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La chimica di «Breaking Bad»? Corretta nella maggior parte dei casi

Articolo. A «BergamoScienza», il 6 ottobre alle 18, il divulgatore Danilo Gasca porterà per la prima volta una lezione sulla serie tv «Breaking Bad», che della chimica ha fatto un ingrediente fondamentale dell’intreccio narrativo. Scopriamo con lui che la serie contiene alcune esagerazioni, ma la teoria è fondamentalmente corretta

Lettura 4 min.

Che « Breaking Bad » sia la serie migliore di tutti i tempi è una verità universalmente nota. Ma è anche scientificamente accurata? Cosa c’è di realistico da un punto di vista chimico nella storia del professore che diventa un produttore di metanfetamina?

«Direi che il 50-60% della chimica che viene mostrata è tecnicamente reale, c’è però un 40-60% che è finzione: un po’ per esigenze narrative e un po’ perché, dato l’argomento, non si possono dare dettagli troppo precisi sui metodi citati» risponde Danilo Gasca, scienziato dei materiali e divulgatore. Al tema dedicherà una conferenza per «BergamoScienza», venerdì 6 ottobre alle 18 presso Pala SDF | NXT Station.

Per capire meglio la chimica di «Breaking Bad» esamineremo alcuni episodi salienti della serie, ma prima alcune precisazioni, che saranno inutili – mi auguro – per la maggior parte dei lettori:

1.«Breaking Bad» parla di argomenti sensibili: droga, morti ammazzati, violenza di vario genere. Se preferite evitare questi temi anche nella finzione, non guardatelo e non leggetene.
2.L’articolo contiene spoiler: «Breaking Bad» è una serie del 2008, se non l’avete ancora vista, fatelo.
3.La droga fa male: «Breaking Bad» è un prodotto di intrattenimento, non promuove l’uso di metanfetamina e non fornisce ricette per produrla. Un breve sunto degli effetti collaterali della meth: dissolve denti e gengive, provoca danni irreversibili a livello cerebrale, deficit cognitivi, delirio e psicosi difficili da curare, ritmo cardiaco alterato con tachicardie gravi e ipertermia.

Esaurita la doverosa premessa, entriamo nel vivo della questione con una prima fondamentale domanda: un prof di chimica potrebbe produrre meth? La risposta breve è: sì, ma non è facile come sembra.

Cucinare la metanfetamina

Walter White è un professore di chimica in una scuola superiore che si ammala di tumore. Per raccogliere in fretta un’eredità per la sua famiglia, decide di sfruttare le proprie competenze e avviare un’impresa redditizia: sintetizzare metanfetamina, con l’aiuto del suo ex alunno e piccolo spacciatore Jesse Pinkman.

«Un qualunque esperto di chimica di per sé è in grado di sintetizzare metanfetamenina, il primo a farlo fu il farmacista giapponese Nagai Nagayoshi nel 1893» spiega Gasca. Nel corso della serie cambiano anche metodo di produzione: «Il primo parte dalla pseudo-efedrina, sostanza utilizzata anche come farmaco decongestionante. È un metodo molto noto, con una procedura complessa e rischi importanti, ma fattibile in laboratorio».

Visto che procurarsi la pseudo-efedrina, anche nella realtà, è molto difficile, i protagonisti passano al metodo P2P, che prende il nome da una molecola chiamata Phenyl-2-propanone, anche detta fenilacetone. Il fenilacetone deve reagire con della metilammina, un derivato dell’ammoniaca. «È fattibile, ma non è facile come presentato nella serie».

Il colore non può essere blu

Walter White afferma di essere in grado di produrre meth così pura da essere blu, ma questo è un totale controsenso, o una licenza poetica, a seconda dei punti di vista. «Il cristallo puro di metanfetamina è bianco o trasparente, se il colore è blu c’è un contaminante e non può essere pura al 99% come dice White».

La droga che si vede nella serie non è altro che cristalli di zucchero colorato.

Meglio una lavanderia industriale che un camper

“Gus” Fring è il cattivo più perfetto della storia delle serie tv ed è anche quello che produce metanfetamina nel modo più accurato: «L’idea di coprire un’attività di sintesi di metanfetamina attraverso una lavanderia industriale è molto credibile. Si possono usare gli stessi filtri per la gestione dei fumi e anche coprire l’acquisto di ingenti quantità di sostanze chimiche. Gus è un serio professionista». L’idea di produrre droga nel camper, come fa inizialmente Walter White, non è molto adatta per lavorare in sicurezza, invece.

Fosforo rosso e bianco

Nel terzo episodio della prima serie, nel camper-laboratorio di metanfetamina nel deserto, Walt viene attaccato da due gangster: Krazy 8 ed Emilio. Per liberarsi di loro getta una boccia di fosforo rosso nell’acqua calda e li chiude all’interno del camper. In seguito spiega al suo socio Jesse che questa reazione ha prodotto un gas velenoso: la fosfina. «In realtà il fosforo rosso non dà quella reazione, avrebbe dovuto usare fosforo bianco, che reagisce violentemente con l’acqua e i tessuti umani, tanto che ha anche un impiego militare».

La vasca da bagno sciolta dall’acido

Sempre nella prima serie, Walter White e Jesse Pinkman devono liberarsi del cadavere di Emilio e lo fanno sciogliendolo nell’acido fluoridrico (tecnica che useranno anche in altri episodi della serie). Disobbedendo al professor White, Jesse però pone il cadavere nella vasca da bagno, che si dissolve con l’acido fino a precipitare al piano di sotto. Quanto c’è di vero?

«È realistico in parte, perché l’acido fluoridrico è in grado di scioglierei materiali ceramici, quindi non è una genialata metterlo nella vasca da bagno. Difficilmente, però, in ferramenta si compra un acido in concentrazione tale da avere quegli effetti così dirompenti. Ma i problemi maggiori ci sarebbero col cadavere: gli acidi hanno difficoltà a dissolvere completamente alcune parti del corpo umano, in particolare i grassi. Nel pensiero comune gli acidi sono corrosivi, ma in realtà sono quasi più pericolose le basi. Pensiamo ai mafiosi, che per disfarsi dei cadaveri hanno usato la calce viva (basica) o alla saponificatrice di Correggio, che dissolveva i corpi delle sue vittime usando la soda caustica».

L’esplosione che uccide Tuco

Nel sesto episodio della prima stagione, c’è un momento che è il battesimo criminale di Mr White: con un cristallo di fulminato di mercurio (spacciato per cristallo di metanfetamina) il professore elimina un narcotrafficante concorrente, Tuco, causando una spettacolare esplosione.

L’esplosione è causata dal lancio del fulminato di mercurio: una scena esagerata, ma in teoria corretta. «Il fulminato di mercurio effettivamente può esplodere a contatto perché è altamente instabile. Ho un piccolo aneddoto personale al riguardo: al liceo, con altri compagni appassionati di chimica, provammo a realizzarlo facendo reagire il mercurio con l’acido nitrico, poi abbiamo preso il nitrato di mercurio così prodotto e lo abbiamo fatto gorgogliare con l’acetilene. Immediatamente si formò il fulminato di mercurio, ma i sali appena formati precipitarono immediatamente nella provetta e saltò in aria tutto con un gran botto».

Batteria fai da te

Nel nono episodio della seconda stagione, Walter White e Jesse rimangono bloccati nel camper nel mezzo del deserto perché si è scaricata la batteria. Il professore fabbrica così una batteria home made e riesce a fare ripartire il mezzo.

«La tecnica di costruzione è veritiera, è come una batteria al mercurio di quelle che troviamo nei vecchi orologi e di per sé funziona. Il problema è che non sarebbe mai abbastanza potente da rimettere in moto una macchina o tanto meno un camper».

La ricina

Mr White usa in più episodi la ricina come veleno per eliminare i nemici: «La ricina è un veleno estratto dai semi della pianta di ricino e la descrizione di ciò che provoca è accurata. È difficile da individuare, dà problemi giorni dopo la somministrazione, con una forte debolezza di cui non si capiscono facilmente le cause». Questa parte è una delle parti più scientificamente corrette della serie.

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