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ABC presenta «cittadiDanza»: la danza come spazio inclusivo

Articolo. Dal 2 al 13 ottobre 2024, l’Ex Ateneo di Città Alta si trasformerà in un centro inclusivo di creatività e movimento grazie a «cittadiDanza», una rassegna di danza internazionale organizzata da «ABC - Allegra Brigata Cinematica».

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(©Clara Mammana)

Diffondere la cultura della danza e delle arti visive legate al movimento, creando legami tra cittadini di tutte le età e abilità, questa è la missione della compagnia «ABC – Allegra Brigata Cinematica». «cittadiDanza» non è solo una rassegna, ma un vero e proprio esperimento di “cittadinanza danzante”. Il titolo stesso gioca sul concetto di cittadinanza, suggerendo che il movimento, come il vivere in una comunità, sia un atto condiviso e collettivo. In questa visione, la danza diventa un mezzo per educare, creare legami e celebrare la diversità. Con una programmazione che coinvolge persone di tutte le età e una forte attenzione all’inclusione sociale, «ABC» trasforma la danza in un linguaggio universale, capace di connettere cittadini e cittadine.

La danza ha un’importanza educativa che si estende su diversi livelli, intrecciando benefici fisici, cognitivi e sociali. Favorisce lo sviluppo motorio, migliorando la coordinazione, l’equilibrio e la consapevolezza del proprio corpo. Attraverso il movimento, chiunque può imparare a conoscere i propri limiti e a esplorarli, acquisendo maggiore controllo e fiducia nelle proprie capacità. Dal punto di vista cognitivo, danzare stimola la creatività e la capacità di risolvere problemi. Interpretare movimenti o improvvisare richiede ascolto, flessibilità mentale e favorisce la capacità di esprimere idee e sentimenti attraverso il corpo. Attraverso la danza si sviluppa una maggiore sensibilità verso gli altri, si costruiscono relazioni basate sulla collaborazione e la fiducia reciproca, cresce la capacità di lavorare in gruppo, di coordinarsi con altre persone, stimolando l’empatia e la cooperazione. In un contesto educativo, la danza ha un forte valore sociale: è un linguaggio universale che supera le barriere culturali e linguistiche, permettendo alle persone di connettersi in modo immediato e profondo.

Nelle parole degli organizzatori «cittadiDanza» è uno strumento di aggregazione sociale: «ABC lavora da tanto tempo attorno al ruolo educativo della danza, in particolare con il focus sulle nuove generazioni. Innanzitutto perché sono più collegate al corpo, ma anche perché è importante iniziare presto a coltivare possibilità espressive e creative, che continueranno ad essere tali per il resto della vita», spiega Serena Marossi, direttrice artistica di «ABC». E prosegue: «La danza è stata per me in primis uno strumento che ha cambiato il mio modo di vedere il mondo e di stare con gli altri e da lì è nato il desidero che più persone possibile potessero conoscere e ascoltare il proprio corpo. Entrare in relazione con il corpo dovrebbe essere insegnato a scuola».

La rassegna non è dunque solo un evento artistico, ma anche un esperimento di educazione civica attraverso la relazione tra corpi. Grazie al supporto dell’assessorato alla Cultura del comune di Bergamo, che ha messo a disposizione per tre anni gli spazi, «cittadiDanza» si svolge all’Ex Ateneo in Città Alta. Da questo luogo storico di grande fascino, la compagnia vuole promuovere il patrimonio culturale, aprendo un canale di dialogo tra arte e territorio. «ABC» coniuga da sempre l’esperienza nella creazione di eventi artistici con un forte impegno nel campo dell’inclusione sociale, lavorando per una danza accessibile a tutte le persone, indipendentemente dall’età o dalle capacità fisiche. «Attraverso il corpo impariamo e facciamo esperienza. È fondamentale non essere disconnessi, anche a seguito dei canoni che vengono presentati nella società, ma restare in comunicazione con ciò che si è, con ciò che si può fare», racconta Serena Marossi.

Il programma di «cittadiDanza» si articola in tre grandi aree tematiche, ognuna delle quali progettata per promuovere l’incontro tra generazioni diverse e consolidare il senso di comunità. «Formare i formatori» è l’area dedicata alla formazione intensiva in danza contemporanea. Destinata a danzatori, coreografi, insegnanti e studiosi del movimento, offre workshop e sessioni guidate da artisti di fama internazionale. Tra i nomi di spicco, Agostina D’Alessandro, danzatrice contemporanea e coreografa di origini argentine che lavora a Bruxelles dal 2005, alla sua prima partecipazione a Bergamo, guiderà un workshop dedicato alla formazione di insegnanti di danza, dal 2 al 6 ottobre.

Nell’area tematica «Educare alla danza» si trovano laboratori progettati per bambini (fascia 0-10 anni), famiglie, adolescenti e adulti. In collaborazione con associazioni come «Immaginare Orlando» e «IN-Cordata» verranno offerte lezioni inclusive come «Dance Well», rivolto (non solo) a persone con sindrome di Parkinson, e «Dance Ability» pensato per persone con abilità diverse. Quest’ultimo progetto prevede anche delle sessioni gratuite a Grumello del Monte, per garantire la massima accessibilità a chiunque desideri partecipare. «Quando si ha a che fare con persone con disabilità la danza ha il potere di portare benessere, sia fisico che sociale, grazie al trovarsi insieme per fare qualcosa di diverso. Relazionarsi con lo sguardo, capire, sentire come l’altro si muove, questo è un bagaglio che talvolta le persone disabili perdono, come anche l’essere toccati. La cosa interessante è che non si lavora su gruppi chiusi, ma con gruppi misti: alla lezione di Dance Ability tutti possono partecipare e incontrare corpi diversi», spiega Serena Marossi.

Infine, «Vivere la danza» è l’area del programma che porta performance e spettacoli pensati per un pubblico vasto, con un’attenzione particolare ai più piccoli e alle loro famiglie. Makiko Ito, artista affermata nel mondo della danza per l’infanzia e direttrice artistica del «Wonderland Collectief» dei Paesi Bassi, tornerà a Bergamo con le sue performance coinvolgenti, per un’esperienza ludica e formativa per i più giovani. Domenica 27 ottobre in tripla replica e lunedì 28 presso il Teatro San Giorgio Makiko Ito presenterà in collaborazione con «Teatro Prova», la sua performance di danza e musica intitolata «BB» dedicata a bambini e bambine della fascia 6-18 mesi. L’artista sarà inoltre ospite lunedì 28 ottobre al teatro di Loreto per condurre un laboratorio indirizzato alla a fascia 3-5 anni, organizzato in tandem con «Pandemonium Teatro».

L’attenzione che «ABC – Allegra Brigata Cinematica» rivolge alle persone con disabilità, ai bambini e alle famiglie, dimostra come la danza possa diventare uno strumento capace di abbattere barriere di ogni genere. «Qualsiasi corpo può fare qualcosa. Senza andare a ripescare i modelli che stanno fuori, la danza contemporanea ci dice che non c’è una forma definita, ma ci sono dei meccanismi che ogni corpo può scoprire, sperimentare, ricercare e riprodurre. Ogni corpo è una fonte inesauribile di possibilità e un valore che tutti devono poter incontrare», conclude Marossi.

ll programma di «cittadiDanza» prevede attività gratuite e a pagamento. Per tutte è necessaria la prenotazione al sito. La rassegna è un progetto di «ABC - Allegra Brigata Cinematica» in rete con «Che Spettacolo il 2024!» e «Festival Segni di Mantova», realizzato con il sostegno e la collaborazione di Comune di Bergamo, Fondazione Comunità Bergamasca e in collaborazione con Associazione Immaginare Orlando, Fondazione Teatro Donizetti, Teatro Prova, Teatro Pandemonium, AICS, Associazione In-Cordata, Rete Dance Well, Festival Danze Estate.

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