Un Natale speciale, in compagnia delle “teste di legno”, con la rassegna 2022 di «Burattini a Natale», le aperture speciali al Museo del Burattino e l’inaugurazione del Centro Studi intitolato a Miriam Ravasio (1949-2002), prima direttrice della Fondazione Ravasio.
Gli spettacoli
Questa edizione di «Burattini a Natale», a cura di Associazione Arts e Fondazione Benedetto Ravasio – Museo del Burattino, prevede spettacoli sia a Bergamo bassa e sia in Città Alta. Ospiti i migliori burattinai del nord Italia. Il biglietto unico, per adulti e bambini dai 3 anni, costa 7 euro. I biglietti sono in vendita solo alle casse, un’ora prima dell’inizio degli spettacoli, non è richiesta la prenotazione.
Domenica 18 alle 15.30 presso l’auditorium Ermanno Olmi, in via Sora 4 (a due passi dal Sentierone), il decano dei burattinai bergamaschi Pietro Roncelli porta «Gioppino alla Corte del re di Persia» (dai 4 anni). Gioppino, rimasto senza soldi e lavoro, imbrogliato da Brighella, decide di chiedere l’elemosina. Gli appare in aiuto un mago buono che lo conduce in Persia per liberare la principessa Rosaura, rapita da un malefico mago. Arrivati a bordo di un tappeto volante, dopo molte disavventure, Gioppino, grazie a un talismano, riesce a trionfare.
Sarà poi la volta di tre spettacoli, ciascuno in doppia replica, della compagnia fiorentina dei Pupi di Stac, creata da Carlo Staccioli – in arte Stac - a Firenze nel 1946. i Pupi di Stac hanno lo stesso carattere burbero ma bonario dei fiorentini e si esibiranno a Bergamo presso il teatro Sant’Andrea di Città Alta (via Porta Dipinta 37). Gli spettacoli sono adatti dai 3 anni in su.
Lunedì 26 dicembre, alle 10.45 e alle 15.30, presso il teatro Sant’Andrea «I tre doni del Vento Tramontano» , la storia di due mezzadri toscani, cui il vento tramontano ha distrutto il raccolto, ma il vento che soffia sui campi è in fondo bonario e saprà provvedere.
Martedì 27 dicembre, alle 10.45 e alle 15.30, presso il teatro Sant’Andrea «La storia di Prezzemolina» . Un grande classico delle fiabe tradizionali italiane: un povero boscaiolo e la moglie aspettano l’arrivo di una bambina. La donna ha voglia di prezzemolo e il marito lo coglie nell’orto della strega che, infuriata, pretende che la bimba diventi sua serva.
Mercoledì 28 dicembre, alle 10.45 e alle 15.30, presso il teatro Sant’Andrea «Il giardino del Re» . La nonna racconta tre storie: «La fiaba della fanciulla e il fiore», «La novella dei due gobbi» e «La filastrocca di Petuzzo». Attraverso filastrocche, canti e giochi, i piccoli spettatori vengono invitati a interagire con i burattini.
Visite animate al Museo del Burattino
Sabato 17 dicembre alle 15.30 sarà l’ultima occasione per partecipare alle visite animate al Museo del Burattino di via Tasso 8, accompagnati dal giovane burattinaio Gabriele Codognola. Arlecchino, Brighella e Gioppino prendono vita in questa divertita visita al Museo per raccontare le loro peripezie e disavventure. La visita dura circa un’ora, è indicata per i bambini dai 3 anni in su, accompagnati. Biglietti dai 3 ai 18 anni: 3 euro; over 18 anni: 5 euro.
Il Museo del Burattino è sempre visitabile negli orari consueti: da martedì a venerdì 15.00-18.00; sabato 9.30-12.30 e 15-18 (qui tutte le info). Chiuso sabato 24 e sabato 31 dicembre.
Sarà anche l’occasione per apprezzare il nuovo allestimento delle sale, che hanno visto recentemente l’aggiunta di altri 50 burattini provenienti dalla ricca collezione della Famiglia Ravasio e dall’acquisizione, nel 2019, dell’intero patrimonio della famiglia Onofrio, interprete del Gioppino bresciano. Il Centro Studi si compone di un archivio fotografico, documentale, video e di oltre 400 burattini, pupazzi, scene, copioni che datano dalla fine dell’Ottocento sino ai giorni nostri.
I burattini bresciani di casa a Bergamo
Il Museo del Burattino ha acquisito il materiale di lavoro della famiglia bresciana degli Onofrio, burattinai per tre generazioni, dal 1900. Molti dei burattini, oggetto della collezione, sono stati scolpiti da Enrico Manzoni detto «Rissolì» apprezzato scultore e burattinaio bergamasco. Alcuni scenari sono stati dipinti da Bicelli, scenografo del Teatro Grande di Brescia.
Come quello bergamasco, il teatro bresciano degli Onofrio, si rifà a messe in scena tradizionali che hanno nei personaggi di Gioppino, Brighella, Arlecchino e Colombina, i protagonisti principali.
L’inaugurazione del Centro Studi «Miriam Ravasio»
Sempre al Museo del Burattino, sabato 17 dicembre alle 11, si terrà l’inaugurazione del Centro Studi intitolato a Miriam Ravasio (1949-2002), prima direttrice della Fondazione Ravasio, dal 1993 al 2002. Il Centro Studi è dedicato al Teatro di Figura, per la valorizzazione e la fruizione di documenti d’archivio, bibliografici e iconografici e l’avvio dell’inventariazione e della digitalizzazione secondo gli standard internazionali.
A Miriam Ravasio è dedicata anche una borsa di studio, con il contributo di Regione Lombardia, che prende il via proprio nel 2022/2023 per la realizzazione di una ricerca relativa al Teatro di Figura (qui il bando).
Per l’occasione, sarà presentato l’archivio riordinato e consultabile di Fondazione Ravasio, unitamente ai fondi archivistici di Teatro Viaggio (storico nome del Teatro Ragazzi a Bergamo, attivo dal ’75 al 1988) e Sezione Aurea. Saranno presenti le istituzioni, seguirà brindisi e taglio del nastro.