Non ricordo la mia prima volta a teatro. In compenso, ricordo il mio debutto sul palcoscenico nella mia (brevissima) carriera di attrice. O forse sarebbe meglio parlare di un salone, visto che ero all’asilo. Tutto ebbe inizio l’ultimo giorno prima delle vacanze natalizie, durante la tradizionale recita di Natale. Ero stata scelta per il nobilissimo ruolo della pastorella, di cui ero molto fiera dall’alto del mio paltoncino in finta lana di pecora, del maxi foulard calcato sulla fronte e del gonnellone ad altezza ascellare che comunque restava troppo lungo per le mie gambette.
Orbene, tutto era pronto per la prima. Peccato solo che il giorno della recita il mio partner artistico mi abbandonò suo malgrado, a causa di un terribile febbrone. Così, nel salone pieno di lustrini, lucine e ghirlande a forma di fiocchi di neve, di fronte alla folla astante di genitori accorsi per vedere lo spettacolo, mi ritrovai impalata e senza parole. Mancava la battuta prima della mia. Che fare dunque?
Mille pensieri mi attraversarono la testa, in una lunga pausa testimoniata da un filmato registrato dal nonno su una vhs (chissà dove sarà finita quella videocassetta). Per fortuna, capendo il disagio, la maestra interruppe l’impasse, suggerendomi di proseguire con la mia (unica) battuta.
“Fermi, fermi, volete forse svegliare il bambinello?!”
Perché vi racconto tutto questo? In primo luogo, perché il Natale è il momento in cui nella mia famiglia tradizionalmente si sfoderano molti racconti imbarazzanti dell’infanzia e, visto che quest’anno non avremo occasione di dilettarci in questa attività, importuno voi.
In secondo luogo, perché questo ricordo mi è tornato alla mente leggendo della bella iniziativa dei “Ricordi d’infanzia” di Pandemonium Teatro, avviata lo scorso 20 novembre in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Mossi dalla convinzione che quello con la sfera dell’arte sia un momento fondamentale e dall’alto valore formativo per bambini e bambine, la compagnia ha infatti sviluppato un progetto destinato a regalarci storie, memorie e aneddoti dell’infanzia di diverse personalità bergamasche.
Sotto forma di brevi racconti video, scrittori, attori, atleti, musicisti, scienziati e molte altre personalità del mondo culturale sono stati invitati a condividere i loro primi incontri con l’universo dell’arte, della musica, del teatro, della letteratura e così via. Ne sono emersi deliziosi ritagli di vita di pochi minuti: aneddoti divertenti e spunti di riflessione, che profumano d’infanzia.
Così, l’Assessore alla Cultura di Bergamo Nadia Ghisalberti ci ha accompagnati all’interno del Teatro Donizetti in un lontano giorno di Carnevale, a rispondere alle domande del Mago Zurlì nel tentativo di accaparrarci il bellissimo volume “Dalla Terra alla Luna” di Jules Verne. Abbiamo poi volato sulle ali della fantasia insieme alla versione bambina della capitana della Nazionale Italiana di Pallavolo Sorde Ilaria Galbusera, restando incantati dal silenzioso turbinio di movimenti degli attori, dai costumi teatrali e dai colori delle scene, capendo infine come ancora ci sia molto lavoro da fare per rendere il teatro e la cultura davvero accessibili a tutti.
Scavando nei ricordi, come l’astrofisico e divulgatore scientifico Luca Perri, siamo andati in cerca del primo libro, del primo spettacolo e del primo museo significativi della nostra vita, camminando tra Montecatini Terme e Palermo. E ancora, quanto è stato bello riscoprire insieme a Gisella Laterza, giornalista e scrittrice, la nascita di una passione e l’importanza dell’incoraggiamento e del sostegno nella sua crescita? O ridere al racconto dell’atleta paralimpica Martina Caironi, ripensando a come la fantasia e la realtà possano fondersi, al punto da citare un monte immaginario nell’interrogazione di geografia?
Ecco allora che, trascinati dai ricordi, ritroviamo quel sentimento di puro incanto e meraviglia, a cui i bambini sono particolarmente sensibili. Poco importa che sia suscitato dalla magnificenza della Cappella Sistina, come è stato per la Digital Content Creator Federica Di Nardo, oppure da un dipinto di Lorenzo Lotto nascosto dietro un altare, come nel caso dello scrittore e giornalista Paolo Aresi. Senza dimenticare l’Assessore alla Cultura di Alzano Lombardo Mariangela Carlessi e il suo racconto dell’eroe dell’infanzia Lessie che si mescola con un pastore scozzese in carne e ossa. Tutte storie che, nella loro ordinaria semplicità, si caricano di magia, con playlist da vedere e rivedere sul canale YouTube di Pandemonium, su Facebook e Instagram.
Ma i racconti non sono ancora terminati: mancano ancora due date all’appello. I prossimi ospiti di questo “focolare digitale del racconto” saranno la cantautrice Cristina Donà (il 22 dicembre alle 13) e infine Matteo Locati, batterista dei Pinguini Tattici Nucleari. Un modo diverso, genuino e sincero, per riscoprire quei bambini sopiti che sono in noi.