Attori, musicisti, videomaker, stilisti, drammaturghi, artisti figurativi e molto altro: che Bergamo vanti un florido substrato composto da professionisti di ogni settore della cultura è risaputo. Dallo scorso maggio l’ex-carcere di Sant’Agata accoglie un gruppo di artisti under35 che hanno ridato vita allo spazio di Città Alta. Non solo una casa in cui gli artisti hanno potuto realizzare i propri progetti, l’hub creativo ha permesso la nascita di collaborazioni e nuove sperimentazioni dei linguaggi.
Nasce così Exsagera, il festival giovanile che invaderà Città Alta domenica 24 ottobre. Una data unica con al centro il tema della cura degli spazi cittadini. Dal giardino della Crotta fino ai lavatoi, passando per piazza Mascheroni e i portici della biblioteca Angelo Maj. Dalle 16.00 alle 19.00, ci si potrà imbattere in danze indiane, laboratori di stampe serigrafiche e di sartoria, concerti, installazioni e performance teatrali interattive, per concludere alle 22.00 con un concerto in Piazza Vecchia dedicato al campanone, il tutto in modo gratuito.
“Exsagera è un invito ad andare oltre il convenzionale, è una chiamata a rompere e superare gli schemi con cui interpretiamo normalmente l’utilizzo dello spazio pubblico – spiegano gli organizzatori del festival – Di fronte ad un modo di pensare fuori dagli schemi è facile pensare ‘esagerato!’. Exsagera vuole rivendicare questa esagerazione riappropriandosi dello spazio pubblico tramite azioni artistiche frutto di un processo partecipato nato all’interno di Exsa”.
Il progetto Ba.Be.L.E.
Il festival è organizzato dall’hub culturale nata nel 2021 all’interno dell’Ex carcere di Sant’Agata (Exsa), nell’ambito del progetto Ba.Be.L.E.. Si tratta di un luogo di contaminazione tra realtà artistiche e culturali, dove è possibile scambiarsi competenze, informazioni e punti di vista, ma soprattutto tessere relazioni e collaborare per sviluppare progetti condivisi. Uno spazio che ha dato casa e visto protagonisti 39 realtà creative per un totale di oltre 90 giovani, tutti sotto i 35 anni.
Con il festival si conclude anche il progetto Ba.Be.L.E. Bari – Bergamo Local Energy, finanziato dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) tramite il bando Sinergie, che ha visto in quest’ultimo anno uno scambio di buone pratiche di innovazione sociale giovanile tra i Comuni di Bari e di Bergamo, attraverso Spazio 13 di Bari, Maite e Hg80 di Bergamo. Un percorso lungo dieci mesi, con decine di eventi pubblici, laboratori e formazione dedicati ai giovani vincitori del bando, la riprogettazione di un bene comune come Exsa in chiave artistica e creativa, l’avvio dell’hub culturale e infine il festival cittadino.
Le mostre
Dal 13 al 24 Ottobre, presso Ex-Carcere di Sant’Agata, Arte Figurativa
Panopticon – personale di Enzo Furfaro
Il guardiano è rinchiuso. Argo Panoptes, il guardiano dai 100 occhi è rinchiuso nella torre di guardia, al centro del Panopticon. Ora egli è solo, circondato dai suoi riflessi. Noi lo vediamo ma lui non può vederci. Il suo sguardo vigile osserva le sue immagini moltiplicate dagli specchi attorno a lui. E in un momento si rende conto di essere il vero prigioniero.
Dal 20 al 31 Ottobre, presso Giardino La Crotta Piazza della Cittadella, Arte figurativa
PerS(on)E – Mostra a cura di Lara Vielmi e Nicolò Alborghetti
Il progetto pers(on)e permette, attraverso un’esposizione di fotografie, immagini, scatti, disegni e altro ancora di ricordare l’aria che si respirava durante la quarantena: oppressione, dolore, stanchezza, paura, vuoto, incertezza, perdita. Per rivedere con occhi nuovi ciò che solo un anno fa ha reso il nostro quotidiano un estraneo e che ha portandosi via un po’ di vita ad ognuno di noi.
Il programma del 24 Ottobre
Dalle 16.00 alle 19.00
Spazi sospesi e di sosta – Installazioni interattive a cura di FS71
All’interno del contesto storico di Città Alta, le installazioni con materiali semplici e di riuso, permettono la realizzazione di spazi fruibili e interattivi con lo scopo di invitare i visitatori a fare una pausa e viverli ed utilizzarli in modo autonomo, come semplici fruitori o partecipando attivamente nella definizione dello spazio stesso.
Aritmica – Performance musicale interattiva con strumenti ready made di Sebastiano Ruggeri e Alessandro Seminati
Aritmica è un progetto socio-educativo, incentrato sulla relazione agita nella musica d’insieme, che si pone come obiettivo la promozione di dinamiche pro-sociali intersoggettive e l’espressione creativa sia del singolo che del gruppo. Grazie all’immediatezza del corpo e del ritmo per creare giochi musicali interattivi, fare musica diviene metafora concreta del rapporto interpersonale in generale: i partecipanti creano di fatto un piccolo, domestico patto sociale sonoro di cui sono liberi attori responsabili. Il ritmo funge da linguaggio inclusivo, in grado di coinvolgere anche chi utilizza canali comunicativi diversi da quello verbale. L’immediatezza del gesto permette una partecipazione condivisa ed estesa a tutti, lasciando che la propria creatività ed espressività fluisca liberamente.
Creative bags – la sartoria di Alessandra Rossi
Dietro le quinte di una realtà creativa: l’arte sartoriale e una macchina da cucire in piazza Mascheroni. La performance prevede la realizzazione live di borse in tessuto decorate a mano con gli slogan del progetto. Le borse non saranno solo un gadget per i passanti, ma soprattutto un veicolo per comunicare i valori del festival legati alla cultura e agli spazi.
Il tempo di Penelope – Installazione a cura di Lulerose
Performance multidisciplinare di e con B. Giupponi, L. Gatti, C. Donizelli
Sotto i portici della Biblioteca Angelo Mai, si mescolano scenografie, danza contemporanea, musica e linguaggi teatrali, per dare vita alla metafora di Penelope, ovvero ai fenomeni dell’attesa. Nella sua decisione, determinata da un obiettivo, Penelope si è comportata: ha fatto e disfatto, compiendo scelte politiche, intessendo relazioni, tracciando linee diplomatiche.
Cosa succede mentre aspetti? Quali tracce lasci?
Non ho mai… – Performance interattiva a cura di Figli Maschi
Sotto i portici di Ca’ Longa, una performance interattiva sui riti di passaggio: quali sono quelli sono in grado di creare una trasformazione tra il prima e il dopo? Quali di questi riti abbiamo vissuto e di quali invece possiamo dire “non ho mai…”? La performance è aperta al pubblico, le esperienze dei e delle partecipanti al laboratorio “Le prime volte”, sempre a cura di Figli Maschi, e quelle delle persone di passaggio si intrecciano alla ricerca di quella forza interiore che spinge al cambiamento e a superare le proprie soglie vivendo una trasformazione quasi ritualizzata.
Spazio trama – Laboratorio serigrafico
Performance di danza e installazione multidisciplinare di Des Det, FS71, A. Lizzola e G. Fusari
All’antico lavatoio verranno realizzate stampe live serigrafiche su supporti cartacei. Il progetto grafico stampato sarà una trasposizione di prelievi urbani effettuati con la tecnica del frottage, eseguiti durante i laboratori avviati nelle settimane precedenti. Sarà offerta al pubblico l’opportunità di eseguire la stampa in prima persona e portarsi a casa la propria opera. Gli allestimenti scenografici dello spazio sono a cura del progetto FS71, mentre gli interventi di danza contemporanea sono stati ideati coerentemente alla sensibilità della location e delle installazioni tessili.
Mangalacharan – Danza Odissi con S. Bertuletti, G. Magnabosco, S. Marchesi
In Biblioteca Gavazzeni, una performance corale di danza classica indiana Odissi, una delle forme di danza classica indiana più antica del subcontinente. Una narrazione espressiva attraverso la gestualità simbolica composta da battiti dei piedi, pose, movimenti delle mani e degli occhi.
Garage brodies live – concerto hip hop
Nel giardino del parco la Crotta in piazza della Cittadella, un concerto hip hop dal vivo del gruppo musicale Garage Brodies, con musiche di Massimo Sfamurri, Francesco Dolci, Matteo Schintu, Gabriele Rinaldi, Leonardo Lucchini e Alessandro Maria Daminelli. Le riprese live saranno a cura di Francesco Conte, Matteo Caroli e Federico Rossi.
Concerto-dedica al Campanone
Alle 22 in punto in Piazza Vecchia
Rintocchi – Performance multidisciplinare con Filippo Sala, Dudù Kouatè, Michele Bonifati, Leonardo Gatti, Chiara Donizelli, Luca Scarpellini, Adriano Ivan, Matteo Gibellini, Sebastiano Ruggeri e Barbara Giupponi
Un omaggio al Campanone, simbolo di Bergamo e, soprattutto, della sua gente. Da sempre la bellezza di Città Alta ha rapito l’anima dei molti che l’hanno abitata e che la vivono tutt’ora, diventando una sincera e naturale fonte di ispirazione: c’è chi le ha dedicato meravigliose poesie, chi l’ha dipinta su tela, chi l’ha trasformata in immagini sonore, e chi semplicemente l’ha vissuta permettendole di scandire gli attimi di una vita intera.
Con “Rintocchi”, Filippo Sala, musicista bergamasco, cresciuto a due passi dal Campanone, ha immaginato un racconto sonoro, poetico, performativo, i cui elementi del passato (le poesie di Piero Frér), del presente (la musica, i musicisti e gli attori) e del futuro (la visione in diretta di un astronauta) si fondono insieme. Lo spettacolo della durata di un’ora e in scena per la prima volta, si aprirà con i centottanta rintocchi del Campanone. Quattro musicisti, quattro attori/performer, un saltimbanco e un astronauta uniti dalla ricerca della bellezza: “…la éta l’è cörta, l’amùr, ol piò grand de tòcc i nòscc bé che l’sìess però mai assé”.