledì 30 giugno) e installazioni teatrali (“Macchine del Teatro Incosciente” de La Voce delle Cose, mercoledì 14 luglio alle 18).
Rilancio, pluralità e inclusione: ecco la terza parole chiave di FATE, legata a doppio filo all’idea di una rassegna aperta su più spazi e più fronti e dedicata a un pubblico ampio e diversificato. Teatro Prova, d’altronde, da tempo dimostra una particolare attenzione all’inclusività, un orizzonte di indagine importante per le sue attività teatrali, come dimostrano le due edizioni finora proposte del festival di teatro e inclusione “Lo Sguardo del gatto”. Lo sottolinea Andrea Rodegher, Presidente di Teatro Prova, presentando l’iniziativa FATE: “Ci piace l’idea di una rassegna inclusiva, che possa e debba essere per tutte e per tutti. Ecco perché, per esempio, nel nostro sito troverete il programma in una versione scritta ad alta leggibilità, pensata per poter essere consultata da chiunque”.