Con quale facilità il fiume può diventare la metafora di qualsiasi cosa che abbia un percorso di trasformazione, un punto di partenza e uno di arrivo. E che in questo percorso attraversi contesti diversi, affronti ostacoli e abbia a che fare con la vita e con la morte, con un movimento che può essere placido e impetuoso, con acque gonfie o sottili, torbide e limpide, che si agitano e si quietano, accoglienti e minacciose.
È la dinamica costante del fiume. Come della vita, e delle storie. Sarà anche per questo, forse, che è da sempre uno dei grandi topos delle narrazioni letterarie e musicali. Di quelle statunitensi, in particolar modo: lo sanno bene nei pressi di deSidera, che con «Fiumi di cultura» organizza quattro appuntamenti letterari e musicali per raccontare come altrettanti grandi scrittori americani abbiano affrontato questo tema, in particolare nella loro produzione breve.
Il progetto prende spunto dai quattro Comuni che ospiteranno gli appuntamenti, tutti situati tra l’Oglio e il Serio: Cividate al Piano, Mornico al Serio, Urago d’Oglio e Covo. «Il progetto nasce dalla volontà di portare avanti un’esperienza nata da un consorzio di cultura del territorio durante l’anno di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023», spiega Walter Spelgatti di deSidera. «Il gruppo ha voluto continuare questa avventura e ha contattato noi di deSidera per discutere in quale modalità si potesse proseguire, cercando di dare anche una coerenza artistica alla rassegna. Quest’anno abbiamo pensato proprio al tema del fiume, e in particolare nella letteratura americana. Ci ha dato lo spunto proprio il sessantesimo anniversario di morte della scrittrice Flannery O’Connor ».
Quattro appuntamenti dunque, per un focus su quattro grandi autori della narrativa statunitense del Novecento che, ognuno a suo modo, hanno affrontato questo tema: Flannery O’Connor, Ernest Hemingway, Raymond Carver e David Foster Wallace. Di questi celebri nomi la direzione artistica ha scelto di concentrarsi su una produzione “laterale”, si potrebbe dire, ma di indubbia qualità: «Non abbiamo scelto i best-sellers o i grandi romanzi, ma i racconti, nella cui scelta ci ha guidati Luca Doninelli – continua Spelgatti – Questo genere letterario che sembra minore ma ha grande dignità e importanza». E il racconto breve è, in effetti, il midollo della letteratura statunitense, e più in genere di quell’arte di raccontare storie che è poi diventata una cifra culturale in genere.
Gli appuntamenti
L’intera rassegna si svolgerà nel corso del mese di luglio. Sarà la voce dell’attrice Debora Zuin a condurre le letture, accompagnate dalla musica di Michele Dal Lago (chitarra e voce), Giusi Pesenti (voce e percussioni) e Aimone Gronchi (voce e mandolino) che attingendo al vastissimo repertorio della popular music statunitense farà da contrappunto evocativo alle parole.
«Ciò che faremo dal punto di vista musicale sarà seguire, lungo il Novecento americano, la tematica del fiume sia dal punto di vista dell’immaginario che dal punto di vista della storia economica. L’alluvione del Mississippi nel 1927, per esempio, ha cambiato la storia degli Stati Uniti» spiega Michele Dal Lago, direttore artistico-musicale della rassegna. « La selezione di brani abbraccia tutto il Novecento americano, che è pieno di canzoni che raccontano il fiume. La proposta musicale seguirà le diverse declinazioni che del tema sono date nei racconti. Ogni volta cerco un gancio specifico: in Flannery O’Connor la presenza del fiume è più poetica, con Hemingway invece introdurremo brani che parlano anche di storia sociale».
La rassegna inizia giovedì 4 luglio al Parco Eden di Cividate al Piano con «Un brav’uomo è difficile da trovare» di Flannery O’Connor. Prosegue a Mornico al Serio, giovedì 11 luglio, nel Parco Santa Valeria con «Un giorno aspettando» di Ernest Hemingway e giovedì 18 luglio a Urago d’Oglio, nel Parco di Villa Zoppola, con «Brevi racconti» di Raymond Carver. Ultima tappa a Covo, giovedì 25 luglio, alla Fontana Armandi sul Percorso naturalistico del Fosso Bergamasco e dei Fontanili di Covo, con «Brave persone» di David Foster Wallace.
Sarà quindi la cosiddetta forma breve, la short story, la grande protagonista della rassegna. Una forma letteraria che sembra essere perfettamente adattabile alla forma-spettacolo. «È una bella formula sì – precisa Michele Dal Lago – La mia idea è che gli Stati Uniti siano un po’ la patria del racconto breve, e che questa forma sia particolarmente efficace in un contesto di incontro tra letteratura e musica, per la capacità che l’essenzialità descrittiva ha di raccontare una storia». Tutte le serate sono a ingresso gratuito e apriranno dalle ore 19 con l’happy hour in riva al fiume in attesa del reading musicale alle 19.30.