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Venerdì e sabato a Villa d’Almè il grande patrimonio della musica popolare italiana

Articolo. Per la prima volta in Lombardia la “Rassegna di musiche e canti folklorici ed etnici”. Due giorni dedicati alle musiche local del nostro Paese, fra identità e contaminazione

Lettura 2 min.
Taissine, uno dei gruppi che partecipano al concorso

L’Italia è un paese con un’immensa tradizione di musica etnica e folklorica. Non solo ogni regione ha la propria specificità sonora e linguistica, ma spesso anche all’interno di una singola area geografica sono molte le differenze territoriali, ciascuna con le proprie storie e un immaginario preciso. Un patrimonio local che reagisce all’omogeneizzazione del globalismo rivendicando la propria identità culturale non come chiusura ma come possibilità di conoscenza e riscoperta delle proprie radici, spesso all’insegna della contaminazione. Di tutto questo si occupa – ormai da tredici edizioni ma per la prima volta a Bergamo – la “Rassegna di musiche e canti folklorici ed etnici”, che venerdì 10 e sabato 11 gennaio approderà al Teatro Serassi di Villa d’Almè grazie alla collaborazione tra FITP Federazione Italiana Tradizioni Popolari, Comune di Villa d’Almè e Ducato di Piazza Pontida.

La prima volta della Rassegna in Lombardia – una delle regioni con il più alto numero di associazioni affiliate alla FITP – coinvolgerà venerdì (ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria chiamando il numero 035.6321119) alcuni nomi importanti del folk territoriale come il Bepi (presentatore della serata), le band di folk bergamasco Aghi di Pino e Rataplam, il cantautore brianzolo Daniele Fumagalli, il rapper in dialetto bresciano Andrea Dellino e il soprano Maria Luigia Martino – oltre agli Over Cover, band che rilegge il repertorio dei Beatles e alla Sezione Archi dell’Orchestra “La nota in più” dello Spazio Autismo Bergamo. Durante la serata ci sarà anche la Cerimonia di nomina dei Padri del Folklore, con la consegna dei riconoscimenti alle personalità benemerite delle FITP territoriali, undici in tutto dalla Lombardia alla Sicilia.

Sabato (ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria chiamando il numero 035.6321119) sarà invece il turno del concorso della Rassegna, a cui hanno aderito ventidue formazioni da tutta Italia (i nomi nel programma qui sotto), che verranno giudicate da una giuria formata da esperti musicologi e membri della Consulta Scientifica FITP. Una fotografia multiforme del folk italiano in una serata presentata da Valentina Fumagalli che vedrà anche la partecipazione delle allieve della scuola di danza Arabesque Danse Pedretti a.s.d di Azzano San Paolo (Bergamo).
I gruppi in gara saranno suddivisi in due categorie: una riguarderà i gruppi di musiche e canti etnici che, attingendo dalla tradizione, avvertono l’esigenza di innovare i linguaggi musicali; l’altra radunerà cori, orchestre e gruppi folklorici che, fedeli alle sonorità tradizionali, ripropongono melodie e canti, frutto di un’adesione e sincretismo culturale dalle origini del passato.

L’appuntamento di sabato verrà anticipato nel pomeriggio (ore 15.30, sala consiliare del Municipio di Villa d’Almè) dal dibattito “Musiche e canti folklorici ed etnici tra tradizione e innovazione. Riflessioni”. Responsabile del dibattito la professoressa Fulvia Caruso del Dipartimento di Musicologia dell’università di Pavia; modera il professor Mario Atzori, presidente della Consulta Scientifica della Federazione Italiana Tradizioni Popolari. Partecipano all’incontro Agostina Lavagnino, responsabile dell’Archivio di Etnografia e Storia Sociale di Regione Lombardia, Valter Biella, studioso di musica e canti popolari bergamaschi, Massimo Pirovano del Museo dell’Alta Brianza, Paolo Vinati, Nicola di Lecce, Giampiero Cannas e Daniele Fumagalli.

La “Rassegna di musiche e canti folklorici ed etnici” è patrocinata da IOV World - International Organization of Folk Art, IGF - World Folklore Union, Provincia di Bergamo, Regione Lombardia, Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca. Anche grazie a loro venerdì e sabato il Teatro Serassi di Villa d’Almè diventerà la casa del folklore italiano.

PROGRAMMA

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